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Corso SGI dei giovani - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:46

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Corso SGI dei giovani

La ventesima edizione del corso mondiale dei giovani tenuto in Giappone, è stata anche l’occasione per partecipare alla Conferenza Internazionale della Pace

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La ventesima edizione del corso mondiale dei giovani tenuto in Giappone, è stata anche l’occasione per partecipare alla Conferenza Internazionale della Pace

Dieci rappresentanti della Divisione giovani italiana hanno partecipato alla ventesima edizione del Corso mondiale giovani della Sgi. Il corso, iniziato il 5 settembre e durato fino al 10 settembre, ha visto la partecipazione di 208 giovani provenienti dai 5 continenti.
Nel suo messaggio di apertura, il presidente Ikeda ha sottolineato il fatto che sono trascorsi vent’anni dal primo corso mondiale giovani della Sgi. I giovani che parteciparono alle prime edizioni – è stato spiegato durante il corso ­- sono stati allenati direttamente da sensei e oggi sono alla guida delle organizzazioni dei rispettivi paesi. I partecipanti, animati da questa consapevolezza e da questo nuovo senso di responsabilità, hanno vissuto un corso molto intenso anche grazie al consolidamento del legame col proprio maestro e alle nuove amicizie strette con i giovani di tutto il mondo.
In questo periodo il presidente Ikeda ricorda spesso che il suo maestro Josei Toda si prese cura di lui come se fosse stato un diamante prezioso, nonostante fosse giovane e di scarse capacità. Grazie alla cura e all’allenamento ricevuto dal suo maestro, Ikeda infine è divenuto una persona capace di portare avanti il movimento di kosen-rufu su scala mondiale. Oggi Ikeda è animato dallo stesso spirito di Toda, infatti su sua proposta, dal mese di settembre in Giappone la Soka Gakkai terrà mensilmente oltre alla riunione dei responsabili di Centro anche la riunione della Divisione giovani (vedere pag. 21). Sensei ha affermato che farà il possibile per partecipare anche a quest’ultima riunione e al corso i giovani di tutto il mondo sono stati incoraggiati a realizzare questo nuovo ritmo delle attività anche nei loro paesi.
In questa settimana è avvenuta anche la commemorazione del cinquantesimo anniversario della dichiarazione di Toda contro l’uso delle armi nucleari proprio a Kanagawa, luogo dove Toda fece la sua famosa dichiarazione. I giovani della Sgi in questa occasione hanno realizzato la Conferenza Internazionale sulla Pace durante la quale hanno promesso di dedicarsi alla pace mondiale, nello spirito dei tre presidenti della Soka Gakkai. Con nuovi obiettivi e sogni all’orizzonte i partecipanti sono ripartiti verso le rispettive destinazioni, decisi a promuovere ulteriormente il movimento di kosen-rufu.

Che accoglienza!

È stato un corso così denso ed emozionante che mi è sembrato di essere stato via un anno e mezzo. Ciò che mi ha impressionato fin da subito è stata l’accoglienza favolosa dei membri: tutti vogliono donare qualcosa e lo fanno senza essere invadenti.
L’incontro con sensei è stato così forte che mi sembrava dovesse scoppiarmi il cuore poi, quando ha alzato le mani in segno di vittoria, è stato come se ci fossimo visti ogni mattina, l’ho sentito vicino come un familiare con il quale ho dialogato tante volte. La sensazione che mi ha trasmesso è che sia fiero di essere una persona normale e semplice e di dimostrare che non c’è bisogno di essere “diversi da se stessi” per vincere su tutti gli aspetti della vita.
I miei compagni di viaggio sono stati splendidi, abbiamo condiviso dei momenti così emozionanti che rimarranno indelebili nelle nostre vite.
Andrea De Marco

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Trets ospita il primo corso delle Marche

Per trasformare la propria regione in un “castello di kosen-rufu” e aprire presto un Centro culturale, 137 membri delle Marche si sono dati appuntamento a Trets dal 13 al 16 settembre. Un evento “unico”, sottolineato anche dal messaggio di Ikeda, non un semplice incoraggiamento, ma una vera e propria guida per le Marche.

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Ravenna: Nasce il gruppo Molti Tesori

Lo scorso primo maggio, “gli amici ricchi di esperienza e di saggezza”, come Josei Toda ha definito le persone avanti negli anni, hanno dato vita al gruppo Molti Tesori, all’interno dell’hombu Ravenna. Appuntamento ogni prima domenica del mese, per praticare insieme e approfondire lo studio del Buddismo. Fra i loro scopi, crescita dei giovani e sostegno alle pubblicazioni.

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Il volo dei leonardini pugliesi

Lo scorso 8 luglio i giovani del gruppo Leonardo si sono incontrati a Bari.

Una mattinata davvero ricca di emozioni, insieme ai referenti di territorio Roberto, Francesca e Marco, ai responsabili nazionali Francesco Mecorio e Francesco Santangelo. Il coraggio di chi si è raccontato, l’entusiasmo di chi ascoltava, gli sforzi dei preparativi, l’allegria del coro, tutto si è mescolato in quella esuberante spontaneità che contraddistingue questi giovani.
Tra le tante cose, è stato ricordato il senso di far parte del gruppo Leonardo secondo l’incoraggiamento di sensei. Come il grande da Vinci, essere capaci di dominare se stessi, cioè diventare liberi e indipendenti nel perseguire la propria strada, e soprattutto intrepidi e determinati in quel volo continuo che porta alla ricerca costante e alla realizzazione dei propri sogni.

Mariella Minardi

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La formula: fare insieme e sostenersi

Durante gli incontri tra donne e giovani donne avvenuti a Salerno e Napoli il 22 e il 23 settembre, si è parlato di quanto sia necessario rafforzare i legami individuali intorno a un grande obiettivo comune.

«Anche se non vinci non rassegnarti». Le parole di Kaneko Ikeda ben sintetizzano lo spirito delle riunioni, tutte al femminile, che si sono tenute in Campania il 22 e 23 settembre. Protagoniste le donne e le giovani donne del territorio Due Mari e del territorio Napoli insieme alle responsabili nazionali Asa Nakajima, Anna Conti, Marta Bonomo, Fausta Cianti, Tomoko Kimura, Maki Okano, Alessia Viale, Pamela Alocci. Amore, fede, spirito dell’offerta alcune delle tematiche prescelte, unità la parola chiave. Unità come fede, come vittoria, come coesione, come base per la realizzazione di kosen-rufu. Una dimensione da ricercare sempre, ora più che mai per realizzare i grandi obiettivi lanciati dalla Divisione giovani per il 16 marzo 2008. Energiche, vitali e complesse, intrise di forza e fragilità, le donne unite in uno scopo comune sono capaci di emergere come leader naturali e con la loro energia irradiano l’intero movimento e la società. Donne e giovani donne insieme: per superare le diversità la formula è fare insieme e sostenersi davvero. Le giovani donne dovrebbero sentire la fortuna che hanno di fare attività insieme alle donne. Le donne invece, ha sostenuto Fausta Cianti, dovrebbero trasformare la tendenza a un atteggiamento o da insegnanti o troppo protettivo e materno verso le giovani donne. Per un’unità reale serve instaurare un rapporto di amicizia, cuore a cuore, con uno scopo comune: kosen-rufu.
Spesso donne e giovani donne sono unite anche dal tormento derivato da un male comune: la mancanza d’amore. Un amore visto come faro e sostegno di vita, che troppo spesso rende sofferenti e sfiduciate, che fa “accontentare” di compagni distratti e poco disposti a fare davvero di tutto per quella relazione. Un amore in cui non si crede più da molto tempo… e allora che fare? Prendere coscienza del proprio valore e non sminuirsi mai. Proprio come il presidente Ikeda in una guida invita le giovani donne, dal momento che il mondo è pieno di buona fortuna, a trovare un partner disposto a fare di tutto per loro, e non il contrario: essere solo le donne disposte a far tutto per il partner. Soffrire per la mancanza di un compagno è una cosa normale ma non si può pensare che la felicità dipenda dalla situazione sentimentale: l’obiettivo è essere fiere di se stesse e realizzare delle vite splendide.
Le donne napoletane si sono a lungo soffermate sull’attività del gruppo Futuro. Il presidente Ikeda dà massimo valore e spazio ai giovanissimi. L’invito, anche sulla base della consolidata esperienza del gruppo “Fulmine e Saette” di Roma, è stato quello di creare delle occasioni per cominciare delle attività con i più piccoli, partendo dalle esigenze reali di ogni zona.
È importante pregare perché i nostri figli diventino persone di valore, ha sostenuto Anna Conti, con il desiderio che pratichino anche loro, ma senza mai insistere, incoraggiandoli a capire che dentro di sé si ha la forza per affrontare qualunque problema. Non bisogna preoccuparsi, ha aggiunto Asa Nakajma, se i nostri figli non praticano ancora, ma recitare per loro perché siano felici: sicuramente praticheranno quando ne sentiranno la necessità.
Compito essenziale delle donne dunque è l’itai doshin, che può però mancare di una solida base se non ben cementato dal legame maestro-discepolo: «Sentire il maestro. Praticare con il cuore del maestro. Mostrare gratitudine verso un uomo che ha ricercato nella sua vita l’insegnamento corretto e ci invita col suo esempio a fare lo stesso». Quante volte si sentono queste parole, ma quante volte vengono applicate alla quotidianità e sentite con la vita?
La difficoltà di ascoltare il “cuore” del maestro è piuttosto generalizzata. Il concetto è lontano dalla comune mentalità occidentale, ma è tuttavia il fulcro della pratica buddista, l’elemento capace di far cambiare radicalmente la vita. In definitiva non è importante sentirlo improvvisamente ma è fondamentale ricercarlo continuamente, soprattutto nei momenti più duri. Si comprende il maestro nell’attimo in cui con un’unica mente si continua a desiderare la felicità di tutti. Una felicità che non si trova altrove, ma nel profondo del nostro cuore e attraverso la fede. “Ogni mese voglio incontrare sensei“, con questo spirito Asa Nakajima ha invogliato a vedere i video dei discorsi del presidente Ikeda, a rafforzare il legame con lui, a sentire con gioia l’immensa fortuna di vivere nella sua stessa epoca.

Rowena Galdieri, Paola De Vita, Ilaria Barbara Varriano

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