«Io sono contro la guerra. Sono assolutamente contrario alla guerra!» (Daisaku Ikeda, For the Sake of Peace, Prefazione)
Vogliamo la libertà del nostro paese, ma non a costo di sacrificare o sfruttare gli altri, né in modo da degradare altri paesi. Non voglio la libertà dell’India, se essa deve significare l’estinzione dell’Inghilterra o la scomparsa degl’inglesi. Voglio la libertà del mio paese affinché altri paesi possano imparare qualcosa dal mio libero paese, affinché le risorse del mio paese possano essere utilizzate a vantaggio dell’umanità. (M.K. Gandhi, Antiche come le montagne, Mondadori, pag. 164).
Per quello che vedo io, la bomba atomica ha attutito la sensibilità più pura che per secoli è stata il sostegno dell’umanità. Un tempo esistevano le cosiddette leggi di guerra a renderla tollerabile. Ma adesso conosciamo la nuda verità. La guerra non ha altra legge che quella della forza. La bomba atomica ha portato una vittoria vana agli eserciti alleati, ma per il momento ha determinato la distruzione dell’anima giapponese. Quello che è accaduto nell’anima della nazione distruttrice è ancora troppo presto per vederlo. […] L’umanità può uscire dalla violenza solo attraverso la non violenza. L’odio può essere vinto solo dall’amore. Ricambiare l’odio con l’odio serve solo ad allargarlo e approfondirlo. […] La non violenza è la sola cosa che la bomba atomica non potrà mai distruggere… A meno che il mondo non adotti subito la non violenza, la bomba atomica significherà il suicidio certo della specie umana. […] La difesa non violenta non conosce né accetta la sconfitta in alcuna fase del suo percorso. Perciò una nazione o un gruppo che abbiano scelto la non violenza come loro politica inappellabile non possono essere schiavizzati nemmeno con la bomba atomica. (M.K. Gandhi, Per la pace, Feltrinelli, pagg. 57-58).