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Tanti semi del cambiamento in provincia di Latina - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 17:33

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Tanti semi del cambiamento in provincia di Latina

Dal 3 al 17 novembre Sabaudia e Terracina sono state teatro di allestimenti della mostra della SGI sull’ambiente, al cui termine sono state assegnate due targhe come segno di apprezzamento dell’impegno di Daisaku Ikeda.

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Dal 3 al 17 novembre Sabaudia e Terracina sono state teatro di allestimenti della mostra della SGI sull’ambiente, al cui termine sono state assegnate due targhe come segno di apprezzamento dell’impegno di Daisaku Ikeda.

Il 10 novembre, presso il municipio di Sabaudia, si è svolta la cerimonia di conferimento di una targa a Daisaku Ikeda, un riconoscimento per la sua incessante opera svolta per la realizzazione della pace nel mondo. L’iniziativa è nata grazie al successo della mostra “I semi del cambiamento” esposta a Sabaudia dal 3 al 10 novembre. Alla cerimonia hanno presenziato il sindaco Alessandro Maracchioni, promotore dell’iniziativa e grande “fan” della Carta della Terra, l’assessore all’Urbanistica, Antonio Mantuano e il capo settore della Cultura, Turismo e Spettacolo, Daniela Carfagna che ha sottolineato quanto sia importante la protezione dell’ambiente e che tutto dipende da ognuno di noi e dal rispetto che dobbiamo avere verso ogni forma di vita.
«Il movimento buddista nasce proprio per realizzare la pace e la felicità di tutti gli esseri – ha dichiarato il rappresentante dell’Istituto Buddista Alberto Aprea durante la cerimonia – soprattutto in un momento in cui la conflittualità sembra essere l’unica risposta ai problemi di convivenza. Daisaku Ikeda ci ha insegnato che invece l’unica via per arrivare a una coesistenza armoniosa è quella del dialogo, del rispetto per la differenza e per i valori che tale differenza porta in sé».
A Terracina, a soli 20 chilometri di distanza, il 17 novembre, a chiusura dell’esposizione “I semi del cambiamento”, l’assessore all’Ambiente e alla Qualità della vita Mariano de Gregorio ha assegnato una targa a Daisaku Ikeda a nome del sindaco. La mostra, che in sette giorni ha avuto 750 visitatori, è stata allestita in un ex carcere, ora struttura scolastica. Come a dire che… il veleno è stato davvero cambiato in medicina!
Laura Gilardi

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Il ruggito della Leonessa
Inaugurato nel bresciano un nuovo Centro culturale

Tanti chilometri per incontrarsi alle riunioni, altrettanti sforzi per far conoscere il Buddismo di Nichiren alla società. Infatti, nel 2001 Pisogne (BS) ha ospitato la mostra “Costruttori di pace” e insignito della cittadinanza onoraria il presidente Ikeda; nel 2007 Brescia ha ospitato la mostra “I semi del cambiamento”. Dopo venti anni di attività buddista portata avanti con questo spirito pionieristico non ha stupito scorgere la commozione negli occhi di quanti hanno partecipato, il 30 settembre 2007, all’inaugurazione del Centro culturale di Scarpizzolo di San Paolo (BS), il secondo in Lombardia dopo Milano.
Situata a una ventina di chilometri a sud di Brescia, la sede comprende tre sale di cui due adibite alla recitazione (con una capienza totale di circa 100 persone) e una riservata ai più piccoli, per un totale di circa 200 metri quadri.
Il sogno dell’Hombu Leonessa, composto da circa 300 praticanti, è stato realizzato grazie alla determinazione dei membri della zona, di cui al momento un centinaio contribuiscono, a vario titolo, all’impegnativa gestione del centro. La collocazione geografica “decentrata” permette la fruizione del centro anche ai membri delle province di Bergamo e Cremona, creando un bellissimo clima di “gemellaggio” tra i praticanti delle varie città.
Il più grande ringraziamento va alla famiglia Franzelli, che ha concesso gratuitamente l’uso dei locali, e al nostro maestro, che con la sua indistruttibile voglia di lottare è fonte costante di forza e ispirazione.
Furio Ceciliato e Monica Piccini

Il Centro è aperto tutti i sabato pomeriggio dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 9 alle 12 e in occasione di riunioni. Si trova in Via Donatori di Sangue, Scarpizzolo-San Paolo (BS), sulla strada provinciale SP668. Telefono 030 9979312

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A Pavia in difesa dell’ambiente

Il primo dicembre è stata inaugurata a Pavia la mostra “I semi del cambiamento”, risultato di una collaborazione tra l’Istituto Buddista e il Comune della città lombarda. Numerose le associazioni che hanno dato il loro patrocinio: dall’Ufficio scolastico provinciale all’Università passando per Legambiente e WWF.
Nella conferenza inaugurale, Gianni Mattioli (docente universitario e già ministro per le Politiche Comunitarie) ha tracciato un quadro dei cambiamenti climatici e della conseguente necessità di modificare l’attuale utilizzo delle fonti energetiche. Tutto questo senza dimenticare di mettere in luce le straordinarie opportunità che questo genere di cambiamento può provocare. Al termine dell’incontro, Marita Bombardieri – rappresentante dell’Istituto – ha sostenuto la necessità di creare un “nuovo umanesimo” che riavvicini gli uomini tra loro e con la natura, secondo i princìpi della filosofia buddista e del messaggio filosofico di Daisaku Ikeda.
Parallelamente alla mostra ­- che si è chiusa il 20 dicembre – hanno avuto luogo numerosi incontri, nei quali alcune organizzazioni impegnate a favore dell’ambiente si sono incontrate per dibattere tematiche legate all’argomento.

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Italiani nel mondo / Prato-Bali: andata e ritorno

Ho ricevuto il Gohonzon nell’aprile del 2001, ultimo di una famiglia di cinque praticanti. Per prima si era avvicinata al Buddismo mia sorella Elena, intorno al 1997, poi l’altra sorella, mamma e, a un mese dalla sua morte a causa di un cancro, anche mio papà. Avevo sempre sentito recitare in casa, ma non avevo mai deciso di praticare finché un giorno decisi di partecipare a una riunione. Alla morte di mio padre, e senza un lavoro fisso, nel luglio 2001 decisi di partire per capire cosa fare della mia vita. Sei mesi in viaggio tra l’Indonesia (dove da dieci anni passavo gran parte delle vacanze) e l’Australia. Avevo trentun’anni. Su una spiaggia di Seminyak, attirato dal libro di Ikeda che stavo leggendo, si avvicinò un ragazzo di Tarquinia che viveva nelle vicinanze, invitandomi a una recitazione. Così ho cominciato a prender parte alla Soka Gakkai balinese, in cui il Centro più vicino dista due ore di volo. A Bali al momento c’è un gruppo di praticanti indonesiani (ma i balinesi sono rari) e due gruppi di “occidentali” per lo più italiani. Durante le riunioni si parla inglese. Stagione delle piogge permettendo, gli incontri sono tre volte a settimana per recitazioni varie, letture del Gosho e gli incontri di discussione una volta al mese. Stando qui ci si accorge di quanto siamo fortunati in Italia ad avere tante strutture dove svolgere le nostre attività. Su quest’isola i lati positivi sono altri. Per esempio, grazie ai membri che vanno e vengono, c’è la possibilità di condividere numerose esperienze da tutto il mondo. Non solo, qui la parola chiave è flessibilità, nella vita quotidiana (dove i ritmi sono meno frenetici di quelli italiani), come nell’attività. Di recente ho finito di costruire la mia casa che ospiterà la recitazione del mercoledì sera. Mai avrei immaginato di poter vivere a Bali dieci mesi all’anno, men che meno con un lavoro stabile, remunerativo e part-time. Con il Gohonzon ho realizzato un sogno che giaceva in fondo al mio cuore.
Cristian Lattughi

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A Trets la creatività del meridione d’Italia

Vivere quotidianamente la lotta alla propria oscurità, la gioia della fede nel Gohonzon, la profondità delle parole del Gosho, sostenuti e sostenendo il maestro. Con queste determinazioni, tante emozioni e molta creatività, 164 membri, provenienti dalle quattro regioni del Sud Italia, si sono incontrati nel Centro culturale europeo di Trets, dal 13 al 16 ottobre per il 4° corso dell’area Mediterraneo. Con un’unica mente: far emergere la Buddità in sé e nel proprio ambiente, realizzare la propria felicità assoluta e quella della propria terra.

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