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No matter what, a qualsiasi costo - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 17:39

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No matter what, a qualsiasi costo

Questa è la decisione emersa durante i due corsi europei della Divisione studenti e giovani e che esprime la voglia di costruire un’Europa diversa. Trecento giovani provenienti da ventisette nazioni hanno partecipato in agosto ai corsi presso il Training Centre di Trets, in Provenza. Abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni partecipanti italiani

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Questa è la decisione emersa durante i due corsi europei della Divisione studenti e giovani e che esprime la voglia di costruire un’Europa diversa. Trecento giovani provenienti da ventisette nazioni hanno partecipato in agosto ai corsi presso il Training Centre di Trets, in Provenza. Abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni partecipanti italiani

Davide Dapelo: Da subito abbiamo formato una meravigliosa squadra di soka-han e byakuren, affiatata e unita da legami che abbiamo approfondito durante il soggiorno. Ho imparato ad affrontare i momenti di stanchezza e debolezza pregando sinceramente davanti al Gohonzon, risvegliando così forze ed energie che non sospettavo nemmeno di avere. Ma soprattutto ho sviluppato una nuova consapevolezza: fino ad allora avevo sempre fatto attività nella speranza di ricevere qualche beneficio, mentre da questo corso ho compreso profondamente che il presidente Ikeda, nell’affrontare ogni tipo di avversità per proteggere il suo maestro Toda così come nelle sue altre azioni, è mosso non dall’aspettativa di ricompense, bensì dal profondo desiderio di realizzare una terra in cui le persone siano veramente felici. Come scrive ne La nuova rivoluzione umana: «Nonostante i gelidi venti che spiravano nella società, Shin’ichi si alzò in piedi come discepolo di Josei Toda. Si sforzò senza fermarsi mai affinché la fiamma di kosen-rufu, che Toda aveva acceso per la salvezza della gente, non si spegnesse» (NRU, 5/6, 89). Oggi mi sto sforzando di avere questo stesso tipo di determinazione.

Valeria D’Amico: È stata una bellissima esperienza sotto vari aspetti: il fatto di dover comunicare in inglese con persone che sapevo non mi avrebbero giudicata per questo mi ha aiutato a superare il mio blocco linguistico; poi, sono state dette cose davvero importanti per me, che mi hanno fatto capire che la strada che ho scelto (quella di studiare scienze politiche col sogno di andare a lavorare in Africa) è quella giusta; infine, durante il meeting di domanda-risposta si è parlato del karma familiare, una tematica che mi sta particolarmente a cuore in questo periodo.

Francesca De Martinis: È stato un corso determinante per abolire tutti i “se” e i “ma” che inevitabilmente a volte mi portavo davanti al Gohonzon. Sono tornata a casa con il desiderio effettivo di mettere in pratica le parole del mio maestro senza fare una cernita fra cosa mi piace e cosa invece mi richiede uno sforzo enorme. A Trets non c’è stato un solo giorno in cui non mi sia commossa al pensiero che la Divisione studenti europea sta decidendo di realizzare kosen-rufu “no matter what”. Possiamo farcela!

Irene Porta: Questo corso per me ha rappresentato la prima esperienza a livello europeo. Ho determinato alcune cose fra le quali scrivere una buona tesi che mi permetta di concludere dignitosamente l’università; trovare un lavoro per kosen-rufu, che non miri a creare solo valore economico; migliorare il mio inglese, per viaggiare tanto e stringere legami con le persone.

Sonia Balestra: Ho sentito di nuovo la forza della Legge mistica fluire nella mia vita. E più la condivido con le altre persone, più si rafforza. Veramente non c’è gioia più grande.

Irene Zappi: Molti giovani tutti colorati, proprio come sono nella vita, provenienti dall’Europa si sono uniti per portare avanti il progetto di kosen-rufu: un’onda umana meravigliosa! Nell’ultima proposta di pace sensei sottolinea l’importanza di uscire dal “piccolo io” e di approfondire il significato di una visione più globale della società. Questo corso è stato importante per constatare la profondità dei legami umani, per credere davvero nella trasformazione di qualsiasi circostanza grazie al potere di una preghiera sincera e per sentirsi più fiduciosi verso un mondo migliore.

Omar Rashid: Questo corso per me è arrivato dopo sette anni di pratica e mi ha fatto capire che, anche se mi sembra che la lotta che faccio ogni giorno non porti risultati eclatanti, se mi guardo indietro adesso vedo che la mia vita è cambiata. Eccome se è cambiata… Vinciamo insieme, uniti e con sensei!

Manuela Stucchi: Recitare per sentirmi vicino a sensei mi ha permesso di aprire il mio cuore e trovare il coraggio di essere assolutamente felice, senza compromessi! Inoltre, i legami di amicizia creati mi hanno fatto sentire parte di una famiglia: “la famiglia Soka”, che mi impegnerò a proteggere.

Simone Tesi: Sono partito avendo recitato molto Daimoku con il desiderio di conoscere tanti giovani, di sfidarmi sull’inglese – lingua che conosco poco, per utilizzarla come strumento di comunicazione – e di approfondire la fede. Missione compiuta! Ora, avanti, lungo gli stessi binari.

Marta Sclafani: Ero l’unica byakuren italiana della meravigliosa squadra di protezione europea. Nessuna barriera linguistica o culturale: con sensei nei nostri cuori, ci siamo unite per proteggere e sostenere ogni membro.

Emiliano Bosio: In molti momenti ho sentito una potente determinazione ad approfondire il legame che ci avvicina al nostro maestro e che si manifesta attraverso il dialogo con i nostri compagni di fede. Per la prima volta ho fatto parte del comitato europeo.

Francesca Cimatti: È la seconda volta che partecipo a un corso europeo. Il cuore si apre per tanti motivi, tanti quanti i paesi presenti. Il mio Daimoku è cambiato grazie alle lezioni che abbiamo ascoltato. Osservare la mente significa osservare la meraviglia della Legge mistica: «Io sono Nam-myoho-renge-kyo» nonostante possa essere difficile crederlo. Penso agli amici conosciuti con profonda gratitudine per la vita, per il Buddismo e per il mio maestro.

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