Chi passa da Certaldo si può imbattere nel Giardino Josei Toda, il primo in Italia. Un riconoscimento alla promozione dei valori della pace e della rivoluzione umana
Il 17 giugno il sindaco di Certaldo Andrea Campinoti ha inaugurato il Giardino Josei Toda. La targa con le motivazioni che hanno portato alla scelta di intestare il giardino al filosofo della “rivoluzione umana” Josei Toda, recita: «Scarcerato nel 1945, dedica la vita a diffondere l’insegnamento buddista della rivoluzione umana come base per la felicità individuale e la costruzione di una società pacifica, nella convinzione che l’azione di un singolo individuo possa generare un cambiamento planetario». Erano presenti, con il direttore generale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Tamotsu Nakajima, i molti membri di Certaldo, Montaione, Gambassi Terme e Castelfiorentino e tante persone del luogo.
Certaldo non è nuova a iniziative che riconoscono le attività per la pace della Soka Gakkai e dei suoi presidenti. In occasione della Festa della Toscana, che da qualche anno viene celebrata il 30 novembre in ricordo dell’abolizione della pena di morte nel Granducato avvenuta nel 1786, il 7 dicembre 2000 l’allora sindaco Rosalba Spini conferì la cittadinanza onoraria a Daisaku Ikeda, «poeta e filosofo che ha dedicato la sua vita alla pace, seguendo le orme dei pacifisti del secolo».
E così finalmente ci siamo. È il 17 giugno e stiamo intitolando un giardino a Josei Toda, il sindaco sta parlando e sento un’emozione incredibile, e la stessa emozione la vedo sui volti dei compagni e delle compagne di fede che sono qui oggi pomeriggio. Il sindaco parla dei “buddisti della Soka Gakkai”, così ci definisce, e racconta le cose che insieme abbiamo fatto in questo anno (perché la storia è cominciata più di un anno fa!) per arrivare a questa giornata di festa. Noi siamo tanti, ma ci sentiamo anche una cosa sola. Organizzare l’evento è stato difficile, ma non come misurarsi con gli altri… ovviamente, come le cose importanti della vita, tutto questo ha richiesto “impegno e determinazione”.
Siamo a Certaldo, il paese del Boccaccio e di Mercantia, festa di musica e teatro di strada ispirata ai principi buddisti che il suo direttore artistico Alessandro Gigli, organizza nel mese di luglio da ben diciassette anni.
Grazie ai buoni rapporti costruiti tra i membri della Soka Gakkai e la pubblica amministrazione, nel 2000 il comune di Certaldo aveva dato la cittadinanza onoraria al presidente Ikeda. Era nato allora fra noi il desiderio che una piazza, una via o un giardino portasse il nome di Josei Toda.
Questo genere di richieste segue un iter “burocratico” e di fatto, ancora nel luglio 2005 c’erano forti perplessità a intitolare una piazza, o una via, un giardino, a uno sconosciuto giapponese di cui non si sapeva che il nome. E la delibera non veniva nemmeno portata in Consiglio comunale. Ma c’erano anche dei rallentamenti “umani”, a partire da noi, che non sentivamo tutti questo obiettivo.
Anche la preparazione della mostra “I semi del cambiamento”, presentata poi nella scuola dall’11 al 19 febbraio scorso, era stata difficoltosa, gli ingranaggi non erano oliati, gli incontri nelle scuole per illustrare l’attività non arrivavano a niente di concreto. Come se non bastasse, anche nella vita di molti membri c’erano grandi sofferenze, gravi malattie proprie o di propri cari, problemi di relazioni, questioni economiche. E fra noi gli “scambi di opinione” non erano sempre proprio costruttivi. Uno sfacelo! Apparentemente.
Noi avremmo parlato di lì a poco con centinaia di persone, soprattutto ragazzi, che cosa volevamo lasciare nella loro vita? Quale valore aggiunto portavamo nelle nostre comunità? Non siamo certo i più bravi a illustrare i problemi dell’ambiente o a parlare di sviluppo sostenibile, ma crediamo profondamente nella possibilità del cambiamento della nostra vita e di quella di ciascun individuo sulla faccia della Terra.
Recitare Daimoku, recitarlo insieme, per sentire lo stesso spirito del maestro, per dare un senso profondo alle azioni che ci apprestavamo a fare, questa è stata la nostra grande fortuna. Ognuno con le proprie difficoltà, ma tutti uniti nel desiderio di lasciare un seme in ogni persona che fosse venuta a vedere la mostra.
Abbiamo avuto 1.562 visitatori, tutti molto colpiti e coinvolti. La mostra è stata bellissima e l’aria che vi si respirava eccitante. Le insegnanti che accompagnavano le classi spesso si sono commosse, e ci hanno chiesto di continuare a lavorare insieme su questi temi. Ai quasi cinquecento bambini della scuola materna e delle prime classi elementari, che non avevano visitato la mostra perché rivolta ai più grandi, si è dedicato uno spettacolo-laboratorio, ispirato a una favola di Alessandro Gigli, il cui protagonista, Passero Grigio, attraverso la sua storia fa incontrare ai bambini i princìpi della Carta della Terra. L’anno venturo – è il nostro progetto – la mostra si sposterà a Castelfiorentino per dare la possibilità anche ai ragazzi delle scuole locali di fare questa esperienza.
Nel frattempo anche le procedure per il riconoscimento al presidente Toda andavano avanti.
Ad aprile 2006 veniva approvata finalmente in Consiglio comunale l’intitolazione del giardino, insieme all’adozione della Carta della Terra. Ma c’era ancora della strada da fare. Man mano che ci avvicinavamo all’evento litigavamo tra noi su come fare o non fare le cose. Per ritrovarci, ancora una volta, nel maestro.
Il 25 maggio scorso Andrea Bottai, vice direttore dell’Istituto, ha tenuto a Certaldo un incontro, aperto a tutti, su Josei Toda. È stato anche per noi un po’ come scoprire la nostra storia e ritrovare la grande emozione di riconoscerci parte di questo movimento di persone che in tutto il mondo hanno deciso di propagare la Legge.
Così siamo arrivati al 17 giugno.
La mattina, altro importante obiettivo realizzato, è stata inaugurata nella Biblioteca comunale una sezione dedicata ai Diritti Umani, con i libri donati dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai su questo tema e i volumi scritti da Daisaku Ikeda, a ringraziamento della disponibilità del comune verso le nostra attività e come segno di un legame sempre più forte con le strutture della nostra comunità.
Poi, nel pomeriggio, abbiamo recitato Gongyo con il direttore Nakajima e insieme ci siamo spostati nel Giardino Josei Toda, il più antico giardino di Certaldo, nei pressi della stazione nel pieno centro del paese.
E tutto è stato perfetto.