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Tesori del futuro - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:43

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Tesori del futuro

La prima di una serie di estratti dai dialoghi di Daisaku Ikeda Madri e figli nel XXI secolo che affrontano le varie sfaccettature della relazione educativa reciproca fra “grandi” e “piccoli” nella società contemporanea. Una relazione dalla quale dipende la costruzione di un futuro diverso

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La prima di una serie di estratti dai dialoghi di Daisaku Ikeda Madri e figli nel XXI secolo che affrontano le varie sfaccettature della relazione educativa reciproca fra “grandi” e “piccoli” nella società contemporanea. Una relazione dalla quale dipende la costruzione di un futuro diverso

  • I bambini sono preziosi tesori del futuro. Tutti i bambini hanno diritto alla felicità e nessuno di loro è privo di una precisa missione. I genitori che si impegnano ogni giorno per allevare i figli sono davvero degni di lode e a loro va tutto il mio sostegno. Desidero che il ventunesimo secolo diventi l’era in cui genitori e figli possano percorrere la strada della felicità.
  • I bambini sono messaggeri provenienti dal futuro e noi adulti non abbiamo altra scelta che affidare il mondo nelle loro mani. Io ho fiducia nei bambini, credo fermamente nella loro capacità di crescere e svilupparsi. Ogni bambino possiede una missione che è soltanto sua. Per questa ragione tratto sempre i bambini con rispetto e cerco costantemente di dare il massimo nella relazione con loro. Quando non siamo sinceri con i più piccoli o cerchiamo di manipolarli, in seguito lo rimpiangeremo. Per questo, ogni volta che incontro dei bambini cerco di lasciare loro un ricordo felice.
  • In ogni bimbo c’è speranza poiché la vita stessa è colma di speranza. È nostra responsabilità, in quanto adulti, non frustrare o distruggere le speranze dei bambini. Ferisce profondamente il mio cuore constatare ciò che accade nella nostra società. Non vorrei mai vedere gli occhi dei bambini incupiti dalla paura o velati da lacrime di dolore. La società deve essere assolutamente trasformata; i bambini sono specchi che riflettono la società degli adulti. Quando questi ultimi sono confusi e preda della sofferenza anche i piccoli ne soffrono. Asciughiamo le lacrime di dolore dal volto di ogni bambino! Dobbiamo proteggere i bambini e trasmettere loro coraggio, forza, vitalità.
  • Desidero che il ventunesimo secolo risuoni delle risate felici di genitori e figli. Desidero costruire una società in cui i bambini, possano crescere retti e in piena salute. Desidero proteggere e incoraggiare tutti i genitori e i figli e compiere ogni azione in mio potere per il loro benessere. Proteggere genitori e figli è proteggere la vita stessa; significa educare alla pace e assicurare il futuro.

Influenza della famiglia

  • Non possiamo affermare che l’ambiente che stiamo offrendo ai bambini sia soddisfacente. La ricchezza materiale nella nostra società non fa che accentuarne la povertà spirituale, che la fa assomigliare a un mare in tempesta. Per questa ragione la casa dev’essere un porto sicuro per proteggere i bimbi e assicurarne la crescita perché possano diventare persone rette.
  • Niente rallegra di più un bambino, niente è più vitale per lui di un sorriso. È straziante vedere i bambini vivere esperienze dolorose sia a casa che a scuola senza alcun luogo in cui sentirsi protetti e al sicuro. Il mestiere di genitori è sempre un’esperienza nuova; specialmente in quest’epoca di famiglie nucleari in cui si tende ad aver sempre meno figli, è sempre più raro che gli adulti abbiano avuto un’esperienza precedente come genitori. In tali circostanze i loro timori sono del tutto comprensibili e tuttavia possono suscitare nei bambini un senso di insicurezza ancora maggiore. La mente dei genitori sostiene quella dei figli, e se è instabile, anche questi ultimi lo saranno per via della loro estrema sensibilità e ricettività nei confronti dei pensieri e delle emozioni dei loro genitori.
  • «I due caratteri cinesi per “drago” e “donna” sono utilizzati per rappresentare la figlia del Re Drago. Il “drago” è il padre e la “donna” è la bambina di otto anni. La combinazione di questi due caratteri cinesi rappresenta l’Illuminazione simultanea di padre e figlia» (GZ, 746). Tale insegnamento ha un profondo significato; applicato al mestiere di genitori significa che i loro sforzi per nutrire la forza vitale dei propri figli saranno d’ispirazione a loro stessi e si rifletteranno positivamente sulle loro vite in modo che sia genitori che figli possano godere al massimo di un’esistenza realizzata.
  • Il corso dei tempi sembra dirigersi verso una direzione negativa. Egoismo e individualismo imperano nella società odierna, e l’educazione è il solo strumento per riuscire a cambiare questa tendenza. Penso che in primo luogo sia l’educazione fra le mura domestiche a essere fondamentale. Johann Heinrich Pestalozzi (1746-1827), il grande educatore svizzero, diceva che la casa è una scuola di moralità. Vi sono vari modi per acquisire conoscenza e competenze, ma vi sono pochi luoghi in cui apprendere il modo corretto di vivere come essere umano. La famiglia, a mio avviso, dovrebbe esercitare un’influenza primaria nel coltivare l’umanità dei bambini.
  • Non dovremmo mai dimenticare il debito di gratitudine che abbiamo nei confronti di coloro che ci hanno allevati, e con questa consapevolezza dovremmo agire per il bene dei nostri stessi figli e delle generazioni future. Questo è il modo migliore per ripagare quel debito di gratitudine. Le persone grate sono belle. Riconoscere e ripagare il proprio debito di gratitudine significa essere veramente umani e chi agisce così avrà una vita ricca, mentre coloro che dimenticano i propri debiti di gratitudine sono arroganti e finiranno col condurre un’esistenza solitaria e profondamente infelice.

Affetto e integrità

  • I genitori sono davvero preziosi; dovremmo trasformare l’apprezzamento nei confronti dei nostri genitori in affetto nei confronti dei figli. Il legame fra genitore e figlio, dopotutto, non è altro che un tipo di relazione umana e ciò che conta in sostanza è la sincerità, non la tecnica. Solo il cuore umano è in grado di toccare il cuore di un’altra persona. Il presidente Toda un giorno chiese a una donna: «Vuoi far sì che tuo marito sia grande o vuoi che appaia grande?», facendola riflettere sulle sue vere emozioni e poi incoraggiandola con calore. Lo stesso vale per i genitori. I figli non esistono per soddisfare la vanità dei genitori o accrescerne la reputazione. L’unica cosa che giungerà al cuore dei nostri figli sarà il nostro profondo e affettuoso desiderio che crescano sani.
  • Molti genitori si prendono cura delle faccende domestiche e al tempo stesso lavorano anche fuori casa e nella loro vita quotidiana, estremamente impegnata, riescono anche a trovare il tempo per diffondere il Buddismo. I figli scrutano attentamente gli sforzi sinceri dei loro genitori; quando ci chiedono: «Per te cos’è più importante, me o il tuo lavoro? Me o la tua l’attività buddista?» dovremmo rispondere francamente: «Tu sei la cosa più importante». E poi dovremmo spiegare loro con chiarezza e convinzione le ragioni per cui ci dedichiamo alle attività buddiste e perché cerchiamo di usare la nostra vita per la felicità degli altri. Non dovremmo dare per scontato che i nostri figli ci capiscano e ci sostengano, né dovremmo usare i nostri numerosi impegni come pretesto per non spiegare loro ciò che stiamo facendo. Dovremmo sempre esprimere loro il nostro affetto in modo concreto; se non lo facciamo, anche se i figli possono comprendere razionalmente la nostra situazione, intimamente si sentiranno profondamente insoddisfatti.
  • L’amore che i genitori riversano nella vita dei loro ragazzi sarà il nutrimento di tutta la loro vita. Nulla è più importante di un buon genitore, indipendentemente dal fatto che a volte sbagli o si lasci andare a qualche scoppio di emotività. Ciò che più conta per un genitore è vivere la propria vita con la massima onestà e integrità. Non sono le parole dei genitori che i figli ascoltano. I genitori possono dire cose meravigliose ai loro figli, ma se le parole non sono accompagnate dai fatti non verranno ascoltate. L’esistenza dei figli viene determinata da come i genitori vivono la loro vita. L’amore dei genitori e il loro modo di vivere rimarranno impressi nel profondo del cuore dei loro figli e, come il magma di un vulcano, diverranno la fonte di energia che li sosterrà per il resto della vita.
  • Più figli abbiamo, più sarà difficile confrontarsi col dilemma di come trattare ognuno di loro. A questo proposito è importante cambiare il nostro modo abituale di pensare. Se per esempio abbiamo quattro figli, invece di dividere il nostro affetto in quattro parti uguali, dovremmo cercare di quadruplicare il nostro amore per poter accogliere e abbracciare ciascuno di loro.
  • I genitori sono disposti a fare qualsiasi cosa per il bene dei propri figli; l’amore dei genitori è più vasto del cielo e più profondo dell’oceano e i sentimenti dei genitori si comunicheranno immancabilmente ai figli, anche se ci può volere tempo. Nichiren Daishonin afferma: «Per esempio, quando il pulcino becca l’uovo dall’interno, non solo anche la madre fa la stessa cosa, ma entrambi beccano nello stesso punto; questo perché i loro sentimenti e i loro pensieri sono in sintonia» (GZ, 810). Quando i genitori fanno del loro meglio, i figli risponderanno di conseguenza. L’amore e la compassione dei genitori farà scaturire senza dubbio nei figli un intenso desiderio di crescere e migliorarsi.
  • La pace è nel cuore di chi ama i bambini. Reprimerli è l’opposto della pace. È responsabilità degli adulti amare la forza vitale priva di inibizioni dei più giovani e incoraggiarne l’illimitato sviluppo futuro.
  • Nell’epoca attuale l’egoismo degli adulti ha la precedenza. Anche se alcuni ostentano affetto o interesse per gratificare se stessi e la propria immagine, ben poche persone agiscono davvero per il bene dei bambini. Ma se la loro energia vitale declina, declinerà anche la società intera e l’umanità andrà incontro a un triste futuro. Non si può rimanere indifferenti di fronte a una simile situazione. Personalmente desidero creare un’epoca in cui i bambini possano essere se stessi, correre a loro piacimento col sorriso sulle labbra e godere al massimo della propria gioia di vivere. Questo è il motivo per cui mi sono impegnato a scrivere storie per ragazzi.

Cambiare per primi

  • Dobbiamo stabilire una corretta scala di valori basata sulla dignità della vita. I leader in una società, inclusi i politici e gli insegnanti, dovrebbero trasmettere ai giovani la distinzione tra bene e male e indirizzare la società verso il bene. Ma oggi più elevata è la posizione sociale di una persona, più malefatte sembra che tenda a commettere. Spesso i potenti pensano solo ai propri interessi egoistici e a sfruttare la gente comune. Prevale un atteggiamento egoista e individualista e, guardando questi adulti, è impossibile che i bambini diventino persone rette. Queste tendenze sociali stanno in un certo senso distruggendo i nostri figli. Gli adulti dovrebbero prima di tutto riflettere sul proprio modo di vivere; se non hanno prima riflettuto su se stessi, non hanno il diritto di rimproverare i loro figli.
  • Quando i bambini disturbano o causano problemi, gli adulti si precipitano a stabilire regole severe per cercare di reprimerli o contenerli. Ma non è così che dovrebbe funzionare. Gli adulti si comportano in questo modo per proteggere i propri interessi e alla fine complicano le cose. Basterebbe che chi ha un ruolo guida desse il buon esempio, dedicando la propria vita a difendere il bene e combattere le ingiustizie. La vera soluzione al problema dei giovani risiede nel modo in cui gli adulti conducono la propria esistenza. Gli adulti dovrebbero seriamente riformare se stessi.
  • Nel mondo attuale, i giovani non hanno fiducia negli adulti. La società adulta continua a tradire il cuore puro dei bambini, e la fiducia è la base dell’educazione. Se non c’è un legame di fiducia fra bambini e adulti, per quanto questi ultimi possano riempirsi la bocca di principi morali, i bambini non li staranno a sentire. Il problema è negli adulti, nel loro modo di vivere.
  • Il benessere materiale è una bella cosa, ma nell’educazione è importante anche rispettare la libertà dei figli. È tuttavia indispensabile che alla base della condotta personale ed educativa dei genitori vi sia un credo, una filosofia. Con “credo o filosofia” non intendo niente di complicato, semplicemente ciò che una persona ritiene fondamentale, un insieme di solide convinzioni di base sulle quali non siamo disposti a scendere a compromessi. Mia madre soleva ribadirci il suo “credo” che era: «Non create problemi agli altri». Purtroppo la società attuale più che libera è caotica; se ora permettiamo ai nostri figli di crescere viziati, accontentando ogni loro richiesta, più tardi nella vita ne soffriranno.
  • Il comportamento quotidiano dei genitori è la migliore forma di educazione. Molti concetti possono essere spiegati attraverso la logica o la retorica, ma ciò che più efficacemente viene trasmesso ai figli sono il carattere e il modo di vivere dei loro genitori. Così anche a scuola è la personalità dell’insegnante l’elemento determinante in ambito educativo.

Collaborazione fra i genitori

  • Ci sono padri e madri che litigano per i problemi dei figli, criticandosi a vicenda e così non fanno che peggiorare le cose. Quando i bambini li vedono, sono loro a soffrirne maggiormente. Quando i ragazzi creano qualche problema i genitori spesso negano ogni responsabilità e si limitano ad accusare i figli. Ma questo atteggiamento non risolve niente; sono i genitori, non i figli, a dover cambiare. Inoltre i genitori pensano di crescere i propri figli, ma in realtà sono i figli che fanno crescere i loro genitori.
  • La relazione esistente fra padre e madre è ciò che influenza più di ogni altra cosa la psiche dei figli. Per questo motivo non è consigliabile che i genitori litighino pesantemente di fronte a loro. «Felici sono coloro che, re o contadini, vedono la loro famiglia in pace», diceva Goethe (1749-1832). A prescindere dal benessere materiale, dalla posizione sociale o dalla notorietà, se in casa non regna la pace, saremo soli e infelici.
    Faccio parte della Soka Gakkai da più di mezzo secolo e ho potuto dedicare la mia vita alla sua causa senza incontrare particolari ostacoli a casa perché penso di aver avuto la fortuna di vivere in una famiglia buona e pacifica. Tuttavia quando parlo di pace non intendo l’assenza di difficoltà o di preoccupazioni. Anche quando ci sentiamo in mezzo alla tempesta, se in famiglia splende il sole, tutto andrà per il meglio. Per questo chiedo ai genitori di brillare come il sole nella propria casa.
  • La relazione tra i genitori è la base di ogni altra relazione umana all’interno della famiglia e avrà un’immensa influenza sulla crescita dei loro figli. Quando entrambi i genitori sono molto occupati, necessitano di grande acume e saggezza per migliorare la loro comunicazione. Praticare il Buddismo non significa diventare una persona speciale, significa adoperarsi come splendidi membri della società, essere buoni mariti e padri, buone mogli e madri. Se trascuriamo la realtà immediata delle nostre stesse case e famiglie, possiamo anche parlare di grandi ideali e teorie, ma le nostre parole non eserciteranno alcun potere persuasivo sugli altri. È molto importante che entrambi i genitori si sforzino di comprendersi a vicenda. Per questo motivo la cura e la considerazione reciproche dei genitori nella vita di tutti i giorni, anche se possono sembrare cose piccole, sono invece di fondamentale importanza.
  • Tutti hanno i propri difetti. E se ci limitiamo a metterli in evidenza reciprocamente, criticandoci a vicenda, alla fine ci sentiremo rabbiosi e scoraggiati. Anche se diciamo cose vere, anzi proprio perché lo facciamo, a volte le nostre critiche saranno insopportabili. E questo è ancor più vero in famiglia. Spero che i genitori sappiano reciprocamente accogliere con calore i piccoli difetti ed errori e riconoscere i meriti e le qualità dell’altro, costruendo così una famiglia in cui ci si loda e incoraggia a vicenda. Inoltre i genitori non dovrebbero mai parlar male l’uno dell’altro, alle spalle dell’assente, specialmente in presenza dei bambini. Se fra i genitori regnano dissidio e ostilità, ciò proietterà un’ombra oscura sul cuore dei bambini.

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