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La fede non va in pensione - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:15

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La fede non va in pensione

Una fede che si rinnova sempre permette agli esseri umani di non diventare tristi o vecchi nello spirito man mano che l’età avanza. Al contrario, come un dolce tramonto, permette di essere pieni di energia e di avere il cuore sempre traboccante di speranza fino alla fine

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Una fede che si rinnova sempre permette agli esseri umani di non diventare tristi o vecchi nello spirito man mano che l’età avanza. Al contrario, come un dolce tramonto, permette di essere pieni di energia e di avere il cuore sempre traboccante di speranza fino alla fine

Ogni mattina, al risveglio, la mia mente si mette in movimento, cominciando a pensare a tutte le cose di cui devo occuparmi e a ciò che ho programmato il giorno prima. Ogni mio singolo pensiero e azione sono dedicati a gettare le fondamenta per kosen-rufu. Se continuiamo a procedere sul sentiero della Legge mistica, non ci perderemo mai. Se avanziamo fermamente sul cammino che abbiamo scelto, un magnifico orizzonte di sicura vittoria apparirà davanti ai nostri occhi.
Ogni giorno, ascolto relazioni dal Giappone e da tutto il mondo, leggo lettere dei membri, offro guide e incoraggiamenti a molti amici, e mi concentro sui miei scritti. Prima che me ne renda conto, è arrivata sera. Se mi capita di essere al Makiguchi Memorial Hall di Hachioji, mi ritrovo spesso perso in un nuovo e splendido tramonto, come un fiammante arazzo di luce. Hachioji, infatti, è lo scenario dell’amatissima canzone giapponese per bambini che celebra la bellezza del tramonto: Yuyake koyake. È meraviglioso vedere la forza e l’impegno coraggioso verso la verità dei nostri membri, pieni di vitalità ed entusiasmo. Mentre fanno ritorno alle loro case dopo essersi riuniti al Makiguchi Memorial Hall, il profilo maestoso del monte Fuji si staglia vividamente contro il cielo infuocato del crepuscolo. Nel mezzo di questo fantastico sfondo, il sole con i suoi raggi silenziosi di eterna vittoria sprofonda lentamente oltre l’orizzonte. La maestosa vista del sole calante cancella ogni malinconia alla fine della giornata. Ci invita ad alzarci una volta ancora incontro alla sfida di un altro domani, tirando fuori la dinamica forza vitale che ci viene proprio dall’affrontare ogni cosa sempre col massimo coraggio. Il magnifico procedere del tramonto nel suo corso regolare non è assolutamente la fine di quella stella ardente. Continua a splendere e, anche se la sua luce può non raggiungere i nostri occhi di notte, la sua sfera dorata risplende sempre brillante. Le nostre vite sono proprio così. La vita e la morte sono inscindibili, e l’entità della nostra esistenza è eterna, attraverso passato, presente e futuro. Il sole al tramonto, radioso di gioia, è la prova del suo immutato potere e allo stesso tempo offre una promessa di un luminoso domani. Portare le nostre vite a una fine meravigliosa e appagante ci garantisce un cammino felice per l’eternità. Alla sera il sole tramonta con dolcezza, leggiadria e maestosità. Anche noi dobbiamo fare lo stesso, non dobbiamo permetterci di diventare tristi e vecchi di spirito man mano che l’età avanza. Viviamo la nostra esistenza con esuberanza fino alla fine, con forza e coraggio, e il cuore sempre pieno di speranza. Dedichiamoci sinceramente a kosen-rufu, lo scopo centrale della vita. Il sole col suo infinito splendore non si ferma mai! Ci incita senza sosta e illuminandoci con la sua fantastica incandescenza ci sprona a continuare a vivere. Secondo lo stesso principio, non si va in pensione dalla pratica buddista.
Si sta avvicinando l’età del pensionamento per molti della generazione del boom demografico, che ha tanto contribuito alla grande crescita del Giappone postbellico. Visto il calo senza precedenti delle nascite e il rapido invecchiamento della popolazione, la gente in Giappone sta vagliando il problema di come rendere più facili e appaganti gli ultimi decenni delle loro vite.
Alcune persone perdono il loro vigore, scopi e obiettivi e persino le ragioni di vita, quando vanno in pensione. Il pensionamento può costituire il fattore scatenante di tragedie personali. Di fronte a questo oscuro quadro sociale, la vitalità dei nostri membri della Soka Gakkai splende ancora più vivacemente. Pur andando in pensione, continuano a lottare energicamente per il benessere dei loro amici, della loro comunità e della società in generale. Questa è un’espressione di vera fede. I meravigliosi sforzi del Gruppo del Sole (Taiyo-kai), composto di pensionati, che hanno la possibilità di partecipare ad attività in orario lavorativo, sono particolarmente notevoli. Il gruppo ha una potente forza trainante per tutto il paese. I membri passati di recente dalla Divisione giovani a quella degli uomini, in particolare, sono stati molto colpiti dalle attività dei Taiyo-kai e stanno facendo del loro meglio per seguire il loro esempio. Sono molto felice di vedere che anche i membri di entrambe le Divisioni uomini e donne del gruppo Molti Tesori sono molto attivi e coinvolti.
Descrivendo i benefici della fede, il Daishonin scrive: «Diventerai più giovane e accumulerai buona fortuna» (Unità fra marito e moglie, SND, 6, 126). Più lottate per kosen-rufu, più giovani diventerete e più si moltiplicherà la vostra buona fortuna. Niente è più nobile o meraviglioso delle nostre attività della Gakkai. Mentre certi lavori o professioni possono avere un’età stabilita per il pensionamento, nella fede non si va in pensione. Se smettete di sforzarvi, sarete sconfitti. Magari i vostri figli sono diventati adulti, avete dei nipoti e una situazione tranquilla. Ma se riposate sugli allori, correte il rischio di compromettere il brillante capitolo conclusivo della vita che vi spetta. L’adagiarsi sulle realizzazioni passate, la paura di affrontare nuove sfide, un senso di riservatezza verso i giovani, tutto questo può far sì che la vecchiaia si insedi nel vostro cuore. Le persone che continuano a lottare fino alla fine sono davvero ammirevoli, genuinamente giovani nel cuore, eternamente senza età, e sono dei vincitori, la cui vita è piena della più grande felicità e appagamento. Se perdete il vostro spirito combattivo potete essere vecchi a cinquant’anni, ma se avanzate ancora con entusiasmo potrete mantenervi giovani anche a ottanta.
A partire dai cinquant’anni e fino ai sessanta e settanta, il primo presidente della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi dimostrò uno spirito di continua progressione e sfida. Egli aveva incontrato il Buddismo all’età di cinquantasette anni, e aveva fondato la Soka Kyoiku Gakkai (Società educativa per la creazione di valore, precorritrice della Soka Gakkai) all’età di cinquantanove anni. Anche a settant’anni era pieno di energia e vigore, e amava esprimersi dicendo “noi giovani”. Era completamente dedito ad assicurare la felicità alla gente e, senza paura di fronte alla persecuzione del governo militarista giapponese, diede la vita stessa per le sue convinzioni. L’eterno spirito del nostro presidente fondatore fu intenso come non mai nei quattordici anni di incessante lotta che seguirono la fondazione della Gakkai. Così anche noi, avanti negli anni, ardiamo con uno spirito sempre più forte nella lotta per kosen-rufu e per compiere la nostra missione.

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Quando ho compiuto sessant’anni nel 1988, Konosuke Matsushita (fondatore della Panasonic; 1894-1989), che rimase attivo come imprenditore fino ai novant’anni, mi inviò un messaggio di auguri. In quel messaggio, diceva: «Prego affinché lei possa […] lottare con lo spirito di creare un’altra Soka Gakkai tutta da capo». Leggendo quelle parole di incitamento, mi sembrava di sentire la voce esuberante del signor Matsushita che diceva: «Signor Ikeda, a sessant’anni si è ancora giovani. Continui a combattere con dinamismo ed energia come se dovesse costruire una nuova Gakkai!». Questo messaggio mi riempì di gioia, mentre una nuova fiammata di energia affluiva nel mio cuore.
Il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, diceva spesso che l’organizzazione della Soka Gakkai era per lui più preziosa della sua stessa vita. Con la stessa determinazione con cui decisi di proteggere il mio mentore, ho rigorosamente difeso questa nobile organizzazione di kosen-rufu da ogni attacco, e ho fatto del mio meglio per assicurarne lo sviluppo e la crescita. Kosen-rufu è prezioso. La Soka Gakkai è preziosa, come lo sono i suoi membri. Purtroppo, alla fine del 1990, venne alla luce un complotto a opera del clero per dividere e schiacciare questa preziosa organizzazione. Io mi rifiutai di permettere che ciò succedesse perché, per me, qualsiasi tentativo di distruggere la Soka Gakkai equivale a offendere o attentare alla vita del mio mentore.
Quanto assiduamente e generosamente la Soka Gakkai ha protetto il clero per tanti anni! Senza le sincere donazioni e il supporto della Soka Gakkai, alla conclusione della guerra lo sviluppo e la prosperità del clero sarebbero stati impensabili. Ma il clero ricambiò sfruttando la Gakkai il più possibile, per poi, senza una parola di ringraziamento o di riconoscenza, adoprarsi a distruggerla. Ci può essere un’azione più ingrata e malvagia? Ci può essere un tradimento più odioso dello spirito del Daishonin che quello di smembrare l’armonioso gruppo di credenti? Non si accorda forse col corretto insegnamento buddista ripudiare questi deplorevoli furfanti che cercarono di distruggere l’organizzazione dedicata a kosen-rufu, ciò che il Budda volle e decretò?
Un grande bene consiste nell’opporsi e vincere un grande male. Ho combattuto tenacemente, e i membri del Giappone e di tutto il mondo si sono alzati per unirsi a me. Ora la Legge di causa ed effetto ha rivelato chiaramente la verità a tutti. Mentre il clero scivola verso un declino senza speranza, la Soka Gakkai prospera. La nostra organizzazione è cresciuta fino ad abbracciare membri in oltre centonovanta nazioni e territori ed è diventata la matrice di un movimento globale per promuovere la pace, la cultura e l’educazione per tutta l’umanità. La Soka Gakkai ha spiccato il volo come una religione davvero mondiale, basata sul Buddismo di Nichiren. Rispecchiando misticamente le parole del signor Matsushita, la Soka Gakkai è in effetti diventata una nuova organizzazione, lanciata nel mondo, più fiera e salda di prima.
Ogni anno che passa, combatto con la sincera determinazione di concentrare in ogni giorno il lavoro di un’intera settimana, – anzi di un mese! La sfera di attività per kosen-rufu si espande ogni giorno, e l’entità dei nostri sforzi cresce continuamente. Un costante impegno a lottare sempre insieme alla Gakkai e dedicarsi a kosen-rufu, di fronte a qualsiasi ostacolo possa sorgere, è la chiave per vivere fino in fondo le nostre esistenze in modo da renderle molto più ricche, appaganti e gratificanti di qualsiasi altro tipo di vita.

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All’età di cinquantanove anni, il grande scrittore francese Victor Hugo (1802-85) completò il suo capolavoro Les Misérables. Le sue energie creative, però, non mostravano segni di declino e, in una lettera scritta a sessantasei anni, descrisse la sua vitalità interiore, dicendo che la capacità di sentirsi così giovane era per lui la prova che l’anima non muore. Hugo non perse mai il suo spirito battagliero, a qualunque età. Si oppose instancabilmente a ogni tirannia a danno delle persone. Sono certo che sia stato il suo impegno appassionato a sostenere la sua ricca creatività in tutti gli ottantatré anni della sua vita.
Molti dei leader mondiali con cui ho intrattenuto dialoghi hanno raggiunto un’età avanzata, come l’eminente economista John Kenneth Galbraith (1908-2006) e il presidente emerito delle Pugwash Conferences Joseph Rotblat. Nonostante ciò, l’argomento che li ha interessati fino alla fine è il futuro. Le loro menti indagatrici si sono sempre concentrate sul futuro dell’umanità.
Nichikan Shonin (1665-1726), noto per essere stato un grande restauratore del Buddismo di Nichiren Daishonin, disse: «Per un periodo di otto anni a partire dall’età di settantadue, il Così giunto [il Budda Sha­kya­muni] predicò i ventotto capitoli [del Sutra del Loto]. All’età di settantasei, egli predicò il capitolo Durata della vita. In questo capitolo (il sedicesimo) del Sutra del Loto, Shakyamuni rivelò che la durata della vita del Budda è incommensurabile. Inoltre, nel diciassettesimo capitolo, Distinzione dei benefici, si dice che coloro che credono e sostengono la Legge mistica proclameranno: “È nostro desiderio avvalerci nelle epoche future delle nostre lunghe vite per salvare gli esseri viventi” (SDL, 17, 315)». In termini della nostra pratica, questo rappresenta un voto a vivere più a lungo possibile, per usare quel tempo lavorando per la felicità e il benessere degli altri.
Qual è lo scopo della vita, e di una lunga vita in particolare? È quello di sforzarci per la nostra missione di kosen-rufu. Perciò, esercitiamoci seriamente nella fede, che è la chiave per una buona salute e una lunga vita, fino alla fine dei nostri giorni!
Splendenti come il sole, offriamo inoltre un buon esempio di “fede vittoriosa” alla gioventù che seguirà le nostre orme!

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