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I semi della Legge mistica nel mondo - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:50

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I semi della Legge mistica nel mondo

Linfa vitale del Buddismo del Daishonin è la pratica per gli altri. In questo discorso Ikeda affronta due aspetti legati a questo principio: il desiderio individuale di propagare la Legge mistica intorno a noi e l’atteggiamento dei responsabili

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Linfa vitale del Buddismo del Daishonin è la pratica per gli altri. In questo discorso Ikeda affronta due aspetti legati a questo principio: il desiderio individuale di propagare la Legge mistica intorno a noi e l’atteggiamento dei responsabili

Ho appena ricevuto un’onorificenza e un prezioso regalo dalla squadra di baseball dei San Francisco Giants, che milita nella American Major League. Me li ha consegnati Orlando Cepeda, eroe del baseball noto in tutto il mondo ed ex giocatore dei Giants. Ieri, Cepeda ha trovato il tempo di incontrare e incoraggiare le squadre di baseball delle scuole Soka e dell’Università Soka. Desidero ringraziarlo da parte di tutti i membri della Soka Gakkai in Giappone. Cepeda detiene un magnifico record come difensore della prima base di grande potenza. Si è distinto tra l’altro come miglior esordiente dell’anno della National League (1958), miglior giocatore dell’anno (1967), è stato primo nella classifica dei punti battuti a casa (1961, 1967), e ha conseguito numerosi altri riconoscimenti.
Se vogliamo veramente viverla, questa vita, allora è bene che ci sforziamo di avere successo in qualche cosa, per lasciarci alle spalle qualche buon risultato. Per riuscirci, dobbiamo sviluppare abilità e fortuna. Auguro a ognuno di voi di crearsi una meravigliosa storia personale come campione di condivisione e diffusione del Buddismo di Nichiren Daishonin e come persona che eccelle nel proprio ambiente, conquistando ovunque l’ammirazione della gente. Una vita priva di realizzazioni proficue è davvero infelice.
Cepeda ha disputato molti All-star games (partite disputate tra due formazioni che raccolgono i migliori talenti del campionato in corso di una data lega sportiva, n.d.r.). Nella sua carriera vanta 379 battute fuoricampo ed è considerato uno dei più temibili bombardieri della Major League degli anni Sessanta. Nel 1999 è stato ammesso nella U.S. National Baseball Hall of Fame, il massimo riconoscimento sportivo. In suo onore, i Giants hanno ritirato la maglia con il suo numero, il 30.
Il motto di Cepeda è: «Mai arrendersi!». Che cosa è cruciale per realizzare una vita vittoriosa? Come dimostrato da Cepeda con il suo esempio, sono la dedizione, la sincerità, la saggezza e la persistenza dello sforzo. Questa è la lezione che la sua vita deve insegnarci.
Cepeda crede fermamente nel ripagare i debiti di gratitudine. Quantunque celebre, ha deciso di non dimenticare mai questo punto. Durante la cerimonia d’ingresso nella Hall of Fame, di fronte a decine di migliaia di ammiratori e al pubblico di una rete televisiva nazionale, ha espresso con orgoglio la sua gratitudine per il Buddismo di Nichiren Daishonin e la SGI. Le sue parole hanno suscitato una straordinaria reazione anche qui in Giappone.
[Durante la cerimonia Cepeda ha dichiarato: «Oggi vorrei dire che sono orgoglioso di appartenere a questa meravigliosa organizzazione, la Soka Gakkai Internazionale, l’organizzazione guidata da Daisaku Ikeda, che mi ha così tanto aiutato a essere la persona che sono oggi. Attraverso i suoi insegnamenti e i suoi consigli, ho imparato a essere una persona migliore. Ho imparato che con l’amarezza, la rabbia e la negatività non si può andare da nessuna parte. Grazie a tutti i responsabili che mi hanno sostenuto lungo l’intero cammino. Grazie, sensei!», n.d.r.].
Quando le persone si fanno strada nel mondo, spesso perdono di vista ciò che conta. Le persone davvero grandi, invece, credono nell’affermazione della verità in quanto tale. Ricordano i capisaldi della loro condizione di esseri umani. Le persone come Orlando Cepeda sono veri discepoli di Nichiren Daishonin e sinceri membri della Soka Gakkai. Gli ambigui, i vanitosi e i pretenziosi non riescono a parlare in modo franco nel momento decisivo.

Il messaggio di gratitudine contenuto nel Sutra del Loto

Ho saputo che la Divisione giovani donne di Shin’etsu è prima in tutto il paese per numero di nuovi membri che sono entrati nella nostra organizzazione. Quell’area è anche un modello nazionale per l’incoraggiamento offerto ai giovani della Divisione futuro.
In una lettera indirizzata alla monaca laica Sennichi [che viveva sull’isola di Sado, attualmente parte della prefettura di Niigata, n.d.r.], una grande antesignana delle donne di Shin’etsu, il Daishonin scrive: «Solo il Sutra del Loto rivela che una donna può conseguire la Buddità e perciò ho concluso che solo il Loto è il sutra della vera ricompensa che permette di ripagare il debito di gratitudine nei confronti di mia madre e ho fatto voto di mettere in grado tutte le donne di recitare il Daimoku di questo sutra» (Il sutra della vera riconoscenza, GZ, 1309, vedi anche SND, 8, 103 e WND, 928).
Il progresso di kosen-rufu si può valutare dalla crescita del numero delle madri che conducono una vita davvero felice. La Gakkai è stata proprio fortunata a riuscire a costruire la più bella organizzazione di donne del mondo, la nostra Divisione donne. Se teniamo in gran conto le donne e le loro eredi, le giovani donne, la Soka Gakkai è certa di continuare a prosperare. Desidero cogliere quest’occasione per affermarlo chiaramente, cosicché tutti possano sentirlo. Conto sugli uomini e sui giovani uomini affinché ciò venga messo in atto.

La prima volta del Portogallo

Congratulazioni ai membri della SGI-Portogallo per il loro primo storico corso in Giappone. Grazie per aver fatto questo viaggio. Vi do il benvenuto con tutto il cuore.
Ho visitato il Portogallo per la prima volta nel 1965, quando nel paese non c’era neanche un membro della Gakkai. Sono andato proprio per quella ragione. Naturalmente all’arrivo non c’era nessuno ad accogliermi o a farmi da interprete. In piedi sul suolo portoghese, ho pregato con fervore affinché i Bodhisattva della Terra emergessero in quel paese. E non è stato solo il caso del Portogallo: ho fatto lo stesso, nazione dopo nazione, in tutto il mondo. Ho dedicato l’intera vita a tracciare una via per la propagazione della Legge mistica in territori neppure segnati sulla carta geografica.
Sconosciuto, in un periodo in cui nessuno neppure sognava che kosen-rufu mondiale fosse possibile, mi sono concentrato, ho fatto crescere persone capaci e ho fatto un passo concreto dopo l’altro per assicurare lo sviluppo del nostro movimento. La grande crescita che viviamo oggi non si sarebbe potuta realizzare semplicemente stando a guardare in silenzio senza compiere alcuno sforzo tangibile. Come discepolo di Toda e come leader di kosen-rufu, il mio scopo è stato di lavorare il doppio di chiunque altro per adempiere alle mie responsabilità e offrire un modello da emulare.

Una pioniera coraggiosa

C’è qui oggi una donna che ha inaugurato il cammino di kosen-rufu in Portogallo quando, venti anni fa, vi giunse con il marito, trasferito per lavoro. Il suo nome è Sumiko Imanishi e ci ha raggiunti oggi dalla sua casa in Hokkaido, nel nord del Giappone. Grazie per essere venuta, sono felice di trovarla così bene.
La vita della signora Imanishi è stata davvero memorabile. Ha vissuto in molte parti del mondo, piantando i semi della Legge mistica e costruendo le basi di kosen-rufu in ogni paese. Dopo aver vissuto negli Stati Uniti, è andata in Nicaragua, dove ha provato l’esperienza di un terremoto devastante. Malgrado tutto ha mantenuto la sua lotta incessante. Nel 1987, l’anno successivo al suo trasferimento in Portogallo, io e mia moglie abbiamo incontrato la signora Imanishi a Parigi. Mi chiedevo come stesse e desideravo incoraggiarla in qualche modo. Lodando i suoi sforzi da pioniera, le ho detto che se avesse recitato Daimoku e fatto crescere assiduamente ogni persona, sarebbe di certo arrivato il giorno in cui in Portogallo ci sarebbero stati molti membri della Soka Gakkai. Io e mia moglie le abbiamo donato venti juzu per le persone che avrebbero iniziato a praticare nel futuro.
Sumiko Imanishi ha lottato con sincerità e devozione. Nel 1992, poco dopo il suo ritorno in Giappone dopo aver risieduto cinque anni in Portogallo, è stato infine costituito il capitolo che i membri portoghesi desideravano tanto. Adesso in Portogallo ci sono quattro capitoli. E tutto è cominciato con gli sforzi appassionati di una donna.
Con il passare del tempo la differenza tra chi si impegna con sincerità e gli impostori diventa evidente. Non si può sfuggire alla verità, la Legge di causa ed effetto è inflessibile. Oggi i membri della nostra organizzazione in Portogallo sono attivi sotto la guida di Sueji Naohara, del segretario Rui Lopes Graç e della responsabile delle donne Hiroko Azevedo. Mi hanno detto che questo mese si sono tenute riunioni di discussione vivaci, con la partecipazione di molti ospiti. I giovani costituiscono il sessanta per cento dei credenti portoghesi. Questo promette un bel futuro. Il Portogallo ha trionfato! In passato ho dedicato questi versi alla signora Imanishi e ai cari membri portoghesi, in virtù del loro fiero impegno: «È grazie a voi / che la primavera / è giunta in Portogallo».
E di certo è arrivata una magnifica primavera di speranza. Questo è meraviglioso. Nei decenni passati, nessuno si sarebbe mai immaginato che ci sarebbero stati così tanti membri della Soka Gakkai in Portogallo e che là sarebbe sventolato il vessillo di kosen-rufu. Ma ho pregato intensamente e ho fatto passi determinanti e, in seguito, la signora Imanishi è apparsa per compiere quest’opera. I benefici incospicui degli sforzi compiuti per kosen-rufu si manifestano di certo come ricompense visibili. Nel Buddismo niente va perduto.

L’atteggiamento corretto dei responsabili

La prima cosa che in questo momento dovrebbe cambiare nella nostra organizzazione è l’atteggiamento dei responsabili. Desidero menzionare alcuni punti augurandomi che tutti loro li abbiano a cuore.
I responsabili non devono mai parlare in modo compiaciuto o sprezzante. E nemmeno le loro famiglie dovrebbero darsi delle arie. Tutti i membri della Soka Gakkai hanno una missione come “inviati del Budda” e sono “nobili devoti del Sutra del Loto”, per usare le parole del Daishonin. I membri della nostra organizzazione che si stanno impegnando con serietà per kosen-rufu sono i Bodhisattva della Terra descritti nel Sutra del Loto e sono persone di prim’ordine. Chiunque guardi dall’alto in basso queste persone preziose, chiunque le ridicolizzi o adotti un modo di fare arrogante o prepotente, tradisce lo spirito del Daishonin e offende la Legge al massimo grado. Quel modo di fare deve essere denunciato con forza.
L’arguzia e l’umorismo sono meravigliosi per mettere le persone a proprio agio, invece ogni derisione, denigrazione o arroganza va evitata a tutti i costi. Non bisogna mai approfittare della tolleranza e della buona disposizione d’animo di coloro che cercano di approfondire la comprensione del Buddismo lasciandosi andare quando si parla di fronte a loro e facendo del sarcasmo. Rendete ogni riunione proficua. Il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda disse: «Considerate ogni riunione, grande o piccola che sia, importante. Tutto parte dalle persone che partecipano a queste riunioni, perciò dobbiamo fare in modo che ognuna di esse sia un successo».
Coloro che si prendono la responsabilità di condurre la riunione dovrebbero studiare e prepararsi a sufficienza in anticipo, raccogliendo saggezza e creatività per assicurare che sia una grande esperienza per tutti. Il successo di una riunione è determinato dalla preparazione.
Assicuratevi che le persone lascino la riunione con una sensazione di soddisfazione, felici che abbiate sollevato argomenti utili e importanti, e che abbiate detto quello che speravano di sentire. Una riunione riscuote un gran successo quando tutti se ne vanno con una rinnovata determinazione nella fede.

Organizzate riunioni piacevoli e democratiche

Conducete le riunioni di discussione in modo democratico, offrendo a tutti la possibilità di parlare. Evitate di parlare solo voi o di dominare la conversazione. Create un’atmosfera dove ognuno possa piacevolmente scambiare idee con gli altri e partecipare in modo armonioso e costruttivo. Ecco come dovrebbero essere le riunioni di discussione. I responsabili non dovrebbero indulgere in discorsi noiosi, inebriati dal suono della propria voce, mentre tutti gli altri guardano con impazienza l’orologio. Questa è una perdita di tempo prezioso per tutti e non è giusto per le persone che hanno fatto lo sforzo di partecipare. Rendete ogni riunione di discussione così soddisfacente che al termine le persone desidererebbero prolungarla.
E di qualunque argomento i responsabili decidano di parlare, l’importante è che le loro parole comunichino lo spirito autentico della Soka Gakkai. Quello è il genere di discorsi che le persone vogliono ascoltare.
I responsabili devono essere cortesi, ringraziare le persone e mostrare apprezzamento per la loro partecipazione. Siate rispettosi. La Soka Gakkai non esiste per i responsabili, esiste per i credenti. Non scordate mai questo punto fondamentale. E quando la riunione è terminata, i responsabili dovrebbero sforzarsi il più possibile di salutare tutti. Questo rappresenta la naturale cortesia che si dovrebbe mostrare alle persone per la loro partecipazione.
Chiedo inoltre ai responsabili di avere molta considerazione per le persone o le famiglie che ci permettono di tenere le riunioni nelle loro case o nei loro centri d’attività privati. Quando usate quei luoghi, trattate le strutture con rispetto e tenetele pulite e ordinate. Dopo la riunione, ringraziate con gentilezza la famiglia. Abbiate particolare cura di lasciare i bagni puliti. I responsabili stessi devono essere pronti a pulire i bagni prima di andarsene, se necessario. Dovreste anche fare lo sforzo di mostrare un apprezzamento reale inviando, per esempio, un biglietto di ringraziamento a chi ha offerto lo spazio da parte di tutti i partecipanti alla riunione.
Sforzatevi di portare avanti la missione di kosen-rufu con sincera dedizione e senza secondi fini, fino all’ultimo istante di vita. Impegnatevi e prendetevi cura delle persone con ogni mezzo. Questo è lo spirito fondamentale di un responsabile della Gakkai. Non si dovrebbe tollerare che i responsabili siano vanitosi, irrispettosi o sprezzanti. In questo momento i membri della nostra organizzazione mostrano una crescita superiore a quella dei responsabili. In particolare, non dobbiamo permettere che i responsabili rimproverino in modo prepotente le donne o le giovani donne, o le comandino a bacchetta. Vorrei che oggi lo ribadissimo insieme con forza.
Nel Gosho si trovano le parole [di T’ien-t’ai]: «Poiché la Legge è suprema, la persona è degna di rispetto» (La persona e la Legge, SND, 4, 282). Poiché sosteniamo la Legge suprema, ognuno di noi è sommamente degno di rispetto.
Quando la fede di una persona risplende, si manifesta anche il suo peculiare splendore, il suo aspetto acquista naturalmente dignità e le sue azioni brillano di sincerità. Come responsabile, avrà la capacità di incoraggiare molti altri.
Una rivoluzione nella leadership comincia con la rivoluzione umana di ogni singolo responsabile. Gli stessi responsabili devono cambiare. Devono preoccuparsi, riflettere, pregare e crescere più di chiunque altro. E devono combattere in prima linea per kosen-rufu e produrre risultati tangibili. La chiave per la crescita futura della Soka Gakkai sta nella crescita come persone dei suoi responsabili.

Un ringraziamento per ciascuno

È importante che i responsabili si preoccupino che le riunioni terminino in orario. Se i commenti finali di un responsabile si dilungano, disturbano tutti. Tutte le persone – non di meno le donne e le giovani donne – per partecipare hanno ritagliato il tempo nella loro fitta agenda di impegni. I responsabili uomini, in particolare, non devono scordarsene. Quando intervenite alle riunioni in veste di responsabili, non parlate a casaccio, non divagate seguendo le vostre idee personali. Mantenete il vostro discorso in linea con il messaggio del Daishonin e parlate in modo chiaro e conciso. Questo fa la differenza nella conduzione di riunioni soddisfacenti e nella promozione della crescita della nostra organizzazione.
Quando non si può evitare che una riunione si protragga oltre l’ora prestabilita, la figura centrale dovrebbe ricordarsi di mostrare considerazione per i presenti, magari dicendo per esempio: «Il tempo previsto è scaduto. Chi ha altri impegni si senta libero di andarsene».
I responsabili devono far lo sforzo di salutare con cordialità tutti; può sembrare un’inezia, invece riflette lo spirito di un leader. Il comportamento di una persona rivela molto di lei. Questa è una delle conclusioni più profonde alle quali sono giunto dopo avere osservato il modo di fare di innumerevoli persone, in veste di responsabile di kosen-rufu nel mondo. Quando incontrate un membro della Soka Gakkai, prendete l’iniziativa di salutarlo e ringraziarlo. Offrite parole di sincero incoraggiamento. Vi prego di essere responsabili pieni di vita e positivi.
Il filosofo romano Seneca osservò: «Ci sono molti tipi di uomini ingrati […] è ingrato l’uomo che nega d’aver ricevuto un beneficio che ha di fatto ricevuto; è ingrato chi fa finta di non averne ricevuto alcuno; è ingrato anche colui che non ricambia un beneficio ricevuto; ma il più ingrato di tutti è l’uomo che ha dimenticato un beneficio» (Seneca, De Beneficiis, libro III). L’ingratitudine è il più grande difetto umano.
Il presidente fondatore della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi segnò dei brani e scrisse delle note sulle pagine della sua copia del Gosho. Scorrendola, possiamo vedere i brani che considerava particolarmente importanti. La Soka Gakkai ha accuratamente conservato la copia del Gosho di Makiguchi. Uno dei brani contrassegnati è tratto da L’apertura degli occhi: «I discepoli del Budda devono assolutamente conoscere i quattro obblighi di riconoscenza e devono sapere come assolverli» (SND, 1, 84) e la parte da “conoscere” fino alla fine della frase è cerchiata (i quattro obblighi sono il debito di gratitudine verso i genitori, il maestro, il sovrano e i tre tesori del Buddismo, n.d.r.).
Questo brano sottolinea l’importanza delle persone con fede sincera che dimostrano gratitudine. Le persone grate sono le più encomiabili. Questa è l’essenza del Buddismo e l’essenza dell’umanità. Ripagare i debiti di gratitudine verso il proprio maestro e verso tutti gli esseri viventi è l’autentico cammino dell’umanità e del Buddismo.
Gli ingrati sono poco più che bestie irragionevoli. Ancora più in basso ci sono quelli che ripagano il debito di gratitudine nei confronti della Gakkai con l’ostilità. Toda insegnò ai giovani a capire che tipi fossero costoro e a denunciarli con severità. Questa era la sua indicazione. Vorrei che l’odierna Divisione giovani portasse avanti questo spirito.
Nel giardino di questo Makiguchi Memorial Hall sorge una statua in bronzo di Napoleone Bonaparte (1769-1821) che ci è stata donata tredici anni fa dall’imprenditore americano Jules Brassner. Il bronzo è stato creato da Montoya, sulla base del famoso dipinto Napoleone traversa le Alpi. [L’inaugurazione ha avuto luogo nel novembre del 1993, n.d.r.].
Alla base della statua sono iscritte queste parole di Napoleone: «Ci sono solo due forze al mondo, la spada e lo spirito. A lungo andare, la spada sarà sempre soggiogata dallo spirito». Lo spirito, infine, vince. Per noi, questo “spirito” è la fede. Le persone con una fede autentica assaporeranno la vittoria finale ben più del più potente leader politico o della celebrità più famosa.
Napoleone lasciò molte parole profonde e perspicaci: «Non importa quali ostacoli i nostri avversari possano piazzare lungo il nostro cammino, li supereremo tutti». E inoltre: «È nobile e coraggioso superare la sventura». Questa affermazione risuona della convinzione di uno spirito invincibile.
E poi ancora: «Senza verità non c’è forza». Ciò che conta è la verità. Il Buddismo è la verità suprema. Sostenere e praticare il Buddismo del Daishonin è la chiave per la vittoria nella vita. Napoleone osservò che talvolta è necessaria tutta la propria forza per riuscire a fare del bene ai propri concittadini. Nessuno lo sa meglio dei membri della Gakkai che stanno lottando con diligenza per quello scopo.
«Sono riuscito a guidare un esercito così potente – scrisse – perché ho personalmente prestato molta attenzione a ogni dettaglio». Se i leader faranno attenzione ai dettagli e si assumeranno personalmente responsabilità e iniziativa, si avrà un nuovo slancio per la pace. Napoleone disse anche: «Vincere una battaglia non ha alcun valore se non si fa buon uso di quel successo». Ciò che conta è il modo in cui usate la vostra attuale vittoria per la prossima avanzata. Durante gli ultimi anni del suo esilio a Sant’Elena, disse rivolgendosi ai francesi: «Se non vi unite, siete finiti».
Vorrei offrire alla Divisione giovani queste parole del grande scrittore francese Victor Hugo (1802-85): «Teniamo nel cuore un solo sentimento: la fraternità! […] Uniamoci per diventare forti, uniamoci per diventare felici!».
L’unità e la solidarietà sono vitali per uno sviluppo duraturo.

Il punto cruciale

Desidero condividere con voi alcuni consigli di Toda: «In ogni situazione c’è sempre un punto cruciale. Dovete assicurarvi di averlo colto». I responsabili devono vedere il punto cruciale di ogni situazione.
Egli disse anche: «I membri della Soka Gakkai impegnati nella realizzazione di kosen-rufu sono i Bodhisattva della Terra» e «I membri della Gakkai sono un’assemblea di Budda». Toda ha sempre tenuto in grande considerazione le persone impegnate nelle avanguardie di kosen-rufu.
A una riunione di giovani, parlando di alcuni personaggi storici, ha dato questo consiglio: «Una strategia precisa è importante. È decisivo avere un piano ben organizzato». Ogni suo prezioso consiglio derivava dalla sua profonda comprensione della natura umana.
Parlando della natura effimera della gloria mondana, il filosofo romano Seneca osservò che più le grandi fortune crescono e più sono esposte alla rovina. Non importa il rango, lo status o la fama raggiunti, quelle cose non sono durature. Di fatto, in molti casi si affievoliscono e spariscono rapidamente. L’importante è costruire uno stato di felicità indistruttibile nella profondità della vita.

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