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La Relazione con l'ambiente – il principio di esho funi - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:29

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    La Relazione con l’ambiente – il principio di esho funi

    Questo progetto, Primi passi, nasce dal desiderio di rispondere alle tante domande di chi si avvicina al Buddismo di Nichiren Daishonin per la prima volta. Ci siamo ispirati alla storia vera di una principiante, che ci ha indicato i momenti chiave del suo percorso. Nella prima parte immaginiamo una conversazione fra amici, nella seconda cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti nella speranza di rendere più agevole questo cammino

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    LIVIA: Che inferno l’autobus stamani! Era affollatissimo, quasi non si respirava e le persone non facevano che parlare ad alta voce. Credevo di non farcela a uscire fuori senza che mi venisse una crisi di nervi.

    MATTEO: Esagerata! Non è che in questo periodo sei tu a essere piena di ansie? Pensa che invece a me è piaciuto un sacco, guardavo le persone intorno a me e cercavo di immaginare la loro professione, se erano sposate e avevano figli, che tipo di musica ascoltavano…

    SIMONA: Ecco due persone che hanno vissuto la stessa esperienza in maniera completamente diversa… ogni volta che succede mi chiedo sempre come sia possibile.

    BEPPE: Se non ho capito male, il Buddismo spiega che l’ambiente fisico che circonda una persona riflette la sua realtà interiore, modificandosi a seconda della condizione vitale che si ha. Livia, che secondo Matteo è “piena di ansie”, ha percepito l’autobus come un luogo soffocante, rumoroso e fastidioso, mentre per Matteo, che al contrario è sereno, è un’occasione per osservare attentamente gli altri.

    MARTA: Già, ma la cosa ancora più bella di questa visione buddista è che cambiando la nostra condizione vitale, anche il nostro ambiente, inseparabile da noi, inevitabilmente cambierà. Magari, Livia, potresti iniziare a recitare Nam-myoho-renge-kyo e la tua ansia piano piano svanirebbe…

    LIVIA: Sai come la penso: sono convinta che mi sarebbe più utile un corso di ginnastica, una bella corsa… o un appuntamento con qualche bel ragazzo!

    SIMONA: Credi? Visti i cambiamenti che questa pratica sta portando nella vita di Beppe e Marta fossi in te ci farei un pensierino.

    LIVIA: È vero, loro sono molto cambiati, ma non credo che con me funzionerebbe, sono troppo razionale!

    (6 – continua)

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    Quanto posso influenzare il mio ambiente?
    Secondo il Buddismo la vita umana e il suo ambiente, naturale e sociale, sono uniti in stretta relazione, al punto che ogni cosa che ci circonda, inclusi lavoro e relazioni familiari, è un riflesso di noi stessi. Questo principio è chiamato la non dualità di vita e ambiente (in giapponese esho funi). Per esempio, chi è depresso tende a trascurare se stesso e la casa, mentre una persona solida e generosa crea attorno a sé un ambiente caloroso e accogliente. Benché il nostro io e la realtà esterna sembrino distinti, non solo sono interconnessi o reciprocamente dipendenti, ma sono inseparabili l’uno dall’altro. Per questo motivo, cambiando noi, cambia anche il nostro ambiente.

    Cosa significa esho funi?
    Esho è una contrazione di eho, che significa ambiente, e shoho, che significa vita o essere vivente. Funi è la contrazione di nini funi e significa due ma non due. Esho funi indica quindi che vita e ambiente sono inseparabili. Inoltre, sia eho che shoho contengono in sé ho, la manifestazione di un effetto latente in relazione con una causa esterna. Ambiente e vita soggettiva sono legati dall’elemento karmico e inscindibili l’uno dall’altro (cfr. DB, 516-517).

    Come si lega il principio di esho funi alla salvaguardia del nostro pianeta?
    L’azione più positiva che si può intraprendere per la società e l’ambiente è trasformare la propria vita, influenzando positivamente anche quella degli altri, in modo che non siano più dominate dagli stati vitali di Inferno, Avidità, Animalità e Collera (quattro cattivi sentieri). Alimentata dalla recitazione del Daimoku e dalla pratica costante per sé e per gli altri, la nostra vita manifesta le sue qualità migliori come la saggezza, il coraggio e la compassione; ed è naturale compiere scelte appropriate e ricevere sostegno dall’ambiente circostante. Non è facile prevedere gli effetti a lungo termine delle proprie azioni ed è difficile credere che la scelta di un individuo possa realmente influenzare lo stato del mondo, ma il Buddismo insegna che tutti i fenomeni dell’universo sono connessi fra loro in una rete inscindibile di relazioni di causa ed effetto.

    Che cosa vuol dire kosen-rufu?
    L’espressione kosen-rufu compare in una frase del ventitreesimo capitolo del Sutra del Loto in questi termini: «Nell’ultimo periodo di cinquecento anni, dovrai diffonderlo in tutto Jambudvipa e non permettere mai che [la sua diffusione] sia interrotta». Shakyamuni quindi predisse che il Sutra del Loto sarebbe stato diffuso ampiamente nel mondo nell’epoca di mappo (Ultimo giorno della Legge). Daisaku Ikeda afferma a questo proposito: «Kosen-rufu significa far conoscere la Legge mistica nel mondo per aprire la strada verso la felicità assoluta». Partendo dal processo di autoriforma individuale, i discepoli di Nichiren Daishonin hanno il compito di diffondere questo insegnamento nella società.

    Quando decido di risolvere i miei problemi attraverso la recitazione del Daimoku mi sorgono dubbi sulle mie reali possibilità di riuscirvi.
    Avere dubbi è normale, visto che nella natura umana è insita la capacità di ragionare e porsi domande. Detto questo, è importante decidere con forza di voler “risolvere i problemi”, recitare Daimoku con serietà e impegnarsi concretamente. Altrettanto importante è poter parlare apertamente con un membro più anziano nella fede, e ascoltare le esperienze degli altri: la storia di qualcuno che è riuscito a superare problemi simili ai nostri con il potere della fede è per noi fonte di fiducia. Infine lo studio è un valido strumento per approfondire la fede: solo grazie a una solida fede nel Gohonzon, i nostri obiettivi si realizzano e possiamo superare gli ostacoli.

    per approfondire:
    W. Hochswender, G. Martin, T. Morino, Il Budda nello specchio, esperia, 2005, 51-53.
    Il Buddismo di Nichiren Daishonin, esperia, 2006, 136-138.

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    dal Gosho

    «L’ambiente è paragonabile all’ombra e l’essere vivente al corpo. Come senza il corpo non c’è ombra, così senza essere vivente non c’è ambiente. Inoltre, l’essere vivente è formato dall’ambiente»
    Sui presagi (SND, 6, 130)

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