Ispirandosi agli insegnamenti del suo maestro Josei Toda, Ikeda elenca una serie di qualità da coltivare per un responsabile buddista per servire nella maniera migliore possibile i membri, vincere sul proprio karma, infondere coraggio agli altri e avanzare passo dopo passo verso una società in cui trionfino la pace e la speranza
Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, aveva una grande stima per i giovani. Spesso si sedeva a parlare con noi del più e del meno, ascoltando le nostre domande e i nostri problemi e ci consigliava anche in mille modi diversi, attingendo a grandi opere della letteratura mondiale e a eventi storici. In risposta alla sua appassionata decisione di offrirci ogni possibilità per diventare vincitori nella vita e aiutarci a diventare dei capaci responsabili per kosen-rufu, siamo cresciuti. Abbiamo trionfato sulle nostre debolezze e dimostrato le nostre capacità nella società, impegnandoci con tutti noi stessi per il movimento di kosen-rufu. Josei Toda era veramente una magnifica guida e nutriva una sincera passione per lo scrittore francese Victor Hugo (1802-85). Spesso di lui diceva: «Hugo era un grande scrittore. Era un uomo d’azione e un vero rivoluzionario. Il modo in cui visse riecheggia lo spirito della Soka Gakkai». Anch’io, fin dall’adolescenza, ho letto i romanzi di Victor Hugo, poi, esortato da Toda lessi il famoso romanzo Novantatré e altri suoi scritti. Ogni parola e frase dei suoi libri era fonte d’ispirazione per le lotte della mia giovinezza.
L’importanza di agire subito
Victor Hugo, in Prima dell’esilio 1841-1851, ha scritto: «Viviamo in un’epoca di velocità […] Oggi finiamo in un solo anno il lavoro di un secolo». La velocità è importante e questo sta diventando sempre più vero oggi. Notte e giorno ricevo rapporti da tutto il mondo, anche poco fa ho ricevuto delle notizie urgenti dall’estero e ho tenuto una riunione. In questa epoca di cambiamenti continui e veloci, non si può procedere con lentezza. Per vincere è necessario agire subito per completare «in un solo anno il lavoro di un secolo».
La Soka Gakkai ha sempre agito così. Anticipando i tempi, abbiamo agito celermente e senza sosta. Quando sentiamo che dei compagni di fede sono in difficoltà, lasciamo immediatamente quel che stiamo facendo e corriamo a sostenerli e a incoraggiarli. Siamo andati incontro a ogni cambiamento con la velocità del fulmine e questo ci ha permesso di riportare vittorie su vittorie. È così che siamo riusciti a tessere questa grande rete di pace e di cultura che è tanto ammirata e lodata in tutto il mondo.
Le organizzazioni o le imprese di successo operano con una velocità che supera quella dei concorrenti riconoscendo subito le nuove tendenze e offrendo loro una risposta immediata. Per sopravvivere lottano con grande abilità. Un’organizzazione o una società può avere successo ora, ma se si rilassa o si compiace di se stessa e smette di progredire, non c’è ombra di dubbio che finirà col fallire. Viviamo in un’epoca molto competitiva.
Per i responsabili è altrettanto importante stare in prima linea e lottare più intensamente di chiunque altro. Quando i responsabili di un’organizzazione credono di lavorare duro, mentre stanno solo fluttuando qua e là senza combinare niente, l’organizzazione rapidamente ristagna; l’essere irresponsabile squalifica una persona che ha un ruolo di guida. L’immediatezza è cruciale nel vivere una vita vittoriosa. Il modo in cui iniziamo la giornata determina la vittoria o la sconfitta della giornata stessa. È importante, la mattina, decidere di vincere e cominciare il nostro lavoro con uno spirito energico e ritemprato, non dobbiamo mai dimenticare che questo è il segreto per un successo continuo. Viviamo in un’epoca tumultuosa e in questa epoca, l’azione tempestiva è la chiave del successo.
Nessuna discriminazione
Gli uomini e le donne hanno gli stessi diritti; il mondo sta cambiando in modo radicale. Osservando le diverse aree dell’attività umana, notiamo che quelle dove sono attive le donne ottengono i migliori risultati. Chiunque pensi che gli uomini siano superiori alle donne, è una persona completamente fuori tempo e che si sta sbagliando di grosso. Naturalmente ci sono delle differenze tra i sessi. Anche l’anzianità e l’esperienza accumulata determinano i ruoli rivestiti nella società e nelle organizzazioni, ma questo non vuol dire che le persone essenzialmente non siano uguali. Questo è anche lo spirito del Buddismo. Come dice il Daishonin: «Non possono esserci discriminazioni fra coloro che propagano i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo nell’Ultimo giorno della Legge, siano essi uomini o donne» (La vera entità della vita, SND, 4, 233).
I membri della Divisione donne, le cui attività hanno salde radici nelle loro rispettive comunità, sono una forza meravigliosa, essenziale nello sviluppo di kosen-rufu oggi, come anche le giovani donne, che operano con serietà ed energia nei rispettivi posti di lavoro e nelle loro aree di responsabilità e che illuminano le proprie famiglie con la luce della speranza.
I responsabili uomini hanno bisogno di impegnarsi ancora di più per sostenere, rispettare e lodare donne e giovani donne, devono esprimere loro una maggiore considerazione cosicché le donne possano partecipare attivamente e liberamente in tutti i campi del nostro movimento. Se lo faranno, la Gakkai potrà fare un altro passo avanti nel suo sviluppo ed esprimere una forza ancora maggiore.
Costruire un forte nucleo
La gioventù è potere. Vorrei far crescere una corrente ininterrotta di nuovi giovani talenti, è importante avere a cuore i membri giovani. I gruppi e le organizzazioni dove i giovani si ritrovano insieme e ispirano altri giovani, esprimono una formidabile energia e un dinamismo vitale. È altrettanto vitale per i giovani avere lo spirito rivoluzionario di sollevare un maremoto di cambiamenti e di impegnarsi a costruire un nuovo mondo. I giovani dovrebbero coltivare alti ideali e impegnarsi con tutti loro stessi per la loro realizzazione. Spero che i responsabili giovani agiscano con passione per proteggere e far crescere al massimo, nelle loro rispettive zone, le Divisioni giovani uomini e giovani donne; è certo che le loro azioni sincere apriranno una nuova via.
La chiave per allenare i membri più giovani è incontrarli uno per uno, parlare con loro; anche mangiare qualcosa o bere un caffè insieme ogni tanto può essere un’occasione d’incoraggiamento. Non importa se all’inizio si è responsabili solo di poche persone, quello che conta è costruire un forte nucleo di membri. Se fin dall’inizio un gruppo è composto da tante persone, non si potrà ottenere una forte alleanza di persone capaci. Cominciando, diciamo, da dieci persone, prima di tutto bisogna costruire un nucleo pieno di vigore, poi ognuno di quei dieci si muoverà per riunire altre dieci persone. Questo è il modo in cui si ha cura delle persone di valore per kosen-rufu ed è anche il modo per crescere numericamente. Quando ci diamo uno scopo di crescita, dobbiamo impegnarci con tutti noi stessi per realizzarlo. Le parole che non sono seguite dall’azione sono vuote e prive di significato, il Buddismo non è una teoria astratta. Alla fine, si tratta di verificare quante persone di valore siamo in grado di allenare e quanto possiamo estendere la nostra rete dedicata al bene; i risultati concreti sono molto importanti.
Siate un esempio
Il presidente Toda diceva spesso ai responsabili centrali della nostra organizzazione: «Voi siete i responsabili cardine dell’avanguardia di kosen-rufu. Non c’è una missione più grande o più nobile della vostra. Per favore vivete con un immenso senso di orgoglio, di responsabilità e di motivazione». Diceva anche con fermezza: «Siate forti! Lottate e vincete! Siate un esempio che ispiri ogni persona ad avanzare verso la vittoria!». Toda riprendeva con molta severità quei responsabili centrali rilassati o pigri nel portare avanti la propria responsabilità. Sapendo con quanta dedizione i membri stavano lottando nelle sfide quotidiane e nel darsi anima e corpo allo sviluppo di kosen-rufu, Toda si sentiva offeso vedendo che i responsabili che occupavano le posizioni più elevate non prendevano in mano la guida dell’attività. Toda sapeva che la Soka Gakkai si sarebbe guastata a partire dalle radici se i suoi responsabili fossero diventati arroganti e autocompiacenti e avessero riposato sugli allori evitando a se stessi qualsiasi sforzo. Questo lo preoccupava profondamente ed è per questo che ai massimi responsabili dava guide così dirette.
Spero che voi tutti, in quanto responsabili del nostro movimento, siate profondamente consapevoli della vostra missione e delle vostre responsabilità. Nel rinnovare la vostra determinazione, spero anche che prendiate la guida di kosen-rufu con energia e coraggio e che facciate tutto il possibile per servire i membri.
Qualità vitali per un responsabile
Siamo impegnati in una lotta per la felicità e la pace e questo mentre combattiamo per vincere il nostro karma, per dare coraggio ai nostri amici che si stanno confrontando con i loro problemi e per costruire una società sicura e piena di speranza. Quali sono le qualità che i responsabili devono avere per assicurarsi la vittoria in ogni sfida? Queste qualità sono: il senso di responsabilità, la perseveranza e la tolleranza che cerca di promuovere il dialogo e la comprensione. La chiave sta nell’andare avanti con l’incrollabile determinazione di vincere. Il Buddismo, la vita, la società, tutto costituisce una lotta da vincere.
Però ci sono sempre dei responsabili che trovano scuse e che sono estremamente critici e lamentosi. Si paragonano sempre agli altri cercando di mettersi in mostra. Questa gente ha perso la battaglia ancor prima di averla iniziata. Le funzioni demoniache sono anche conosciute come “ladre della vita” perché mangiano il nostro spirito fino a svuotarlo di ogni energia. L’unico modo per cambiare il karma dell’umanità è diffondere ampiamente la filosofia e gli ideali del Buddismo di Nichiren Daishonin; è per questo che il successo della nostra organizzazione è fondamentale.
Ne L’apertura degli occhi il Daishonin dichiara con forza: «Sarò il pilastro del Giappone. Sarò gli occhi del Giappone. Sarò il grande vascello del Giappone. Questo è il mio voto e non lo abbandonerò mai!» (SND, 1, 195). Indubbiamente questo è il voto di un Budda. Il Budda è un “vincitore” che ha sconfitto le legioni delle forze demoniache. Non esiste un Budda sconfitto, lo scopo del Buddismo è quello di metterci in condizione di vincere. Ma allora, dov’è che dobbiamo vincere? Esattamente dove siamo adesso, non in qualche altro luogo o tempo, così da poter assaporare la soddisfazione della vittoria che sorge in noi quando possiamo dire di aver fatto del nostro meglio per promuovere kosen-rufu e di non avere alcun rimpianto. Partendo dalla realizzazione di una vittoria importante, possiamo passare alla sfida seguente e conseguire un’altra vittoria. Questo è il sentiero sicuro per raggiungere la Buddità in questa esistenza.
Non c’è niente che non venga utilizzato nelle attività della Soka Gakkai. Lavorare per far diventare la nostra comunità un luogo migliore, aumentare il cerchio degli amici coi quali possiamo condividere gioie e sofferenze della vita, trovare la strada migliore per la nostra esistenza, stabilizzare un ritmo vitale che crei valore e ci appaghi, tutto questo è direttamente collegato a kosen-rufu. Spero che ciascuno di voi trionfi in ogni campo della sua vita, che trionfiate nella vostra comunità, nella vostra situazione attuale, nel luogo della vostra missione, perché questo significa trionfare sulle vostre stesse debolezze.
Niente è da biasimare più di coloro che disprezzano, tradiscono e infliggono sofferenza a chi è degno di ammirazione: gli uomini e le donne che si stanno dedicando completamente al movimento di kosen-rufu. Non dobbiamo permettere una simile vile arroganza ma dobbiamo denunciarla con impeto perché è la voce del coraggio che può schiacciare l’ingiustizia.
La fede favorisce la salute e una lunga vita
Nella fede non si va in pensione. Diverse scritture buddiste indicano che gli esseri umani possono vivere fino a centoventi anni. Spero che viviate vite lunghe e appassionate così come vivete con gioia le vostre continue sfide per kosen-rufu. È importante vivere con saggezza: per esempio, fate molto esercizio fisico e passeggiate più spesso possibile, riposatevi e dormite a sufficienza. Per favore fate attenzione a non strafare.
La fede è il fondamento di tutto. Spero che recitiate davanti al vostro Gohonzon ogni giorno per la vostra salute, con lo spirito di chi vuol vivere fino e oltre i cento anni. Più a lungo vivete e più amici potete aiutare, potete accumulare un maggior numero di benefici e potete dare un maggiore contributo a kosen-rufu.
Il grande scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) nelle Converazioni dei rifugiati tedeschi ha scritto: «Solo la lealtà e la fede rendono gli uomini degni di stima». Questo sentimento si accorda con la saggezza del Buddismo. La lealtà e la sincerità sono tra le più importanti qualità che gli esseri umani possono avere, la gente arrogante e boriosa finisce sfiduciata e sola, non può averla vinta sulle persone sincere. Chi è leale e sincero alla fine vince sempre. Un’altra cosa importante è non abbandonare mai le proprie convinzioni, non importa che prove si debbano superare. Se si è fedeli alle proprie convinzioni, la vita splenderà d’integrità.