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Il Capodanno della Soka Gakkai - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:51

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Il Capodanno della Soka Gakkai

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Trionfanti sono / i nostri membri della Gakkai / il 3 maggio

Il 3 maggio è il Capodanno della Soka Gakkai. È un giorno in cui i nostri membri, che s’impegnano anima e corpo per kosen-rufu, risplendono del fulgore radioso di un sole nascente, che è la vera essenza delle loro vite sin dal tempo senza inizio. Facendo di questo giorno splendido e gioioso il nostro punto di partenza annuale, ci uniamo saldamente nello spirito di “diversi corpi, stessa mente”, scrivendo insieme una vittoriosa epopea delle persone comuni. Questo è il ritmo secondo il quale si sviluppa la Soka Gakkai e il principio per un’eterna e indistruttibile vittoria.
Il 3 maggio 1951 Josei Toda venne nominato secondo presidente della Soka Gakkai, con una petizione firmata da un totale di 3.080 membri. Nessuno dei massimi responsabili della Soka Gakkai di prima della guerra, coloro i quali si professavano discepoli del presidente Tsunesaburo Makiguchi, era tra di loro. Niente è più spaventoso dell’incostanza del cuore umano. Considero l’essermi impegnato per assicurare la candidatura e la nomina del presidente Toda come uno dei più grandi onori della mia vita.
Nel triste, amaro giorno del 1950, in cui Toda annunciò che avrebbe rassegnato le dimissioni da direttore generale della Gakkai a causa dei suoi problemi finanziari, avevo formulato la profonda determinazione di adoperarmi affinché, in futuro, diventasse presidente. Per tutto quel terribile periodo di crisi, che portò perfino una persona coraggiosa come Toda vicino al pensiero del suicidio, io solo rimasi fieramente al fianco del mio maestro, battendomi per proteggerlo.
Quel 3 maggio così lungamente atteso, giorno della sua nomina ufficiale, Toda mi disse, con le lacrime agli occhi: «Devo a te tutto questo».

Maestro e discepolo / salutano un fantastico / 3 maggio

Nel Sutra del Loto, assistiamo alle tre dichiarazioni e ai due ammonimenti detti anche le “cinque proclamazioni” del Budda[ref]Cinque proclamazioni del Budda: le tre dichiarazioni nel capitolo undicesimo, Torre Preziosa e i due ammonimenti nel capitolo dodicesimo Devadatta. Nelle tre dichiarazioni Shakyamuni esorta per tre volte l’assemblea a propagare il Sutra del Loto dopo la sua morte. I due ammonimenti riguardano l’Illuminazione delle persone malvagie, rappresentate da Devadatta, e delle donne, rappresentate dalla figlia del Re Drago.[/ref]. Nel corso di queste proclamazioni, egli parla, tra le altre cose, dell’eterna perpetuazione della Legge, delle sei azioni difficili e delle nove facili, e dell’ottenimento della Buddità da parte delle donne. In altre parole, il Budda esorta i praticanti del Sutra del Loto a propagare la Legge mistica nell’epoca successiva alla sua morte, senza essere sconfitti da persecuzioni o avversità.
Il 3 maggio è il giorno in cui la Soka Gakkai determina di realizzare il grande voto di kosen-rufu attraverso la propagazione compassionevole del Buddismo, in completo accordo con la volontà e il mandato del Budda Shakyamuni e di Nichiren Daishonin. Lo spirito del 3 maggio consiste in questo voto condiviso da maestro e discepolo. Formulare un voto personale e agire per realizzarlo è il vero atteggiamento di un Budda. Finché la Gakkai si baserà saldamente sull’eterna promessa che si rinnova in questo giorno, sarà colma dell’inesauribile forza vitale del Budda e continuerà per sempre a progredire verso la vittoria, superando ogni ostacolo.
Nichiren Daishonin scrive: «Che gli dèi mi abbandonino. Che tutte le persecuzioni mi assalgano. Io continuerò a dare la mia vita per la Legge» (L’apertura degli occhi, SND, 1, 194). Quando venni nominato terzo presidente della Soka Gakkai, il 3 maggio del 1960, feci mio lo spirito di questo brano dell’Apertura degli occhi, promettendo solennemente di dedicare la mia vita alla realizzazione di kosen-rufu in tutto il mondo, pronto a sopportare qualsiasi difficoltà e persecuzione avessi incontrato lungo la strada. Mia moglie, che aveva incontrato il presidente Makiguchi quando era ancora una bambina e da ragazza era cresciuta sotto la guida diretta del presidente Toda, condivise con me quell’incrollabile promessa. Per questo disse che quel giorno le pareva “il funerale della famiglia Ikeda” (vedi NRU, 1, 126-7).

Leggere il Gosho insieme, / moltiplicando i poteri di marito e moglie / mille e mille volte tanto

Quest’anno ho composto questa poesia per commemorare il Giorno della madre della Soka Gakkai, anch’esso celebrato il 3 maggio.
«Tu, nonostante tutto, hai seguito Nichiren e di conseguenza hai incontrato delle sofferenze. Mi addolora profondamente pensare alla tua angoscia» (da L’eredità della Legge fondamentale della vita, SND, 4, 224). Quanto è caloroso quest’incoraggiamento del Daishonin! I nostri membri pieni di dedizione, che onorano il 3 maggio con le loro nobili realizzazioni, godranno di sempre maggior successo e fortuna nelle loro vite, anno dopo anno, splendenti di nobiltà e speranza.
Nella nostra storia, ci fu un 3 maggio molto tempestoso, e io non dimenticherò mai lo spirito sincero dei coraggiosi e leali compagni di fede che accorsero quel giorno al mio fianco, decisi a sostenere per sempre il terzo presidente. Secondo il Mahatma Gandhi, un popolo che percorre il cammino della giustizia e della rettitudine riceverà i benèfici frutti della pace, della libertà e della felicità, mentre prima o poi gli ingiusti e i disonesti verranno colpiti da una terribile catastrofe. Ci sono stati individui maligni che hanno attaccato ingiustamente la Soka Gakkai, cercando di distruggere i legami di maestro e discepolo, come anche persone senza scrupoli che, pur avendo un grande debito con essa, l’hanno tradita per brama di ricchezza e per interessi egoistici, cercando di infrangere la nostra armoniosa unità. Faranno una fine rovinosa, proprio come predice il Daishonin, «alla fine perirono tutti» (da Le persecuzioni che colpiscono il Budda, SND, 4, 187; cfr. WND, 997).
Il 3 maggio è il giorno in cui dimostrare lo spirito di sicura vittoria del Buddismo del Daishonin, un giorno che risuona degli evviva esultanti che celebrano il trionfo della verità sulla falsità e l’errore.
Adesso il 3 maggio i membri festeggiano il Giorno della Soka Gakkai in tutto il mondo. In Brasile, molti consigli comunali commemorano ogni anno questa ricorrenza; c’è stato un sindaco [José do Carmo Garcia, ex sindaco della città di Cambé nello Stato del Paraná] che ha dichiarato che il 3 maggio è un giorno di nutrimento spirituale per tutta la cittadinanza, affermando che la società ha molto bisogno dell’assunto filosofico di base della Soka Gakkai, che la pace comincia dal cuore dell’individuo.

La cittadella di Soka / è fatta da dieci milioni / di valorosi vincitori

Mirando all’ottantesimo anniversario della Soka Gakkai (nel 2010), ho promesso solennemente di intraprendere una nuova fase di grande costruzione, edificando una fortezza di nuovi giovani talenti che assicurino alla Soka Gakkai eterna vita e prosperità. Il Buddismo di Nichiren Daishonin insegna la “simultaneità di causa ed effetto”, perciò, nel momento in cui facciamo un voto, la vittoria è già assicurata. Amici miei, amati compagni di fede, vi chiedo con tutto il cuore di unirvi a me per fare un nuovo passo avanti, pieni di coraggio e di convinzione.

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