Nello scorso editoriale il presidente Ikeda, ricordando le lotte accanto al suo maestro Toda, ci riporta ancora una volta al significato fondamentale della relazione tra maestro e discepolo. Il suo impegno costante è sempre stato, ed è tuttora, quello di realizzare i sogni del suo maestro. Ogni parola, ogni frase detta da Toda si è incisa profondamente nella sua vita e ancora oggi Ikeda ricorda ogni cosa, per poterla mettere in pratica. Così afferma: «Determinato a sostenere / il mio maestro, / anche a costo della vita, / il mio cuore ardeva / in quello storico giorno» (NR, 371, 3).
Ikeda è stato l’unico, tra i discepoli di Toda, ad aver realizzato i progetti del maestro, dedicando a questo scopo la sua vita, senza risparmiare mai le proprie forze. Cosa possiamo imparare da questo atteggiamento, e cosa dobbiamo realizzare come suoi discepoli? Innanzitutto è importante comprendere che tutti noi, Bodhisattva della Terra, abbiamo il compito di realizzare il grande desiderio di kosen-rufu, basandoci sul Gohonzon e vivendo in accordo con la Legge mistica, dialogando con gli altri, e apprezzando e rispettando ogni singola persona. Attraverso la pratica buddista ciascuno deve creare un profondo legame con il Gohonzon, e attraverso lo studio del Gosho approfondire il legame con Nichiren Daishonin. Su queste basi, ogni singola persona decide cosa fare e agisce in quella direzione, tenendo sempre il voto del Daishonin di rendere felici tutte le persone. Dedicando la nostra vita alla realizzazione di kosen-rufu e utilizzando al cento per cento il potere del Gohonzon, possiamo sicuramente realizzare quel che abbiamo deciso.
Ogni persona desidera progredire e migliorare la propria vita, giorno dopo giorno. Quanto più riusciamo ad avvicinarci al cuore di Nichiren, tanto più riusciremo a migliorare noi stessi e a realizzare grandi risultati, proprio come scrive Ikeda: «Maestro e discepolo, / indomiti come il monte Fuji, / avanzano vittoria dopo vittoria» (Ibidem, 6).
Recentemente il presidente della Soka Gakkai Harada ha affermato che per noi discepoli ora è il momento di trasformarci da discepoli che vengono protetti dal maestro in discepoli che proteggono e sostengono il maestro. Concretamente ciò significa impegnarsi in ogni momento per migliorare se stessi, per realizzare la propria felicità e per aiutare ogni persona a diventare felice, condividendo con gli altri gli insegnamenti di Nichiren Daishonin. Significa impegnarsi a fare una profonda rivoluzione interiore, diventando discepoli che vivono ogni momento in accordo con il cuore del maestro, consapevoli di ciò che afferma Nichiren: «Si dice che se il maestro ha un buon discepolo, tutti e due otterranno la Buddità […]. Se maestro e discepolo non sono in accordo, non possono realizzare nulla di grande» (I fiori e i semi, SND, 4, 33-34).
Il mese scorso il presidente Ikeda ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione dall’Università di Palermo e il Sigillo della Pace dal Comune di Firenze. Ogni volta che riceve un riconoscimento, egli esprime la sua infinita riconoscenza verso Makiguchi e Toda, e lo accetta umilmente come rappresentante di tutti i membri della Soka Gakkai Internazionale, verso cui nutre profondo rispetto e gratitudine.
Colgo questa occasione per ringraziare tutti voi membri italiani che vi impegnate ogni giorno per diffondere gli ideali dell’umanesimo buddista nella vostra comunità. È grazie ai vostri sforzi che le attività per la pace, la cultura e l’educazione del presidente Ikeda vengono oggi riconosciute e apprezzate in tutto il mondo. Grazie ancora dal profondo del cuore.
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