Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Un giorno memorabile - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 16:45

371

Stampa

Un giorno memorabile

Dimensione del testo AA

Quale data felice,
il sedici marzo.
I nostri membri mai dimenticheranno
la storia di Soka
che vi è incisa.

Ha forza, quell’organizzazione che fa tesoro dei punti di riferimento decisivi della sua storia, perché è sempre percorsa da una fresca vitalità primaverile, che le permette di rinnovarsi e continuare a crescere, inattaccabile dai cambiamenti del tempo.
Il 16 marzo è la giornata in cui portare avanti lo spirito combattivo per realizzare kosen-rufu, in cui alzarsi con coraggio, orgogliosi come paladini di giustizia, in cui avviarsi verso la vittoria assoluta nella lotta condivisa di maestro e discepolo.
Il 16 marzo 1958 il presidente Toda esclamò in tono appassionato: «La Soka Gakkai è sovrana nel mondo religioso!». Fu questa la clamorosa dichiarazione di vittoria del nostro grande maestro, per aver realizzato il sogno serbato in cuore di propagare la Legge mistica in settecentocinquantamila famiglie.
Come scrive Nichiren Daishonin: «Il governante è la persona che penetra attraverso i regni di cielo, terra e umanità senza vacillare minimamente» (Cavalli bianchi e cigni bianchi, SND, 9, 213). In questo giorno la corona reale, indomita come il maestoso monte Fuji e dedicata coraggiosamente alla grandiosa impresa di kosen-rufu, è stata concessa ai suoi discepoli.
Toda diceva spesso: «Se siete miei discepoli, allora siete tutti cuccioli del re leone! Con quanta più cura i cuccioli di leone vengono addestrati, più forti diventano!». Quella cerimonia del 16 marzo fu la parte conclusiva dell’allenamento, l’insegnamento finale che Toda ci diede personalmente [morì, infatti, il 2 aprile, circa due settimane dopo, n.d.r.]. Io mi assunsi la piena responsabilità di assicurare il successo di quel giorno.

Determinato a sostenere
il mio maestro,
anche a costo della vita,
il mio cuore ardeva
in quello storico giorno.

Quando giunse improvviso quel richiamo, seimila giovani guerrieri si riunirono appassionati e senza esitazioni. Tutti i responsabili della Divisione giovani lavorarono con impegno insieme a me, uniti nel cuore e nella mente, per far sì che la cerimonia procedesse al meglio e senza incidenti. Questo è lo spirito della Gakkai che continua tutt’oggi, vitale come non mai, nei membri appartenenti ai vari gruppi che operano dietro le quinte come i soka-han, le byakuren e i partecipanti ai corpi musicali.

Quale giorno di orgoglio e felicità
quando assunsi la guida,
immaginando un mondo
in cui la Legge si sarebbe diffusa
fino all’infinito futuro.

Nonostante si fosse impegnato in tal senso, il primo ministro giapponese alla fine non partecipò alla nostra riunione del 16 marzo e Toda ne fu amareggiato. Era proprio l’idea di invitarlo che aveva ispirato Toda: tenere una cerimonia che servisse da prova generale per kosen-rufu. Nichiren Daishonin aveva predetto che quando gli ideali e i princìpi del corretto insegnamento del Buddismo si fossero propagati ampiamente nella società e nel mondo, anche divinità protettrici come Brahma e Shakra si sarebbero radunate per porgere i loro rispetti (cfr. WND, 2, 987) – così allo stesso modo i leader della società, loro omologhi moderni, avrebbero protetto e sostenuto i devoti del Sutra del Loto. Toda cercò anche di coltivare l’amicizia con leader stranieri, ad esempio regalando copie del Seikyo Shimbun, il quotidiano della Soka Gakkai, al premier cinese Zhou Enlai, al primo ministro indiano Jawaharlal Nehru e ad altri.
Facendo mio lo spirito del maestro ho condotto dialoghi impegnati e sinceri con leader a livello mondiale, mirando a una pace duratura per tutta l’umanità. Così facendo siamo arrivati oggi ad accogliere da tutto il mondo, nelle cittadelle Soka, molti capi di stato e personaggi di levatura mondiale.
Il 16 marzo viene celebrato in città grandi e piccole di tutto il mondo, come Atlanta, in Georgia, la metropoli americana che nel 2000 ha designato questo giorno come “Giornata della pace mondiale della SGI”, riconoscendo il nostro contributo alla pace, alla cultura e all’educazione.
Atlanta è la città natale di Martin Luther King (1929-68), leader americano dei diritti civili che, proprio mentre noi giovani gettavamo le fondamenta del nostro movimento, richiamava un crescente numero di sostenitori alla sua causa. Egli era convinto che sarebbe riuscito a vincere negli ambienti più difficili e problematici basandosi sull’unità, credendo fermamente che “in qualche modo l’universo stesso sta dalla parte della libertà e della giustizia”. Martin Luther King affermava che non c’era nulla di più maestoso di un coraggio determinato [Martin Luther King Jr., I have a dream – L’autobiografia del profeta dell’uguaglianza, Mondadori, Milano 2001, n.d.r.].
Dopo la cerimonia del 16 marzo Toda mi fissò con uno sguardo intenso, gli occhi ardenti di luce sfavillante. Quindi mi disse: «Lottiamo!». Questo immortale grido di battaglia del mio maestro è il battito stesso della mia vita. Per me ogni giorno è il 16 marzo, il giorno in cui ricomincio a lottare per kosen-rufu.

Maestro e discepolo,
indomiti come il monte Fuji,
avanzano vittoria dopo vittoria.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata