Il sedici novembre scorso abbiamo ricevuto dal presidente Ikeda il saggio Italia, madri appassionate, in cui descrive le caratteristiche delle donne italiane. Ho sentito una profonda commozione e gratitudine per l’incoraggiamento del presidente Ikeda, che conosce così bene il cuore delle donne italiane.
Sensei dice spesso che il ventunesimo secolo è il secolo delle donne. Cosa significa e quali sono le caratteristiche che più dovremmo sviluppare come Divisione donne?
Ne abbiamo parlato con la signora Akiyama (responsabile delle donne e giovani donne della SGI, n.d.r.), durante il corso in Giappone della Divisione donne italiana, che si è tenuto dal 10 al 15 novembre scorso, a cui hanno partecipato sei rappresentanti del Nord Italia.
«Le donne devono creare pace e armonia e non permettere che avvenga il male – così ci ha incoraggiate la signora Akiyama – perciò devono equilibrare queste due caratteristiche utilizzando il potere morbido».
Noi donne abbiamo dentro di noi la potenzialità di creare la pace e l’armonia: questa capacità naturale si rafforza giorno dopo giorno recitando Daimoku davanti al Gohonzon. Di fronte al male e all’ingiustizia, d’altra parte, bisogna sviluppare anche il coraggio e la forza di lottare. Per far sì che questo diventi il secolo delle donne è necessario sviluppare le nostre potenzialità equilibrando questi aspetti.
È importante inoltre manifestare gioia di vivere, avere un atteggiamento positivo, e rivitalizzare ogni giorno la nostra vita basandoci sulla pratica buddista. Queste tre caratteristiche non sono separate le une dalle altre, riguardano la nostra vita quotidiana e ci permettono di vivere con ottimismo e speranza in qualsiasi circostanza.
La forza di noi donne proviene da una forte preghiera. Nel Gosho Sulle preghiere Nichiren Daishonin scrive: «Può accadere che uno miri alla terra e manchi il bersaglio, che qualcuno riesca a legare i cieli, che le maree cessino di fluire e rifluire o che il sole sorga a ovest, ma non accadrà mai che la preghiera di un devoto del Sutra del Loto rimanga senza risposta» (SND, 9, 282). Con questa profonda convinzione dovremmo pregare il Gohonzon ogni giorno, così sicuramente realizzeremo una vita felice e pienamente realizzata.
So bene quanto le donne si sforzino ogni giorno nella vita quotidiana e nell’attività buddista: proprio per questo il presidente Ikeda ha un profondo rispetto per la Divisione donne, che rappresenta la forza della SGI.
Nonostante i numerosi impegni, ricordiamoci di approfondire lo studio della filosofia buddista giorno dopo giorno, per essere sempre più consapevoli della grandezza dell’insegnamento di Nichiren Daishonin. Così sarà naturale creare legami di amicizia nei nostri quartieri, nelle zone in cui viviamo, dialogando con ogni persona e mostrando con la nostra vita e con il nostro comportamento l’umanesimo della pratica buddista.
Il presidente Ikeda ci incoraggia sempre ad andare avanti e a vincere in ogni aspetto della nostra vita. Noi dovremmo procedere insieme a lui con spirito di ricerca, leggendo con il cuore le sue parole, così emergerà dalla nostra vita il coraggio per affrontare ogni difficoltà. Bisogna fare in modo che maestro e discepolo vadano avanti insieme, con lo stesso ritmo. Da questo nasce una forza infinita.
Con questo spirito si svolgeranno il corso della Divisione donne per responsabili di capitolo (in primavera, data e luogo da definire) e le riunioni donne in tutta Italia per commemorare il 9 giugno, giornata della Divisione donne italiana (nel periodo compreso tra il 15 maggio e il 15 giugno).