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Quando i numeri raccontano la vita - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:58

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Quando i numeri raccontano la vita

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L’arduo compito di spiegare il significato profondo di un’attività come la statistica dei praticanti e dei partecipanti alle riunioni è toccato a Roberto Terzani, responsabile nazionale di questo Dipartimento, che ha esordito leggendo un brano del messaggio del presidente Ikeda in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione del Dipartimento giapponese: «Il Gosho afferma: “La Legge non si propaga da sola; poiché è la persona che la propaga, sia la persona che la Legge sono degne di rispetto” (GZ, 856). Il Daishonin stesso aveva a cuore l’intera popolazione ed era costantemente consapevole delle variazioni numeriche delle persone che recitavano Nam-myoho-renge-kyo al suo tempo. È molto importante avere una precisa idea dello sviluppo statistico; in altre parole, le statistiche rappresentano la linfa vitale di kosen-rufu».
Il punto fondamentale della statistica, come di ogni altra attività buddista, è che deve servire alla felicità delle persone e quindi va svolta con questa consapevolezza. Apparentemente la felicità degli esseri umani sembra avere poco in comune con la statistica, ma in realtà coloro che si prendono questo impegno hanno una grande responsabilità: la pratica corretta, e quindi la felicità di ogni membro, dipendono dalla presenza alle riunioni, dallo studio e così via. Roberto Terzani ha poi elencato quattro punti fondamentali su cui riflettere per comprendere il significato di questa attività:
Il primo motivo per cui redigere con cura la statistica è che dovremmo lavorare in unità, ognuno facendo la sua parte. Se qualcuno per esempio non compila la statistica del suo gruppo, ostacolerà anche quella del settore, del capitolo e così via, impedendo agli altri di utilizzare questo strumento fondamentale.
Il secondo punto si basa sullo spirito della Soka Gakkai di prendersi cura di ogni singola persona e desiderarne la felicità senza dimenticarsi mai di nessuno. Grazie alla statistica possiamo renderci conto di come possiamo aiutare gli altri a praticare meglio ricordando anche nel nostro Daimoku chi ha abbandonato la pratica.
Terzo, per realizzare tutti insieme i nostri obiettivi dobbiamo avere un quadro chiaro della situazione presente, sapere quanto stiamo crescendo numericamente, se le persone stanno approfondendo la loro fede attraverso la partecipazione attiva. Insomma la statistica è fondamentale per programmare le nostre attività, dal decidere chi vogliamo andare a sostenere questa settimana a quale argomento è più opportuno approfondire nella riunione di discussione.
Infine la statistica è indispensabile per renderci conto dei risultati degli sforzi nel tempo, ha detto Terzani, dopo aver spiegato a grandi linee i dettagli del “quadro praticanti”, uno strumento statistico utile ai responsabili di gruppo per sfruttare meglio le potenzialità della statistica. Ha concluso infine leggendo un’altra frase dal messaggio citato in precedenza di Daisaku Ikeda: «Il lavoro statistico per kosen-rufu significa costruire solide basi per il futuro nell’Ultimo giorno della Legge. Questo lavoro è una nobile battaglia per proteggere la Soka Gakkai in accordo con il volere del Budda ed equivale, in definitiva a proteggere i nostri compagni di fede che sono tutti Budda. Perciò non c’è nessun dubbio che gli sforzi che fate in questo senso accumuleranno grandi benefici e buona fortuna».

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