16 marzo 1958-16 marzo 2008. Sono passati cinquant’anni da quando Josei Toda, il secondo presidente della Soka Gakkai, affidò ai giovani il compito di realizzare kosen-rufu. In questa intervista Asa Nakajima, vice direttore e responsabile della Divisione donne, suggerisce che questo evento diventi un’occasione di crescita per tutti attraverso il sostegno e l’incoraggiamento fra i membri delle quattro divisioni
Molti giovani in questo periodo stanno affrontando grandi difficoltà nella loro vita. Come si può utilizzare tutto ciò che accade in questo periodo di preparazione della riunione di Milano del 16 marzo?
In questo periodo tante persone affrontano gravi problemi economici, di salute, di relazione ecc. Sono problemi che toccano tutti, fanno parte della vita stessa.
Tra pochi mesi ci sarà la riunione europea dei giovani a Milano, questo grande evento europeo che si tiene cinquanta anni dopo la riunione organizzata dal giovane Ikeda insieme al presidente Toda. Allora fu una grande cerimonia che risvegliò nei presenti il senso di missione per realizzare kosen-rufu e propagare il Buddismo di Nichiren in tutto il mondo. Si è passati dalle parole alle azioni e ora, con il 16 marzo 2008, ognuno di noi può ritornare al punto di partenza originale, alla cerimonia del 16 marzo del 1958. Affrontando i nostri problemi possiamo sviluppare un forte io, possiamo accrescere la speranza e la sicurezza di vincere su tutte le difficoltà. La preparazione della riunione è un’occasione per ognuno di realizzare un grande obiettivo. Ogni giorno è una lotta, un allenamento quotidiano: il 16 marzo è un’occasione: kosen-rufu non si realizzerà esattamente quel giorno, ma sicuramente avremo sviluppato un io più forte e solido.
Abbiamo scelto sensei come maestro e, approfondendo questa relazione possiamo trasformare tutti gli aspetti negativi della nostra vita. I giovani stanno affrontando tanti tipi di difficoltà e sofferenze; tutto dipende da come utilizziamo la sofferenza, da come utilizziamo il Daimoku ogni giorno. Se lo indirizziamo verso il 16 marzo possiamo cogliere questa occasione e fare una grande esperienza. L’organizzazione di questo evento può far emergere dalla nostra vita tante cose, anche negative, ma che sicuramente diventeranno positive.
È importante che tutti partecipino alla preparazione, non solo chi andrà a Milano.
Sarà una vittoria per tutti e il movimento di kosen-rufu in Europa vivrà un ulteriore sviluppo, grazie alla forza di tanti giovani che approfondiscono ogni giorno la loro fede.
Come possiamo creare una forte unità con gli adulti in occasione di questo evento?
Il 16 marzo è una grande occasione. Gli adulti pensano che sia un’attività che riguarda solo i giovani, perciò la guardano dall’esterno. Nel ’58 hanno partecipato seimila giovani, ma in realtà erano presenti tanti adulti che hanno sostenuto il loro impegno. Ora noi adulti stiamo comprendendo sempre di più tutto questo; recitando Daimoku sviluppiamo il rispetto reciproco, la capacità di dialogare e apriamo la nostra vita. Sforzandoci e recitando Daimoku facciamo sì che emerga saggezza nella nostra vita, che si crei una grande armonia e che approfondiamo la fede. I giovani, per esempio, possono stimolare in noi adulti freschezza e vitalità. Possiamo anche rimanere come siamo, senza metterci in discussione – è la cosa più semplice – ma se ci sforziamo di creare unità, il valore delle nostre azioni aumenta infinitamente.
È una grande fortuna aver abbracciato il Gohonzon,
perciò bisogna utilizzarlo fino in fondo per fare la nostra rivoluzione umana.