Il gruppo è il fulcro dell’attività

Il corso estivo è terminato con un grande successo. Ringrazio ancora i partecipanti e tutti gli staff che hanno permesso lo svolgimento di questo evento. Adesso è importante trasmettere concretamente lo spirito e i contenuti del corso nell’attività quotidiana.
Nei giorni passati insieme a Fiuggi, abbiamo approfondito le basi dell’insegnamento di Nichiren Daishonin: la pratica per sé e la pratica per gli altri. Sono sicuro che questo corso diventerà l’occasione perché ognuno possa rinnovare la decisione di utilizzare la sua vita per realizzare il voto del Budda originale. La missione fondamentale della Soka Gakkai è kosen-rufu: se manca questo spirito, la nostra organizzazione si trasforma in qualcosa che non è più in sintonia con il Daishonin. Per questo motivo, già da un paio d’anni, l’Istituto ha deciso di concentrare tutte le sue energie unicamente sul ristabilire nel cuore di ogni singolo membro – sia che pratichi da un mese che da trent’anni – le basi corrette del Buddismo. Questa attività, che potremmo definire “eterna”, diventa indispensabile in questo momento di costruzione delle fondamenta di kosen-rufu in Italia: siamo infatti ancora in una fase delicata che potremmo definire pionieristica. Il corso estivo, volendo rispondere a questa esigenza, era rivolto infatti ai responsabili di gruppo e settore: il gruppo, lo zadankai, è l’asse centrale intorno al quale ruota tutta la nostra attività. Se in ogni gruppo – attraverso l’esempio concreto dei responsabili – viene trasmesso correttamente lo spirito della Soka Gakkai, se tutti i membri condividono “la stessa mente del Budda” seguendo l’esempio dei nostri tre presidenti, kosen-rufu in Italia progredirà sicuramente. Per concentrarci su questo scopo primario abbiamo sospeso temporaneamente le attività rivolte all’esterno, lasciando la possibilità di utilizzare la mostra Semi di cambiamento soltanto ai membri che vivono in piccoli paesi, per dar loro l’opportunità di far conoscere i valori della Soka Gakkai. Naturalmente anche queste semplici iniziative devono essere portate avanti in perfetta armonia: tutti i responsabili e i membri devono essere d’accordo e nessuno si dovrebbe sentire forzato.
Adesso, in questa fase finale del 2006 dobbiamo impegnarci seriamente a realizzare lo scopo annuale di shakubuku e a sostenere i membri che a novembre affronteranno gli esami di Buddismo. Uso il termine “seriamente” perché proprio alla serietà fa riferimento il presidente Ikeda nel suo editoriale di luglio: «Le persone autorevoli sono serie. Esse percorrono la strada della loro convinzione e avanzano con fermezza e interamente concentrate sui loro scopi. Le persone poco serie non hanno senso di responsabilità. Le persone serie sono sincere. Una vita a metà tra lo scherzo e la serietà è vuota. Mentre una vita vissuta con serietà è un’esistenza ricca e completa».
Sono convinto che se ogni singolo praticante italiano abbraccerà il voto del Daishonin, non solo avrà una vita piena di felicità, ma permetterà al suo paese di fare grandi passi avanti sulla strada di kosen-rufu.