Un documentario prodotto dalla Sgi – presentato a Johannesburg durante il Summit della Terra – sottolinea il valore delle azioni coraggiose di uomini e donne che si impegnano in prima persona affinché il domani sia meglio dell’oggi
Il primo presidente della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi una volta disse: «Una sola persona coraggiosa che persegue un bene maggiore sarà in grado di realizzare più di mille codardi che ricercano un bene minore». È sufficiente una sola persona che si dedichi senza riserve a dare inizio a una nuova storia per l’umanità. Basta che abbia un cuore di leone.
Nel secondo capitolo del Sutra del Loto, Espedienti, che recitiamo ogni giorno durante Gongyo si legge: «Le sue parole… rallegrano il cuore delle moltitudini» (SDL, 2, 30). Letteralmente significa che, predicando gli insegnamenti precedenti al Sutra del Loto, Shakyamuni aveva rallegrato il cuore dei suoi ascoltatori e li aveva aiutati nella comprensione. Ma il significato profondo, dal punto di vista del Buddismo di Nichiren Daishonin, è che, grazie ai benefici del Gohonzon, le nostre vite saranno piene di gioia. Un punto essenziale per i responsabili è far felici tutti. E anche le riunioni dovrebbero allietare chi si è preso il disturbo di parteciparvi. Perché questo accada occorre un’attenta riflessione e accurati preparativi. Anche se state affrontando grandi difficoltà spero che continuerete a essere responsabili saggi che trasmettono speranza e gioia a tutti, che infondono il buon umore in ogni persona e la fanno sentire piena di contentezza.
Ci sono tanti tipi di persone. E inoltre a volte una persona si sente motivata e a volte no. Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, era un eccellente educatore. Nutriva un’immensa fiducia di riuscire ad aiutare anche il peggiore studente a diventare il migliore di tutti. Come riusciva a ispirare gli altri, a incoraggiarli e permettere loro di far emergere al massimo le proprie capacità? Questo significa essere responsabili; è l’arte della rivoluzione umana e un responsabile è una persona abile in quest’arte. Il Buddismo ci insegna il principio dei tremila regni in un singolo istante di vita. Grazie a un’intensa preghiera possiamo trasformare radicalmente il nostro destino, quello della nostra famiglia e della società. Pregare con decisione e convinzione è vitale. La preghiera stimola la saggezza e ci riempie di forza vitale. C’è chi raggiunge il successo nel mondo soltanto per essere poi travolto dai tumultuosi cambiamenti della società. Un vero vincitore è chi vince alla fine. Anche se la crescita di un albero è impercettibile da un giorno all’altro, in cinque o dieci anni diventerà evidente. Allo stesso modo, se agite coraggiosamente per kosen-rufu, anche se lì per lì è possibile che non ve ne accorgiate, otterrete indubbiamente un supremo stato vitale e una felicità eterna. Questo è il beneficio invisibile, la capacità di costruire una vita di incrollabile felicità.
Il Summit delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (WSSD), a cui hanno partecipato capi di stato, funzionari governativi e rappresentanti delle Organizzazioni non governative (ONG), tenutosi recentemente in Sud Africa, ha avuto un’enorme eco in tutto il mondo. [Al WSSD, che è stato chiamato anche Summit della Terra, hanno partecipato circa 60.000 persone di 190 paesi, n.d.r.].
Al summit sono stati discussi i problemi più pressanti che l’umanità ha di fronte, compresi lo sviluppo economico e la questione ambientale. Per contribuire al successo del summit la SGI ha prestato la sua collaborazione fin dalle prime fasi preparatorie. Io ho inviato una proposta per l’ambiente intitolata Educare a un futuro sostenibile [pubblicata in Buddismo e società, n. 94, pagg. 6-11, n.d.r.]. Inoltre la SGI ha sponsorizzato la produzione del documentario Una rivoluzione tranquilla che sottolinea il messaggio che le azioni di una sola persona risvegliata sono in grado di cambiare il mondo. Il film è stato proiettato in più di dieci occasioni sugli schermi ufficiali aperti al pubblico, dal quale è stato accolto positivamente. Ha ricevuto anche un premio all’ottavo Festival Internazionale dei film ambientali (Envirofilm 2002) patrocinato dal Ministero dell’Ambiente della Repubblica Slovacca. [Il canale satellitare National Geographic ha trasmesso il filmato il 16 marzo 2003 in vari paesi del mondo fra cui l’Italia, n.d.r.].
È stata molto apprezzata anche la mostra sui problemi ambientali Una rivoluzione tranquilla. La Carta della Terra e il potenziale umano, frutto della collaborazione di SGI, Earth Council e Iniziativa per la Carta della Terra. La mostra, che si è tenuta nel villaggio di Ubuntu, nei pressi della sede principale del vertice, era montata in una piccola tenda in prossimità dell’entrata di una massiccia struttura temporanea che ospitava gli stand delle varie nazioni e delle organizzazioni legate all’ONU. Fra i visitatori, il presidente del Sudafrica Thabo Mbeki e la first lady Zanele Mbeki, il sottosegretario generale delle Nazioni Unite Anwarul Chowdhury, la principessa d’Olanda Irene, l’ex rettore dell’Università internazionale di Mosca Gennadiy Yagodin e molte altre personalità.
[La mostra era divisa in tre sezioni: un’esposizione dei principi della Carta della Terra; una presentazione delle persone che hanno dato il via a importanti riforme ambientali nei propri paesi; e la mostra fotografica Dialogo con la natura: fotografie e valori per la sostenibilità che vedeva foto del presidente Ikeda abbinate a citazioni sue e di altri uomini di pace come il Mahatma Gandhi e Rabindranath Tagore, n.d.t.].
Alcuni dei molti visitatori hanno comunicato le loro impressioni ai membri addetti alla mostra: «Vedere questa mostra mi ha veramente aperto gli occhi», «Da oggi voglio fare qualcosa per cambiare il mondo». I membri sudafricani avevano cominciato a chiamare la tenda della mostra, che sembrava infondere nuovo vigore a tutti coloro che vi entravano, la “Tenda della rivoluzione umana” e, pieni di incontenibile entusiasmo, spiegavano gli ideali della SGI a tante persone di ogni parte del mondo. Il successo della mostra riflette le preghiere sincere e gli sforzi pieni di dedizione dei membri della SGI-Sud Africa il cui aspetto luminoso e pieno di entusiasmo ha molto colpito i visitatori.
La Carta della Terra offre un nuovo modello all’umanità per realizzare un secolo in cui si dia valore all’ambiente e alla coesistenza armoniosa. Lavorando insieme alle ONG di tutto il mondo abbiamo contribuito fin dagli stadi iniziali alla formulazione della Carta della Terra. Io stesso ne ho discusso personalmente con l’ex-presidente sovietico Michail Gorbaciov, attuale presidente dell’Earth Council e ne ho parlato nella mia proposta di pace annuale e nei dialoghi con l’economista ambientale e futurologa Hazel Henderson.
Quando la Carta era a livello di bozza la Commissione mi richiese un commento al documento e i miei suggerimenti sono stati inclusi in una serie di fascicoli pubblicati dal Centro di ricerca di Boston per il ventunesimo secolo. [Il BRC ha pubblicato una serie di saggi sulla Carta della Terra fra cui Prospettive buddiste sulla Carta della Terra, Opinioni delle donne sulla Carta della Terra e Diritti umani, legislazione ambientale e Carta della Terra, n.d.t.].
Finalmente al summit la Carta della Terra è riuscita a ottenere l’attenzione generale. Fra le persone che ci hanno ringraziato per il contributo alla sua stesura e diffusione a livello mondiale il consigliere speciale dell’Earth Council, Cielito Habito, ha detto che i membri della SGI stanno già vivendo i valori che vengono espressi dai vari articoli della Carta. Secondo lui stiamo mettendo in pratica quell’ideale di cittadinanza globale a cui l’umanità dovrebbe aspirare.
Nel remoto passato, l’antico re indiano Ashoka governava secondo principi umanistici in accordo con il principio buddista della santità della vita. Promosse progetti per la coltivazione delle erbe medicinali, per piantare alberi lungo le strade e si impegnò per ridurre la disparità economica. È famoso anche per aver mandato inviati di pace in vari paesi. E, poiché rispettava le donne, aveva creato la carica di ministro per gli affari femminili.
L’umanesimo sarà la molla del questo nuovo secolo. E la SGI, basandosi su una profonda filosofia della vita, sta costruendo una solida rete di cittadini globali che si dedicano alla pace alla cultura e all’educazione.
Spinoza, filosofo olandese (1632-77), scriveva nella sua Ethica: «È facile osservare che l’uomo pieno di sé è necessariamente anche invidioso e che odia specialmente coloro che sono maggiormente lodati a causa delle loro virtù. Ne consegue anche che il suo odio nei loro confronti non può esser facilmente superato con l’amore o la gentilezza». Chi si batte per una causa vera e giusta è destinato a essere invidato e perseguitato.
Nichiren Daishonin consiglia: «Quando le persone di alto rango ti biasimano per la tua fede, pensa che sono validi avversari del Sutra del Loto. Considerala un’opportunità rara come la fioritura dell’udumbara o come la tartaruga cieca che incontra il tronco di sandalo galleggiante e rispondi loro con fermezza» (La funzione di Bonten e Taishaku, SND, 208-WND, 800-801). La Gakkai nel suo complesso e ognuno di noi singolarmente deve mantenere un atteggiamento saldo e risoluto.
Altrove il Daishonin scrive: «Impiegare soldati deboli nella prima ondata di un attacco serve soltanto ad aumentare la forza di un potente avversario» (GZ, 37); e: «Si dice che se il maestro ha un buon discepolo, tutti e due otterranno la Buddità, ma se il maestro alleva un cattivo discepolo, entrambi cadranno all’Inferno. Se maestro e discepolo non sono in accordo, non realizzeranno nulla di grande» (I fiori e i semi, SND, 4, 34); e ancora: «Se le preghiere del seguace e del maestro non si accordano, saranno inutili come voler accendere un fuoco sull’acqua» (Gli otto venti, SND, 4, 167). La cosa importante è che maestro e discepolo nutrano lo stesso intento e preghino con lo spirito di itai doshin.
C’è un famoso detto dello scrittore francese Jean-Jacques Rousseau (1712-78): «Vivere non è respirare; è agire». Adesso è il tempo di kosen-rufu ed è l’azione che apre la strada.