Ho cominciato a praticare questo Buddismo nel 1987, grazie a mia figlia che è stata brava a convincermi. La prima volta che sono andata a una riunione sono rimasta affascinata dal suono del Daimoku e dal calore del gruppo: è come se per tutta la vita avessi sempre cercato qualcosa, senza sapere cosa. Il Daimoku mi è rimasto dentro nel tempo.
I guai seri sono cominciati subito: mio marito ha ripreso a entrare e uscire dal carcere e io, come Penelope, lo avevo aspettato sempre. Questa ultima volta è stata decisiva e mi sono completamente affidata al Gohonzon: recitavo Daimoku con tanta fiducia anche se forse inconsapevolmente. La mia pratica era incompleta, per la mancanza dello studio, poi Tina, una carissima amica responsabile, me lo fece notare e così, detto e fatto, iniziai subito a studiare il Buddismo.
Poi mio marito si è ammalato gravemente ed è stato un calvario: mancavano i soldi e il tempo, che dovevo dividere fra lui e il mio lavoro. A volte tutto questo mi sconvolgeva. Sarei voluta fuggire da tutto, ma prevaleva sempre la responsabilità verso la mia famiglia. Avevo anche rabbia e vergogna per quello che aveva fatto mio marito; avrei potuto lasciarlo, ma non era così facile perché siamo cresciuti insieme anche se ho dovuto sempre dividerlo con il carcere. Poi mio marito è morto e io volevo smettere di praticare. Ho toccato il fondo della sofferenza, e ho scoperto che anche la mia salute non era buona. Sono cominciati i problemi seri anche con il lavoro, così ho ripreso a praticare questo Buddismo con grande forza, sentivo che ricominciavo a vivere scoprendo la “vera” Lucia con sogni e scopi nuovi. Ero ancora malata piuttosto gravemente, ma avevo finalmente in mano la mia vita… e che vita! Ho deciso di mettere la mia casa a disposizione dell’attività buddista e mi sono appassionata di nuovo allo studio che mi ha sempre incoraggiata.
Oggi mi sento vincente, giovane, più sana, più bella e sono felicemente single per scelta… poi chissà se mi innamorerò alla mia tenera età? Vorrei incoraggiare tante donne a non arrendersi agli anni e non buttarsi in storie inutili: abbiamo un grande scopo insieme a questa meravigliosa organizzazione per kosen-rufu. La gioia è qui!
Oggi sono in pensione e ho tantissimi svaghi: vado in piscina, a ballare e ho tanti amici. Che bella la vita! È un dono meraviglioso e bisogna saperla vivere pienamente. Io sono sempre stata una persona ottimista, positiva e altruista ma voglio ancora crescere come persona e ringraziare tutti coloro che mi hanno sempre incoraggiata.
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