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Una preghiera che sceglie - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:54

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Una preghiera che sceglie

È con le parole del presidente Ikeda e di sua moglie Kaneko che si è aperto il corso per i membri del Nord Italia, l’ultimo del ciclo dei tre corsi nazionali. Un appuntamento al quale non sono mancati i circa 1500 partecipanti che insieme hanno condiviso momenti di studio, commozione e determinazioni per il futuro

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È con le parole del presidente Ikeda e di sua moglie Kaneko che si è aperto il corso per i membri del Nord Italia, l’ultimo del ciclo dei tre corsi nazionali. Un appuntamento al quale non sono mancati i circa 1500 partecipanti che insieme hanno condiviso momenti di studio, commozione e determinazioni per il futuro

È il verde delle colline di Salsomaggiore, città delle Terme, lo scenario del corso nazionale che si è svolto dal 9 all’11 ottobre.
«La cosa importante è il cuore che crede nel Gohonzon. Quando preghiamo con questo tipo di cuore la vita viene “lucidata”, viene avvolta da un umanesimo genuino, trabocca di saggezza e gode stabilmente di un’alta condizione vitale. Il Buddismo di Nichiren è il brillante “Buddismo del sole”. Non ha niente a che vedere con l’oscura malinconia, la lamentela o la tristezza».
Si è aperto con queste parole, tratte dal messaggio di Daisaku e Kaneko Ikeda, l’intenso programma del corso.
Il saluto di benvenuto di Sakae Takahashi, responsabile europea della Divisione donne e giovani donne, ha richiamato l’attenzione ai grandi appuntamenti, di particolare importanza per la SGI e i membri europei, in vista del 3 maggio 2010 per il cinquantesimo anniversario della nomina di Ikeda a terzo presidente, al 18 novembre per l’ottantesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai e, ancora, al 19 ottobre 2011 in occasione del cinquantesimo anniversario dalla prima visita di Ikeda in Italia. «A livello europeo – ha aggiunto la signora Takahashi – mirando a queste date, ci stiamo impegnando per lo sviluppo dei giovani». Un incoraggiamento profondo affinché questo corso sia davvero una partenza per il gruppo, il settore, il quartiere in cui viviamo, per il paese, per il mondo.
Asa Nakajima, responsabile italiana della Divisione donne, ci ha riportato all’importanza della pratica di Gongyo mattina e sera come decisione di vincere in quel momento e a dimostrazione dell’unità fra maestro e discepolo nella vita quotidiana.
Tamotsu Nakajima, direttore generale dell’Istituto Buddista, ha ribadito che il Buddismo sta nel comportamento e nell’impegno a migliorarsi come esseri umani, nel rinnovare, attimo dopo attimo, la nostra decisione e lo sforzo di far emergere la Buddità, facendo felici noi e gli altri. Ci ha invitato ad apprezzare le differenze tra noi contrapponendoci così alla diffusa tendenza al disprezzo degli altri. La Legge non esiste da sola, ha bisogno della persona per essere propagata, pertanto, ogni persona vale come la Legge.
Qual è lo scopo della vita? Qual è il punto di origine? Qual è il punto a cui ritornare? Sono le domande sollevate nelle due lezioni. Il Gohonzon, in definitiva, che nasce per rispondere a queste domande, contiene il seme, la causa per ottenere la Buddità. Tutto dipende da come lottiamo! Così, troviamo che il significato della vita è condividere, diventare felici insieme agli altri. Il Buddismo è come un cuore in cui si può entrare solo con la fede. Un cuore consapevole. Non conta lo stato vitale con cui ci sediamo davanti al Gohonzon, ma con quale fede recitiamo Daimoku. Il Gohonzon, in sostanza, ci permette di vedere il vero aspetto di tutti i fenomeni, di far emergere l’aspetto illuminato delle illusioni e, soprattutto, è un mezzo per diventare consapevoli. La vera preghiera del devoto del Sutra del Loto è una preghiera che sceglie, e non che chiede. Kosen-rufu è la manifestazione della capacità di sconfiggere l’oscurità fondamentale. La direzione del cambiamento va rivolta anche alla compassione, alla saggezza e al coraggio, cioè la capacità di stabilizzare il cuore verso la Legge mistica.
È il cuore che è importante come quello di Sabrina, Manuela e Silvia, interpreti dello staff “I segni del cuore”, che traducono tutte le attività, dando voce a Cristina, membro sordo, che ci racconta come attraverso quei rapidi movimenti delle mani, quella comunicazione del corpo, percepisce la vibrazione del Daimoku e delle canzoni, che accompagnano le pause musicali del corso, con un’intensità commovente e magica.
Le numerose esperienze, profonde e vibranti, hanno contribuito a incoraggiarci, a infonderci una grande decisione nel diventare felici e a trasformare l’impossibile in possibile, apprendendo “una nuova matematica” nella quale due più due può fare quattro, ma anche cinque o sei, come ci viene indicato dal contadaimoku realizzato dai giovani.

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