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Con sensei sulle ali della libertà - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:41

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Con sensei sulle ali della libertà

Dal 19 al 21 giugno Villa di Montruglio (VI), ha ospitato il Festival di Suono e Pace. Durante l’evento, assegnato al presidente Ikeda il premio “Maestro di dialogo”

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Dal 19 al 21 giugno Villa di Montruglio (VI), ha ospitato il Festival di Suono e Pace. Durante l’evento, assegnato al presidente Ikeda il premio “Maestro di dialogo”

Domenica 21 giugno, a Villa di Montruglio (Mossano, Vicenza) si è svolta la consegna del premio “Maestro di Dialogo”, istitui­to per la prima volta quest’anno e assegnato a Daisaku Ikeda, presidente della SGI.
La cerimonia di consegna del premio – creato dal direttivo artistico del Festival di Suono e Pace “Marvellous Sound Project” con l’obiettivo di attribuire un pubblico riconoscimento a donne e uomini, famosi e non, che dedicano la loro vita a creare ponti tra persone e culture differenti – si è tenuta durante la serata conclusiva della seconda edizione del Festival MSP, che quest’anno aveva come titolo “MettereRadiciPerdere”.
Due giorni e mezzo di laboratori, incontri e concerti all’insegna dello stare e dell’andare, del radicamento e dello sradicamento di pensieri, voci, canti, sentimenti, musiche e culture diverse.
Sul palco, Diana Lorena Camerini, presidente dell’Associazione Culturale MSP Onlus, che organizza l’omonimo festival, ha invitato Simona Schiano di Coscia, uno dei direttori artistici del festival, a leggere la motivazione della consegna del premio al presidente Ikeda.
Camerini ha poi invitato Roberto Baggio a esprimere – lui che ha incontrato più volte Daisaku Ikeda – alcune impressioni sul suo maestro di vita. Successivamente, sono saliti sul palco Franco Malusardi, vice direttore dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, e Marita Bombardieri, responsabile nazionale degli educatori, per ricevere il premio “Maestro di dialogo” in vece del presidente Ikeda. Il premio – consistente in una piccola statua in bronzo, dal titolo “Le ali della libertà”, raffigurante due personaggi ammantati uniti in un tenero abbraccio, rea­lizzata dallo scultore vicentino Maurizio D’Agostini – è stato consegnato poi dall’assessore alla Famiglia e alla Pace del Comune di Vicenza, Giovanni Giuliari, che ha speso parole di lode nei confronti della capacità di dialogo e di ascolto di questo grande maestro.
A chiusura del festival, la serata è terminata con il concerto dei Radiodervish insieme ai solisti dell’Orchestra di Nazareth, progetto presentato in anteprima mondiale al Peace Festival di Tel Aviv a maggio, e a Montruglio in anteprima italiana ed europea.

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Educatori: la nostra società è il mondo
Incontro su scala nazionale della Divisione educatori. Un’occasione per approfondire, stare bene insieme e ripartire con creatività

3 luglio 2009, alle ore 15 ha inizio a Chianciano Terme il Corso nazionale degli educatori italiani.
Dopo un anno e mezzo dal precedente corso, si riuniscono oltre 400 educatori (insegnanti di vari ordini di scuola, counselor, formatori per adulti, docenti universitari) con tanta voglia di confrontarsi sia come “”esperti” della relazione umana ed educativa sia come buddisti.
L’invito, che viene lanciato all’apertura del corso “Approfondiamo insieme, divertiamoci insieme, ripartiamo insieme”, viene accolto con entusiasmo e confermato nelle parole e nei fatti dalle esperienze raccontate, dagli interventi di incoraggiamento, dai momenti di svago (canzoni, danze, video realizzati in varie zone d’Italia).
Fra le spiegazioni, un approfondimento sul Gosho Lettera da Sado fa eco all’intervento sul rapporto fra il Rissho ankoku ron e le proposte di pace di sensei, focalizzando la necessità, per ogni partecipante, di innalzare la propria attenzione, e con essa i desideri e gli scopi, da un ambito personale ristretto a una prospettiva di azione e realizzazione ampia nella società.
Le basi della Divisione educatori si trovano, oltre che negli scritti di Nichiren Daishonin, anche nei princìpi elaborati da Makiguchi nel suo percorso come insegnante e dirigente di varie scuole, princìpi che Daisaku Ikeda riprende sovente nelle guide rivolte agli educatori (e non solo) e che attualizza tramite le proposte di pace: che sono sì dirette all’ONU in quanto massimo organismo di decisione politica mondiale, ma che sono rivolte concretamente a ogni educatore in quanto la loro attuazione dipende da ciascuno individualmente. Proprio nei forum di discussione costituite da piccoli gruppi misti, è emersa la caratteristica, che Makiguchi approfondisce ne L’educazione creativa, di ripartire sempre dalla propria trasformazione interiore per poter assolvere il ruolo di “compagni nell’apprendimento” nei confronti dei propri studenti.
L’intervento di Maki Okano sull’Università Soka ha permesso di focalizzare meglio quanto in realtà una “scuola” Soka non dipenda da una struttura o uno statuto, ma dal concreto atteggiamento e cambiamento apportato nel proprio ambito professionale e umano.
L’attività degli educatori, supportata dal coordinamento nazionale e delle macroaree nord, centro e sud, continuerà nelle zone e città in base ai desideri e all’impegno degli educatori stessi.

Alessandro Giorni

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Ognuno è un faro su questa terra
A Roma un incontro della Divisione uomini alla ricerca delle radici della trasformazione

L’11 giugno a Roma, presso l’aula consiliare dell’XI Municipio, si è tenuto l’incontro promosso dagli uomini e giovani uomini del capitolo Navigatori di Roma, dal nome: “Le radici del cambiamento attraverso il Buddismo di Nichiren Daishonin”.
L’evento è stato organizzato con lo scopo di mettere in pratica il desiderio del presidente Ikeda: che ciascun membro diventi “un faro per la propria comunità”, affondando le radici nell’ambiente in cui vive e realizzando un reale cambiamento a partire dal quotidiano.
Il presidente del Municipio Andrea Catarci, intervenuto per l’occasione, si è augurato che i membri della Soka Gakkai possano aiutare a sviluppare una sempre più attiva rete di dialogo e crea­zione di valore nel proprio territorio.

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Il castello molisano di kosen-rufu
In provincia di Isernia il secondo incontro della regione Molise. gratitudine, itai doshin e proposta di pace del presidente Ikeda i temi approfonditi insieme

Il 14 giugno i molisani hanno tenuto la loro seconda riunione generale (la prima aveva avuto luogo il 21 giugno dello scorso anno a Ferrazzano), un minicorso nel Castello Pignatelli di Monteroduni.
Il successo della riunione – reso evidente dalla scia di gioia e fiducia che ha lasciato questa splendida giornata – è dovuto a tre fattori: il ruolo dei giovani, la centralità della prova concreta, il legame con il maestro.
I giovani molisani, organizzatori in prima persona e coordinatori di tutte le attività, hanno apportato freschezza ed entusiasmo all’evento. Sono state raccontate varie esperienze e gli interventi sono stati particolarmente incoraggianti, proprio perché i princìpi buddisti sono stati spiegati attraverso le esperienze stesse dei relatori che hanno raccontato il percorso compiuto, emozionati ma anche emozionanti, e convinti di ciò che si è sperimentato.
Le venti persone che si sono avvicendate sul palco hanno manifestato la loro gratitudine per il maestro Ikeda, esprimendo i loro sentimenti con spontaneità e un affetto quasi filiale.
Infine il coro molisano ha riempito la splendida sala del castello di voci gioiose: tanto che alcune persone invitate hanno deciso di partecipare alle riunioni proprio perché sono rimaste colpite dall’energia e dalla gioia del coro, che aspira a diventare stabile, perché, come dice sensei: «Noi della Gakkai cantiamo spesso. Avanziamo al suono delle nostre voci che si propagano. Chi canta è felice. Chi canta con gioia ha già vinto» (NR, 420, 4).
Questo è il nuovo ritratto del Molise, terra pura, castello di kosen-rufu, dove tanti bodhisattva danzando (e cantando) stanno finalmente emergendo dalla terra.

Paola Papa

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A Firenze una Fortezza che parla di pace
“Insieme per la pace: spazio di spiritualità. Meditazione e preghiera interreligiosa”. I giovani presentano il Buddismo di Nichiren Daishonin, Daisaku Ikeda e le attività della SGI

Solo mezz’ora di tempo a disposizione per spiegare alle molte persone presenti e completamente estranee il Buddismo di Nichiren e le attività della SGI e del presidente Ikeda. Ma Jasmine, Virginia e Isaac, membri della Divisione giovani ci sono perfettamente riusciti. Angela si è ritagliata anche il tempo per raccontare la sua esperienza di fede e poi insieme abbiamo recitato qualche minuto di Daimoku. Questo incontro è avvenuto nella suggestiva Sala Ottagonale nella Fortezza da Basso in occasione di “Terrafutura”, mostra-convegno internazionale per un futuro equo e sostenibile che si è svolta dal 29 al 31 maggio a Firenze. Promotore e conduttore di questo incontro è il professor Marco Romoli, fondatore dell’associazione onlus “Un tempio per la pace” che opera dal 1996. Durante questi tre giorni dalle 10,30 fino alle 19, 30 si sono susseguiti ininterrottamente secondo un programma ben stabilito, differenti credo religiosi, filosofie e forme di meditazione. A ciascuno spettavano trenta minuti per spiegare i propri princìpi e presentare le proprie preghiere.

Manola Fiorini

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Un piccolo vivaio di speranze
Al Centro di Bologna si sono incontrati bambini di varie appartenenze religiose nell’ambito di un progetto sponsorizzato dall’amministrazione comunale

Il 16 maggio al Centro culturale di Bologna alcune famiglie di praticanti hanno accolto un gruppo di bambine e bambini tra i 5 e i 9 anni di un doposcuola dell’Associazione Polisportive Giovanili Salesiani – PGS Bononia, accompagnati dai loro genitori e dalle loro insegnanti, con cui hanno avviato un percorso di educazione al diritto di ogni persona al diverso credo religioso finanziato anche dal Comune. L’incontro, a cui hanno partecipato anche dodici figli di praticanti, è stata una preziosa occasione per far conoscere il Centro culturale buddista della città e per condividere i principi del Buddismo di Nichiren Daishonin e le parole di Daisaku Ikeda. Durante la giornata l’esibizione del coro dei membri bolognesi ha portato una ventata di gioia e il picnic, organizzato nel giardino del Centro, ha permesso scambi e dialoghi fra i genitori partecipanti, mentre i bambini giocavano tra loro nel verde in libertà.
Ai piccoli ospiti della PGS Bononia, che in precedenza avevano visitato anche la mostra “I semi del cambiamento” nel limitrofo comune di San Lazzaro, sono stati regalati dei semi di fiori e dei vasetti in cui coltivarli, con l’augurio che le loro giovanissime vite possano fiorire meravigliosamente insieme a quelle dei loro familiari.
Per gli educatori e i responsabili del territorio Bologna l’organizzazione di questa giornata ha costituito un’importante causa per l’avvio dell’attività della Divisione Futuro nella loro zona.

Simonetta Moro

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