Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Il primo corso estivo della nuova era - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:45

382

Stampa

Il primo corso estivo della nuova era

Per inaugurare questo corso un po’ speciale era presente anche la delegazione giapponese inviata dal presidente Ikeda. Oltre alla cronaca dell’intensa “settantadue ore” di Fiuggi all’insegna della trasformazione individuale, pubblichiamo il resoconto degli approfondimenti di studio, della riunione della Divisione giovani e della sessione di domanda e risposta, rimandando, per motivi di spazio, il testo degli interventi degli ospiti al prossimo numero

Dimensione del testo AA

Per inaugurare questo corso un po’ speciale era presente anche la delegazione giapponese inviata dal presidente Ikeda. Oltre alla cronaca dell’intensa “settantadue ore” di Fiuggi all’insegna della trasformazione individuale, pubblichiamo il resoconto degli approfondimenti di studio, della riunione della Divisione giovani e della sessione di domanda e risposta, rimandando, per motivi di spazio, il testo degli interventi degli ospiti al prossimo numero

Venticinque, da Bardonecchia 1979 a Fiuggi 2006 – saltando l’81, il ’92 e il ’94, anni delle visite del presidente Ikeda in Italia. Quello del 2007 avrebbe potuto essere ricordato come il ventiseiesimo corso estivo italiano.
Invece è il primo. Primo corso estivo della nuova era.
La “nuova era” – per quei due o tre lettori distratti che potrebbero non ricordarlo – è stata aperta da Daisaku Ikeda con la riunione mensile dei responsabili di centro del 10 novembre 2006: «La riunione di oggi – disse allora sensei – commemora il settantaseiesimo anniversario della Gakkai. Stando al conto iniziato nel gennaio del 2001, questa sarebbe la sessantacinquesima riunione dei responsabili di centro ma, poiché è iniziata una nuova epoca, e una nuova schiera di responsabili è emersa, vorrei proporre di chiamare l’incontro di oggi “Prima riunione dei responsabili di centro di questa nuova era”, nella quale daremo inizio a una nuova, meravigliosa fase di crescita» (NR, 367, 4). [Il giorno precedente, 9 novembre, Minoru Harada era stato nominato sesto presidente e Masaaki Masaki direttore generale della Soka Gakkai giapponese, n.d.r.].
Cosa significa “nuova era”? Significa ripartire, ricominciare, rinfrescare la fede, rinnovare il voto di praticare il Buddismo con la stessa mente di Nichiren seguendo l’esempio di Makiguchi, Toda e Ikeda, i primi tre presidenti della Soka Gakkai. Significa approfondire il proprio senso di missione decidendo di assumersi la responsabilità di kosen-rufu in prima persona per la felicità propria e del proprio ambiente realizzando in ogni anno che ci separa dal 2010, ottantesimo anniversario della Soka Gakkai, il progresso di vent’anni. È sempre il presidente Ikeda che lo chiede: «Nella fede non ci sono gerarchie. Titoli come “presidente” o “direttore generale” non indicano altro che posizioni amministrative relative alle attività della nostra organizzazione. Che ogni membro avanzi con la consapevolezza e l’orgoglio di essere un presidente della Soka Gakkai, che ogni membro lotti per kosen-rufu come un soldato semplice, questo è lo spirito eterno della Soka Gakkai!» (Ibidem).
Quasi a sottolineare le aspettative che nutre sull’Italia, Ikeda ha inviato a questo corso Yoshitaka Oba, direttore generale della SGI, Kayoko Asano e Noriko Oguma, rispettivamente responsabile e vice responsabile delle donne e giovani donne, e Masaru Uchiyama, responsabile del Dipartimento europeo della SGI, mentre in rappresentanza della SGI europea erano presenti il presidente Hideaki Takahashi, la responsabile delle donne e giovani donne Sakae Takahashi, il consigliere Shoichi Hasegawa e il segretario Kazuo Fujii.
In apertura di corso è stato proprio Oba a comunicare che il direttore generale Tamotsu Nakajima – divenuto recentemente cittadino italiano – ha potuto assumere la carica di presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai succedendo a Francesco Geracitano. Sempre durante l’apertura del corso gli interventi di Asano e Oba hanno ricordato la centralità della relazione fra maestro e discepolo e dello sviluppo dei giovani.
In serata, infine, la pacifica invasione nel centro della cittadina termale. Non c’era caffè, bar, pub o birreria i cui tavolini non fossero occupati da gruppi di membri dell’Istituto, mentre molti altri si godevano la serata passeggiando, chiacchierando, facendo amicizia e scambiandosi esperienze, impressioni e numeri di telefono.
La mattina del secondo giorno è stata dedicata agli interventi di Oguma, Asano e Oba che hanno voluto condividere con i partecipanti la loro esperienza di fede e di attività nella Soka Gakkai al fianco del presidente Ikeda. La delegazione giapponese e i responsabili europei hanno quindi salutato e sono ripartiti per le rispettive destinazioni. Nel pomeriggio il corso ha iniziato il suo percorso nello studio del Buddismo con Erica Galligani, Francesco Geracitano e Maria Lucia De Luca che, reduci dal corso europeo di studio a Trets, hanno riportato la lezione di Katsuji Saito sul concetto del raggiungimento della Buddità in questa esistenza. A seguire, un video sulla visita di Hiromasa Ikeda a Palermo, dove ha ricevuto a nome del padre la laurea honoris causa in scienze della comunicazione, e a Firenze, dove Daisaku Ikeda è stato insignito del Sigillo della pace dal sindaco Domenici. Infine tre interventi di altrettanti giovani a proposito della loro personale relazione con il maestro. In serata, la riunione generale della Divisione giovani, proiettata verso l’obiettivo della riunione europea del 16 marzo 2008, e in contemporanea una riunione con i responsabili di area delle Divisioni uomini e donne che hanno presentato al Consiglio nazionale alcune delle domande più ricorrenti da parte dei membri.
La mattina di sabato è stata dedicata alla lezione sul Gosho Felicità in questo mondo tenuta da altri due “reduci” dal corso con Saito, Graziella Aiello e Gianfranco Donatti, coadiuvati da Paola Capra alla quale era affidata la lettura del testo. Si è trattato probabilmente del momento in cui si è meglio percepita la profondità verso la quale ci sta accompagnando, da alcuni anni a questa parte, il presidente Ikeda con le sue lezioni sul Sutra del Loto e sul Gosho. Una profondità che forse può creare qualche apprensione – in fondo si tratta di guardare in faccia e affrontare i propri limiti e le proprie debolezze – ma che lascia intravedere la possibilità di godere, qui e adesso, di una condizione vitale pienamente libera e soddisfacente interamente dedicata alla felicità propria e altrui, quell’indistruttibile “gioia che deriva dalla Legge” che ci permette di provare felicità, gratitudine e fiducia per il solo fatto di vivere. Anche usando i desideri, certo, ma con la consapevolezza che non è nella loro soddisfazione che possiamo trovare la vera felicità. Nel pomeriggio, il direttore generale onorario Mitsuhiro Kaneda, la responsabile della Divisione donne – oltre che vice direttore generale – Asa Nakajima e il direttore generale Tamotsu Nakajima hanno risposto ad alcune delle domande emerse la sera precedente alla riunione per i responsabili di area. In serata, il tradizionale festival musicale che ha visto alternarsi sul palco cori, musicisti e attori dalle varie regioni.
Domenica mattina, la conclusione del corso. Nakajima riassume il significato dei quattro giorni che stanno per terminare: riconfermare che l’obiettivo è realizzare il desiderio di Nichiren grazie alla guida del presidente Ikeda. Questa attenzione alla figura di Ikeda come maestro, ha voluto sottolineare, è qualcosa di molto diverso dal culto della personalità. Ikeda ha seguito Toda come discepolo e, alla sua scomparsa, ha assunto la guida del movimento di kosen-rufu dedicando la sua intera vita a questa missione. In tutti questi anni ha sempre mostrato a tutti come realizzare il desiderio del Daishonin tramite le sue azioni e i suoi consigli.
Confrontarsi sempre con persone che ci sono affini, ha spiegato ancora Nakajima, non ci arricchisce. È nel confronto con persone diverse da noi, con idee diverse dalle nostre che possiamo imparare a rispettare la diversità e quindi ad apprezzarla e valorizzarla. È questo il significato di “diversi corpi, stessa mente” (itai doshin). Il concetto di origine dipendente (engi) [secondo il quale ogni fenomeno è il prodotto dell’interazione di ogni altro presente nell’universo, cfr. BS, 106, 60, n.d.r.], è simboleggiato dalla “rete di Indra”, una rete che si immaginava sospesa sopra la reggia del dio Indra: «A ognuno dei suoi nodi è legato un gioiello. Ogni gioiello riflette in sé l’immagine di tutti gli altri, rendendo la rete meravigliosamente luminosa» (BS, 106, 63). Ciascuno desidera migliorarsi e diventare felice, ma non è possibile se non impara ad apprezzare gli altri. Grazie al confronto si migliorano le proprie opinioni e la comprensione del Buddismo. Per diventare felici e progredire nella propria rivoluzione umana, Nakajima ha quindi concluso il corso rilanciando lo scopo di quest’anno di due persone nuove per ogni luogo di riunione e ringraziando tutti i partecipanti per l’impegno dimostrato nel partecipare al corso.
Una piccola considerazione a margine: parlando di “nuova era” viene spontaneo pensare ai giovani, “motore di kosen-rufu“. Certo, lo sono e lo saranno sempre di più e su di loro sono concentrate le speranze di tutto l’Istituto. Ma “giovane” non è soltanto una categoria anagrafica: il primo corso estivo della nuova era è stato anche il primo corso estivo che ha registrato ufficialmente la presenza e il contributo dei gruppi “Prometeo” e “Corallo”.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata