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Il Buddismo del sole - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 16:44

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Il Buddismo del sole

Il costante tentativo di rinnovarsi interiormente e trasformare le nostre esistenze, ci permette di far sorgere nel cuore il sole della fede, per illuminare la nostra vita e quella degli altri e sviluppare salute, vitalità ed energia. Questo è il messaggio che Ikeda ha rivolto ai responsabili

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Il costante tentativo di rinnovarsi interiormente e trasformare le nostre esistenze, ci permette di far sorgere nel cuore il sole della fede, per illuminare la nostra vita e quella degli altri e sviluppare salute, vitalità ed energia. Questo è il messaggio che Ikeda ha rivolto ai responsabili

Vorrei dare il benvenuto ai responsabili di regione e ai rappresentanti della Divisione giovani presenti oggi a questa riunione. Grazie di aver affrontato questo lungo viaggio.
Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, dichiarò: «Nichiren Daishonin non ha forse continuato a impegnarsi fino all’ultimo istante della sua vita? Non ha scritto: “La Legge del Budda decide la vittoria o la sconfitta”? (La grande guida del mondo, SND, 5, 113). Ecco perché dobbiamo lottare con tutte le nostre forze per kosen-rufu!». Questa è la nostra determinazione.
Qual è l’arma decisiva per la nostra battaglia? La parola. Le parole, i discorsi, sono le nostre munizioni. Noi sconfiggiamo i nostri avversari con il potere delle parole di verità e giustizia, amplificando così le forze del Budda. Questa è la grande sfida di kosen-rufu. Le piccole cose sono importanti. I dettagli insignificanti, che potremmo anche trascurare, spesso nascondono la radice di problemi seri. I responsabili, in particolare quelli di grado più alto della Soka Gakkai, devono sempre stare all’erta. Se siamo testimoni di azioni sbagliate o di ingiustizie e non parliamo, non prendiamo posizione contro di esse, né ci assumiamo la responsabilità di intervenire, le funzioni demoniache possono velocemente prendere campo.
La Soka Gakkai è diventata la straordinaria organizzazione che è oggi perché il presidente fondatore Tsunesaburo Makiguchi, Toda e io abbiamo dedicato le nostre vite al suo sviluppo. Se il nostro impegno è debole, non siamo in grado di proteggere la nobile cittadella della gente. Spero che vi baserete invece sullo spirito di maestro e discepolo, rimanendo costantemente in guardia contro l’arroganza e l’apatia che insidiano i vostri cuori. Vi prego di guidare la nostra organizzazione con profonda responsabilità per proteggerla con ferma determinazione.
Makiguchi sottolineava che l’organizzazione deve ricevere impulso dai membri stessi. Per la crescita e il progresso della Gakkai, le persone che lavorano in prima linea dovrebbero sentirsi libere di dar voce alle proprie opinioni e di condividere nuove idee con coloro che occupano ruoli di responsabilità. Questo sarà un aspetto sempre più importante in futuro. «Ogni giorno è un nuovo inizio! Abbiamo tutto davanti a noi!». La Soka Gakkai progredirà costantemente grazie a questo spirito della vera causa: continuare sempre ad avanzare da questo momento in poi.

La sincerità muove le persone

Toson Shimazaki (1872-1943), scrittore e poeta, visse durante il periodo di transizione del Giappone dal feudalismo al mondo moderno. Egli scrisse numerosi romanzi e raccolte di poesie, incluso Prima dell’alba e Antologia, ben noti ancora oggi. Sono sicuro che molti di voi hanno letto le sue opere.
«La sincerità muove le persone», scriveva Shimazaki. Come responsabili, spero che sarete assolutamente sinceri. Non potete aspettarvi di stimolare o spronare le persone all’azione limitandovi a spargere parole al vento o tiranneggiandole. I cuori delle persone vengono toccati da una profonda compassione e considerazione, e da azioni sincere. Egli notava anche: «Invidiare irrazionalmente gli altri è vergognoso». Invidiare gli altri non porta alcun cambiamento. Ciò che conta è il nostro progresso personale. Dobbiamo sviluppare una condizione vitale sempre più felice, ampliandola gradualmente. Lo scrittore giapponese osservava inoltre: «Quando le persone dimenticano le loro origini e diventano arroganti tendono a non rispettare più i loro anziani, disprezzano gli altri e si allontanano da ciò che è giusto e corretto». Coloro che dimenticano le loro radici e il loro proposito originario finiscono per farsi arroganti e perdere di vista se stessi, fatto che inevitabilmente conduce alla loro rovina.
Ho sempre combattuto per il bene della Gakkai e di kosen-rufu, alimentando un legame diretto con il mio maestro. Questo è un legame vitale per tutti i responsabili della nostra organizzazione. Senza di esso non possiamo sperare di vincere alcuna battaglia. Shimazaki dichiarò anche: «La consapevolezza di dare il massimo per la generazione successiva è una forma di gioia davvero nobile». I giovani sono il futuro. Non vi è fonte di ispirazione maggiore del vedere i giovani crescere e realizzare il proprio potenziale. Spero che sarete tutti responsabili pronti a prendersi cura dei giovani nel miglior modo possibile.
Toda sosteneva: «I responsabili più alti devono essere un esempio costante di dedizione della propria vita ai membri, alla Gakkai e alla diffusione eterna della Legge mistica». Se i nostri responsabili più alti perdono questo spirito altruista, la Gakkai cadrà in declino. Ho dedicato tutto me stesso a kosen-rufu, ai miei compagni membri e al mio maestro. Ecco perché la Gakkai ha raggiunto lo sviluppo globale che vediamo oggi.
Toda era un uomo coraggioso. Era incredibilmente severo verso i responsabili corrotti, e in particolare si rifiutava di perdonare coloro che intraprendevano azioni finanziarie sbagliate e che di conseguenza causavano problemi alla Gakkai. Arrivò a dichiarare che qualunque responsabile colpevole di utilizzare male i fondi della Gakkai dovrebbe essere costretto a dimettersi. Anche Makiguchi fu sempre coscienzioso nelle questioni di denaro e si aspettava lo stesso dagli altri. Non dimenticherò mai Toda descrivere Makiguchi come un uomo «di sani princìpi, mai interessato a prendere un solo centesimo per sé. Era soddisfatto di vivere in onesta povertà, e avrebbe lottato con fierezza contro ogni tipo di ingiustizia».
Il poeta indiano Bhartrihari, vissuto nella prima metà del VII secolo, scrisse: «La prosperità è minata dalla noncuranza, e la ricchezza dal suo sperpero». Questo è molto vero. La costruzione è una battaglia senza fine, ma la distruzione avviene in un solo istante.
Rispetto ai suoi primordi, la Soka Gakkai si è notevolmente sviluppata, acquisendo prosperità: oggi possiede molti edifici e strutture meravigliosi. Ma non dobbiamo mai dare queste cose per scontate. Tutto ciò che la Gakkai possiede è frutto dei contributi e delle donazioni sincere dei membri. Non dobbiamo mai maneggiare le attrezzature presenti nelle sedi della Gakkai o nei nostri Centri culturali con disattenzione o incuria, né sprecare le scorte. Non dobbiamo mai considerare queste cose con leggerezza.
Toda una volta disse: «È stato un gesto naturale usare il mio denaro personale per la causa del Gohonzon e di kosen-rufu». Toda si era assunto la completa responsabilità del sostegno finanziario della Gakkai fin dai tempi di Makiguchi: per lui era naturale dare tutto ciò che possedeva per kosen-rufu. Naturalmente oggi i tempi e le circostanze sono diversi, ma spero che voi, in quanto responsabili più alti, non dimenticherete mai questo spirito.

La nostra terra, salva e illesa

Creare un mondo libero dalla miseria basandosi sul principio di stabilire l’insegnamento corretto per la pace del paese – questo era il desiderio del mio maestro, ed è anche l’impegno che tutti noi abbiamo oggi. La nostra rete di membri della Soka Gakkai è diventata un meraviglioso pilastro di sicurezza nella comunità e nella società, che diventa ancora più evidente in occasione di disastri naturali. Al mattino e alla sera mia moglie e io recitiamo affinché tutti i nostri amati membri godano in qualunque luogo della protezione delle infinite divinità celesti. [Il 16 luglio 2007 un grave terremoto ha colpito la prefettura di Niigata in Giappone, in prossimità della prefettura di Nagano, n.d.r.].
Toda disse: «Il Buddismo del Daishonin ci dà la capacità di far emergere una forza vitale grande come l’universo. Riusciremo a trascorrere le nostre vite con fiducia e dignità, senza essere bloccati dalle quattro sofferenze di nascita, vecchiaia, malattia e morte, o dai peggiori disastri naturali. Per questa ragione, non saremo mai infelici».
Un passo del sedicesimo capitolo del Sutra del Loto, Durata della vita del Tathagata, che recitiamo ogni giorno durante Gongyo, afferma: «Questa, la mia terra, rimane salva e illesa, costantemente popolata di dèi e di uomini» (SDL, 303). Finché le nostre vite sono dedicate alla grande Legge mistica possiamo erigere un regno indistruttibile pervaso dalle quattro nobili virtù del Budda di eternità, felicità, vero io e purezza nelle nostre regioni e comunità. Vi prego di continuare a progredire con questa forte convinzione.
Ho pubblicato un dialogo con il dottor Lokesh Chandra, direttore dell’Accademia internazionale di cultura indiana e rinomato studioso dell’India, culla del Buddismo. Il dottor Chandra, che nutre un’alta considerazione per il nostro movimento, ritiene che una delle caratteristiche chiave del Buddismo di Nichiren sia il suo insegnamento della sacralità della vita e della potenziale capacità di ottenere l’Illuminazione insita in tutti gli esseri viventi: non una dottrina del “peccato originale” ma dell’”Illuminazione originale” che rispetta la vita. Egli ha osservato inoltre che il Buddismo di Nichiren insegna che gli individui possono trasformare la terra in cui vivono in una terra del Budda, proprio qui e ora. Un mondo pacifico e sicuro dipende dal cambiamento degli esseri umani della società e questo, a sua volta, è il fondamento della vera felicità individuale. I più importanti pensatori mondiali ripongono grandi speranze nel Buddismo del sole del Daishonin, che ha il potere di illuminare tutta l’umanità. Continuiamo a lottare insieme con fiducia per kosen-rufu e per stabilire l’insegnamento corretto per la pace del paese, aprendo così una nuova pagina nella storia dell’umanità.
Il Buddismo di Nichiren Daishonin è il Buddismo del sole che fa svanire l’oscurità. Facciamo sorgere un nuovo sole – nelle nostre vite, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità! Il Daishonin scrive: «Il sole disperde l’oscurità, per quanto sia profonda» (La legge causale della vita, SND, 4, 139). Non importa quali problemi affrontiamo, se riusciamo a far sorgere nei nostri cuori il sole della fede, il buio della sofferenza svanirà, lasciando il posto a un’alba di speranza. Noi stessi dobbiamo essere il sole: quel sole esiste dentro di noi.
Il già citato scrittore giapponese Toson Shimazaki, scrisse: «Chiunque può essere un sole. Il nostro compito principale non è correre dietro al sole che vediamo all’esterno, ma far sorgere il nostro intimo sole alto dentro di noi». Sono parole ispirate, in assonanza con il Buddismo del Daishonin. Non dobbiamo far invecchiare lo spirito o permettere che esso soccomba: giorno dopo giorno dobbiamo sviluppare nella nostra vita l’immensa vitalità del sole, godere di buona salute, rendere le nostre parole traboccanti di energia e agire con vigore.

La missione dei giovani e delle donne

Shimazaki, che tentò anche di rinnovare la letteratura giapponese, osservò: «Se riuscite davvero a rinnovarvi, il vecchio verrà eliminato […]. Prepararsi al futuro, secondo la mia opinione, vuol dire anche semplicemente rinnovarsi». Il rinnovamento di sé è un punto centrale molto importante. Invece di lamentarci della nostra situazione, noi per primi dobbiamo cambiare, trasformare radicalmente le nostre vite. Questo è esattamente ciò che si intende con rivoluzione umana.
In un saggio intitolato Celebrare l’inizio della primavera egli scrisse: «Aspirare a creare il nuovo è compito dei giovani». In altre parole, cercare di aprire nuove frontiere nella propria vita è la missione dei giovani. Questa è l’era della gioventù. Non vedo l’ora di assistere alla crescita e allo sviluppo dei nostri giovani, uomini e donne. Giovani, conto su di voi! Facciamo tutti del nostro meglio per incoraggiare la Divisione giovani!
Shimazaki aveva anche grandi aspettative riguardo alle donne come pioniere di una nuova era. In effetti, si spinse a dichiarare che la società non sarebbe mai cambiata finché le donne non si fossero risvegliate, agendo di conseguenza. Scrisse: «Il vero cambiamento non è mai avvenuto senza il risveglio delle donne […]. Qualunque cambiamento che non sia accompagnato dal risveglio delle donne non sarà un cambiamento davvero radicale». A cosa devono risvegliarsi le donne? Prima di tutto, devono aprire gli occhi sul loro immenso potenziale. Questo è l’elemento importante di una filosofia capace di offrire una comprensione profonda della vita. Le donne della SGI stanno aprendo la strada in quanto donne che si sono risvegliate alla loro grande missione nella vita.
Nichiren Daishonin dichiara: «Le donne che abbracciano questo sutra [il Sutra del Loto], non solo sono superiori a tutte le donne, ma eccellono su tutti gli uomini» (Unità tra marito e moglie, SND, 6, 125). E inoltre: «Anche se il sole e la luna crollassero al suolo e il monte Sumeru si sgretolasse, non vi è dubbio che questa donna [di fede sincera] otterrà la Buddità» (WND, 2, 752). Le donne che sostengono la Legge mistica sono certe di raggiungere una condizione di felicità assoluta. Questo è garantito. Spero che tutti i membri della Divisione donne e giovani donne credano in questo, avanzando sul sentiero che hanno scelto nella vita traboccanti di luminoso ottimismo.

Sostegno dietro le quinte

Il 20 agosto 1979 ho visitato per la prima volta il Training Center di Nagano, che negli anni è stato luogo di molti incontri con ospiti illustri. [Numerosi gruppi e singole persone provenienti d’oltreoceano hanno visitato il Training Center di Nagano, inclusi l’autore kirghizo Chingiz Aitmatov (1990) e delegazioni provenienti dalla World Federation of United Nations Associations (1999) con sede a Ginevra, dall’Angeles University delle Filippine (1999) alla Normal University della Cina del Sud (2000) e l’Himachal Pradesh University in India (2002), n.d.r.].
Presso questo Centro ho incontrato anche membri SGI provenienti da paesi quali gli Stati Uniti, il Brasile, l’Italia e la Corea del Sud. Il 18 agosto 1986 ho incontrato alcuni responsabili della Divisione giovani della Corea del Sud, che in seguito hanno trasformato quella data nel loro “Giorno nazionale della Divisione giovani uomini” in ricordo dell’evento.
È meraviglioso vederli impegnati come onesti cittadini nelle loro comunità a conquistare la fiducia di coloro che li circondano. Sempre qui a Nagano, il 6 agosto 1993, ho iniziato a scrivere il mio romanzo a puntate, La nuova rivoluzione umana, che ora è arrivato al ventesimo volume.
Sono anche lietissimo dei notevoli progressi che Nagano e la vicina prefettura di Niigata, che insieme costituiscono la regione Shin’etsu, stanno compiendo nello sviluppo di kosen-rufu. Tutti questi eventi e risultati stanno aprendo il sentiero per la vittoria di kosen-rufu a livello mondiale. Vorrei ringraziare di nuovo i membri di Shin’etsu per il loro sostegno dietro le quinte. Il mio più profondo apprezzamento va anche a tutto lo staff impegnato e alle loro famiglie. Vorrei ringraziare in particolare i membri del gruppo Nuvola bianca (Haku’un-kai), responsabili della preparazione dei pasti durante le sessioni di preparazione al Centro, e tutto lo staff della Divisione donne che li assistono.
Josei Toda, il secondo presidente della Soka Gakkai, diceva: «Le persone non possono dare il massimo in un’impresa se hanno fame. Questa è una verità innegabile per qualunque tipo di impegno. Un responsabile deve per prima cosa tenere presente se le persone hanno fame. L’aspetto fondamentale di qualunque evento è assicurare il cibo alle persone coinvolte». Tutti i membri di Haku’un-kai meritano di essere elogiati per il servizio rivolto ai membri, e vorrei cogliere oggi questa opportunità per rendere loro omaggio.
«Coloro che donano cibo agli esseri senzienti si guadagnano il premio di una lunga vita» (WND, 2, 944), scrive il Daishonin, spiegando il principio generale di causa ed effetto. Di conseguenza, quanto illimitati ed eterni saranno i benefici ottenuti da questi membri, che lavorano così duramente dietro le quinte per sostenere i compagni nei loro sforzi per kosen-rufu.
I pensatori di tutto il mondo stanno elogiando moltissimo i nobili sforzi dei primi tre presidenti della Soka Gakkai. Nel nostro dialogo, pubblicato con il titolo Civiltà dialogica Tu Weiming, professore di storia cinese e filosofia alla Harvard University, ha commentato: «Sono impressionato dallo spirito essenziale del Buddismo mahayana che fluisce attraverso la Soka Gakkai, dal presidente Makiguchi fino a lei, presidente Ikeda. Al contrario, i preti della Nichiren Shoshu, prevenuti e sulla difensiva, hanno dimostrato di fronte al laicismo e all’autorità un servilismo che ferisce profondamente l’umanesimo insito nel cuore del Buddismo mahayana».
Apprezzo moltissimo la profonda comprensione che il professor Tu riserva al nostro movimento. Vorrei che portaste avanti con fermezza lo spirito altruista di propagazione della Legge incarnato dai primi tre presidenti. Lo spirito di maestro e discepolo è il cuore della Soka Gakkai, e finché questo spirito rimane intensamente vivo, la Soka Gakkai prospererà costantemente.
Esistono alcuni responsabili interessati al proprio tornaconto che in presenza del loro maestro fingono di essere sinceri nella fede, ma che una volta lontani rivelano le loro vere ambizioni.
Non dobbiamo perdonare il comportamento scorretto di simili individui, altrimenti a soffrirne saranno i nostri membri che si impegnano con serietà. È vostro compito, come responsabili di alto livello, proteggere con le vostre stesse vite la Soka Gakkai, la grande cittadella della gente. Questo è ciò che ho fatto io, e questo è il motivo per cui la Gakkai è diventata l’organizzazione che è oggi.

Rafforzare la propria determinazione

Prendiamo ora in esame alcune frasi importanti pronunciate da grandi pensatori del mondo.
Polibio (circa 203-120 a.C.), storico dell’antica Grecia, metteva in guardia: «La sconsideratezza, […] l’audacia ingiustificata, la rabbia cieca come anche la vanagloria e la presunzione, sono facilmente sfruttate dal nemico e sono molto pericolose per gli amici». Coloro che cercano di ostacolare kosen-rufu stanno osservando con attenzione una qualunque negligenza da parte nostra. Come avverte il Daishonin: «Se vi rilassate anche solo un po’, i demoni prenderanno il sopravvento» (Le persecuzioni che colpiscono il Budda, SND, 4, 188). Questo è il motivo per cui i responsabili devono essere severi con se stessi. Devono ricordarsi che più alta è la loro posizione e più grande la loro responsabilità, maggiore è il potere con cui le funzioni demoniache li assaliranno.
Il conte Richard Coudenhove-Kalergi (1894-1972), pensatore austriaco e sostenitore pionieristico dell’unificazione europea con il quale ho pubblicato un dialogo, una volta disse: «Socrate fu avvelenato per invidia, Cesare fu pugnalato a morte per invidia e Arminio per invidia venne trucidato. Questa guerra contro le persone eccellenti è proseguita nel Medioevo e in epoca moderna. Per tutto il corso della storia d’Europa, l’invidia della gente ha annientato e distrutto grandi personaggi […]. Questa invidia si cela dietro mille maschere». La storia insegna che l’invidia spinge le persone a progettare il crollo di illustri condottieri. Una profonda comprensione della storia ci permette di osservare le situazioni attuali, anche complesse, con chiarezza e discernimento.
Il filosofo dell’antica Cina Yang Xiong (Yang Hsiung), nella sua opera Proverbi modello analizzò le differenze tra i famosi generali Xiang Yu (Hsiang Yü) e Liu Bang (Liu Pang), che si confrontarono per conquistare il controllo della Cina. Egli scrisse: «Colui che impiega la saggezza di molti vincerà, mentre colui che lotta da solo verrà sconfitto».
Se insistiamo a fare tutto da soli, il nostro fallimento è certo. Questo è il comportamento di un responsabile di capacità limitate. La chiave della vittoria sta nello stimolare la saggezza e le idee di molte persone, e utilizzare con onestà i talenti di individui tra loro differenti. Per fare questo, un responsabile deve essere giusto e imparziale. Coloro che sono ossessionati dal guadagno personale e sono dominati dal proprio io egoista non hanno diritto al ruolo di responsabili. La qualità fondamentale di un eccellente responsabile è un carattere generoso e nobile.
«Le persone devono frequentarsi non in modo da inimicarsi gli amici, ma da trasformare i nemici stessi in amici». Queste parole sono attribuite al filosofo greco Pitagora. Vincete attraverso lo sviluppo di relazioni positive e amichevoli con gli altri, vincete grazie alle vostre parole e azioni. Le basi di tutti questi sforzi sono la sincerità e l’integrità.

Un’organizzazione di uguali

Martin Luther King Jr. (1929-68), leader americano dei diritti civili, raccontò questa esperienza. Mentre si trovava a bordo di un aereo, fu scoperto un malfunzionamento proprio poco prima del decollo. Guardando fuori dal finestrino, egli vide sei meccanici del personale di terra, con indosso tute unte e sporche, iniziare a lavorare intorno all’aereo. Il loro intervento andò a buon fine e l’aereo riuscì a decollare in tutta sicurezza. Mentre si trovava in aria, Luther King rifletté a lungo sull’importanza degli sforzi compiuti da persone sconosciute ai più. Quell’enorme jet era stato in grado di decollare e di volare in tutta sicurezza grazie al personale di terra che, unto e coperto di sudore, lavorava senza alcun riconoscimento o lode speciale.
Questa esperienza spinse il leader americano a esprimere il suo apprezzamento per le tante migliaia di individui sconosciuti che nella vita quotidiana stavano sostenendo il movimento per i diritti civili. Egli disse: «Ci sono oggi molti piloti meravigliosi, che tracciano il corso a volte difficile, a volte facile del progresso umano […] Tuttavia, se non ci fosse il personale di terra, la lotta per la dignità umana e la giustizia sociale non sarebbe decollata». Proprio come egli sottolineò, il trionfo del movimento americano per i diritti civili non fu il risultato dell’azione di pochi leader ma dell’invincibile unità e impegno di molti anonimi cittadini. Luther King dichiarò anche: «Affinché si produca un cambiamento, la gente deve essere organizzata per lavorare insieme in piccoli nuclei di potere» e «La forza e l’integrità interiore ci renderà di nuovo uniti». La nostra unità è ciò che determinerà il nostro successo in ogni impegno.
Toda ammirava Takasugi Shinsaku (1839-67), che ebbe un ruolo primario nel passaggio del Giappone nell’era moderna. Takasugi era anche famoso per aver costituito una milizia di volontari chiamata Kiheitai. Il suo maestro, il grande riformatore ed educatore Yoshida Shoin (1830-59), era profondamente convinto che l’unico modo per modernizzare il Giappone fosse l’utilizzo del potere della gente comune. Di conseguenza, Takasugi riunì un esercito di uomini di ogni classe sociale, basandosi sui princìpi di uguaglianza – un concetto radicale per la rigida società di quel tempo.
In una lettera che Takasugi scrisse al suo amico e compagno d’armi Katsura Kogoro (1833-77) troviamo le seguenti parole: «Un giorno senza vederti equivale a tre mesi». Queste parole indicano l’apprezzamento e la stima che egli nutriva verso il suo compagno. Anche la Soka Gakkai ha dato grande valore ai suoi membri. Abbiamo vinto grazie ai legami cuore a cuore dei nostri membri, non attraverso la gerarchia o l’autorità. Se i responsabili agiscono solo dietro la spinta dei propri capricci e desideri, si tratta di una manifestazione della natura demoniaca del potere. Non c’è posto per i despoti nella Gakkai.
Un passo di un testo buddista afferma: «Il nostro corpo è insignificante, mentre la Legge è suprema. Si dovrebbe dare la propria vita per propagare la Legge» (Lettera ad Akimoto, SND, 9, 114). È la Legge, non il nostro io, che conta. Questo è ciò che insegna il Buddismo. È anche essenziale che proteggiamo sempre la Soka Gakkai, il corpo armonico di credenti dedicati alla propagazione della Legge.
La Soka Gakkai è un’organizzazione di uguali basata sullo spirito di maestro e discepolo. Non dovremmo mai permettere che il privilegio o la discriminazione attecchiscano al suo interno. La Gakkai esiste esclusivamente per il bene dei suoi membri e dovrebbe sempre rimanere un’organizzazione che difende il benessere delle persone. Coloro che occupano posizioni elevate devono essere umili e rispettosi. Vorrei che ognuno di voi diventasse un responsabile dalla fiducia incrollabile e dall’impegno elevato, sempre gentile e pieno di calore verso gli altri.

Un esempio ispiratore per gli altri

Toda diceva spesso: «Sviluppate la vostra forza e abilità. Seguite dei princìpi che non vi causino rimpianti». Diceva anche: «Siate forti. Siate un esempio che spinga gli altri ad avanzare verso la vittoria». Come responsabili di grado più alto, vi prego di recitare con serietà e di esercitare una straordinaria leadership, così che possiamo vincere in ogni sforzo per kosen-rufu e tutti i nostri membri possano lottare con gioia e trionfare nei loro sforzi personali. È importante che recitiamo con tutto il cuore fino in fondo, che sviluppiamo un dialogo attivo con gli altri e ci comportiamo con la massima cortesia e sincerità.
Non dobbiamo mai essere presuntuosi o arroganti. I veri discepoli sono coloro che si impegnano con un’unica mente a realizzare il desiderio di kosen-rufu del loro maestro e a fare ogni sforzo per servire i membri. Essi non usano la lusinga per ottenere il favore degli altri, né sono ossessionati dalla popolarità personale: questa è solo vanità. Toda era molto severo su questo punto. I responsabili non dovrebbero essere sleali o disonesti.
Sotto la guida di Toda ho intrapreso una battaglia nella speranza di portare gioia al mio maestro: ero determinato a ottenere una vittoria che avrebbe lasciato i giapponesi a bocca aperta. E ci sono riuscito. Apriamo un nuovo capitolo usando la vittoria come nostro simbolo e proseguiamo i nostri sforzi per il bene dei nostri membri, del nostro paese, del mondo, perseguendo uno straordinario successo nelle nostre personali esistenze e la realizzazione delle aspirazioni condivise tra maestro e discepolo. Portate i miei saluti alle vostre famiglie e ai vostri cari, e salutate da parte mia tutti i membri nelle vostre rispettive regioni.

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