Da dicembre Daisaku Ikeda pubblica sul Seikyo Shimbun una nuova serie di saggi per lo studio in cui, partendo da una frase di Gosho, affronta di volta in volta argomenti di interesse generale. Tema di questa prima puntata è la trasformazione del proprio ambiente
«Dal singolo fattore della mente scaturiscono tutte le varie terre e le condizioni ambientali»
(La dichiarazione unanime dei Budda, WND, 2, 843)
Durante la mia gioventù il mio mentore, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, spesso mi mandava in vari luoghi per innalzarvi il vessillo di kosen-rufu: a Kamata, Bunkyo, Osaka, Yamaguchi, Sapporo o Yubari. Io rispondevo a ognuno dei suoi appelli con la velocità di un fulmine, raccogliendo la sfida con audacia.
Ovunque andassi, pregavo e lottavo con lo spirito di trasformare il karma di quel particolare luogo, con lo spirito della “triplice trasformazione della terra”. Recitavo Gongyo e Daimoku con la ferma determinazione di permeare quella terra con la Legge mistica. Mi dedicavo al dialogo con la promessa solenne di richiamare i Bodhisattva della Terra perché si manifestassero. Come risultato, ho realizzato tutti gli scopi e i sogni del mio maestro.
Gli sforzi incessanti di ognuno di noi per compiere la propria individuale rivoluzione umana all’interno della società, sono i mezzi attraverso i quali possiamo cambiare il mondo che ci circonda, e rappresentano un’espressione moderna della “triplice trasformazione della terra”, un insegnamento esposto nel Sutra del Loto (cfr. SDL, 224-226). E questo perché, in definitiva, la trasformazione della terra dipende dalle persone che trasformano il proprio cuore e la propria mente. Quando i princìpi della verità e della giustizia trionfano, la terra – il posto dove viviamo – ne viene influenzata positivamente. Questo è il motivo per cui la lotta insita nel principio della “triplice trasformazione della terra” è in realtà un’implacabile battaglia perché prevalga la verità.
Lo sviluppo fenomenale della Soka Gakkai nel dopoguerra, per esempio, giocò un ruolo importante nella rinascita del Giappone dalle ceneri della sconfitta – un fatto che fu notato con vivo interesse anche dall’eminente storico britannico Arnold J. Toynbee (1889-1975). L’ampia espansione della Legge mistica agisce come una forza trainante fondamentale per trasformare il mondo in un regno di pace e prosperità. […]
Nichiren Daishonin scrive: «Dal singolo fattore della mente scaturiscono tutte le varie terre e le varie condizioni ambientali». Ciò esprime uno dei più profondi princìpi del Buddismo, quello dei “tremila regni in un singolo istante di vita”, il quale insegna che il nostro cuore, o mente, racchiude tutti i fenomeni dell’universo. Un luogo può essere trasformato positivamente o negativamente in base al cuore e alla mente delle persone. Non è un’esagerazione dire che la ricerca spirituale dell’umanità nel corso della storia è stata un’esplorazione di questo “singolo fattore della mente” e quando esaminiamo attentamente alcuni problemi fondamentali come la guerra, la fame e la distruzione ambientale, constatiamo che tutto si può riportare a questo unico fattore.
Anche la terra personifica una condizione dell’esistenza
Considerata dal punto di vista del principio dei “tremila regni in un singolo istante di vita”, anche la terra ha uno stato vitale o condizione di vita. Poiché il Buddismo considera la vita e il suo ambiente come inseparabili, quando i cuori delle persone che vivono in un determinato luogo sono tormentati e infelici anche la terra – cioè il loro ambiente – sarà tormentata e infelice. Quando i cuori delle persone brilleranno di profonda forza e fiducia, fiorirà e prospererà anche la terra.
Per poter far risplendere il nostro prezioso pianeta azzurro – la Terra – con la luce della pace, della prosperità e della felicità, è assolutamente necessario controllare, approfondire e lucidare questo singolo fattore del cuore o mente. Quando discipline come la scienza e l’informatica perdono di vista questa verità, non possono contribuire alla felicità umana.
Nella sua espressione basilare, il “singolo fattore della mente” che può davvero permettere alle nostre terre di fiorire non è altro che la fede nella Legge mistica. Josei Toda soleva dire: «Dovunque ci siano persone che hanno fede nella Legge mistica, quel luogo è la terra del Budda» [chiamata anche Pura terra, Terra della Luce Tranquilla, o Terra della Luce Eternamente Tranquilla. Questa espressione può anche indicare una terra di pace e prosperità, risultato dei princìpi illuminati e umanistici di coloro che vi risiedono, n.d.r.]. Attraverso la loro dedizione, i membri della SGI in tutto il mondo stanno dando un prezioso contributo alle loro comunità e alla società. Lottando per realizzare una vita piena di salute e splendente di felicità, ognuno di loro sta mostrando la via per trasformare il karma del proprio paese.
La prosperità di una nazione è il diretto risultato delle azioni delle persone che si alzano con fiducia, attingendo alla passione e all’energia della gioventù.
Da questo punto di vista, niente mi rende più soddisfatto dell’osservare i miei compagni membri, con i quali condivido profondi legami – non ultimi i membri pionieri della regione del Kansai che tanti anni fa, in gioventù, lavorarono al mio fianco per rendere possibile l’impossibile – godere di vite felici e vittoriose. […]. Alcuni studiosi hanno sostenuto che fu il dinamismo della gente del Kansai, nel decennio dopo la Seconda guerra mondiale, a fornire l’impulso alla successiva miracolosa ripresa economica del Giappone. Il “sempre vittorioso” Kansai contribuì a rinnovare la nazione. Molti pensatori autorevoli, compresi il noto economista americano Lester Thurow e l’ambasciatore USA in Giappone Thomas Schieffer, hanno lodato l’illimitata forza e l’energia del Kansai.
Il potere di un solo individuo pieno di passione può superare quello di un milione di persone messe insieme. Quando noi cambiamo quel “singolo fattore della mente”, e quindi trasformiamo noi stessi, il nostro ambiente cambia. E quando il nostro ambiente cambia, il mondo cambia.
Più i tempi sono cupi e confusi, più vividamente risplende la saggezza del Buddismo, e l’azione coraggiosa basata su tale saggezza. Il nostro progresso segna il progresso del nostro paese e del mondo intero verso un futuro migliore e pieno di speranza. Questo è il motivo per cui non dobbiamo mai smettere di avanzare.
Toda dichiarò: «Il Buddismo è una lotta in cui si vince o si perde, e il Buddismo consiste nel lottare con tutto il cuore all’interno della società. Per essere autentici discepoli del Daishonin, veri artefici del cambiamento, dobbiamo mettere in pratica il Buddismo nella società e batterci con tutti noi stessi per il benessere degli altri, del nostro paese e del mondo. Questa è la Soka Gakkai».
La triplice trasformazione nel Sutra del Loto
Cosa significa, precisamente, “triplice trasformazione della terra”? È un principio di cambiamento – che consiste nel trasformare in Terra del Budda i paesi, le regioni, i luoghi in cui viviamo – esposto nel capitolo “L’apparizione della torre preziosa” (Ibidem). Esso deriva dall’azione compiuta dal Budda Shakyamuni di purificare le terre di tutto l’universo attraverso un processo in tre fasi.
Nella parte preparatoria alla Cerimonia nell’aria del Sutra del Loto accadono alcuni eventi: la magnifica e ingioiellata torre preziosa del Budda Molti Tesori emerge dalla terra, i Budda si radunano da ogni angolo dell’universo e l’intera assemblea viene sospesa nello spazio, così che Shakyamuni può iniziare la sua predicazione nell’aria.
Nel momento in cui la torre preziosa appare, comunque, le sue porte restano chiuse e l’assemblea non può vedere il Budda Molti Tesori seduto all’interno. Le porte non possono essere aperte fin quando tutti i Budda dei mondi delle dieci direzioni [dieci direzioni: gli otto punti della bussola, e anche in alto e in basso, n.d.r.]
non si sono radunati davanti alla torre preziosa. Affinché questo avvenga, la terra deve essere pulita e purificata perché diventi un luogo adeguato a un’assemblea di Budda così vasta, e cioè deve essere trasformata in una terra del Budda. Shakyamuni allora dà inizio a quella che è definita la “triplice trasformazione della terra”.
Nella prima trasformazione Shakyamuni emette un raggio di luce dal ciuffo bianco tra le sopracciglia, rendendo visibili i Budda di un infinito numero di regni in tutto l’universo. Quelli già radunati in assemblea sono in grado di vedere i Budda e i bodhisattva di innumerevoli terre mentre predicano la Legge con voce solenne e meravigliosa. Queste moltitudini di Budda dicono al loro seguito di bodhisattva: «Ora devo recarmi nel mondo di saha, nel luogo dove si trova il Budda Shakyamuni, a fare offerte alla torre preziosa del Tathagata Molti Tesori» (SDL, 224). Avendo appreso dell’apparizione della torre preziosa, i Budda di tutto l’universo si affrettano con i propri seguaci a radunarsi davanti a essa per incontrare Shakyamuni e Molti Tesori.
Per inciso, in chiave moderna possiamo forse paragonare queste innumerevoli terre descritte nel sutra agli infiniti pianeti nel cosmo.
Accompagnati dai loro seguaci, i bodhisattva, i Budda che predicano la Legge in ogni angolo dell’universo iniziano a raccogliersi uno dopo l’altro sul Picco dell’Aquila, sulla Terra. Quella che si apre è una scena di una grandiosità inimmaginabile. Per preparare un luogo adeguato per i Budda e bodhisattva, Shakyamuni trasforma il suolo in lapislazzuli e lo adorna con alberi ingioiellati. Una fragranza squisita profuma l’aria e meravigliosi fiori di mandarava coprono il suolo. In questa terra purificata, ogni Budda prende posto su un trono di leone. Questi eventi rappresentano la prima trasformazione, o purificazione, della terra.
La seconda trasformazione avviene perché non c’è spazio sufficiente per accogliere le vaste moltitudini di Budda che continuano ad arrivare. Shakyamuni quindi purifica anche «duecentodiecimila milioni di nayuta[ref]Nayuta: unità di misura indiana. Le spiegazioni sono diverse in base alle fonti. Secondo una fonte si tratta di cento miliardi (1011), secondo un’altra, di dieci milioni (107).[/ref] di terre in ciascuna delle otto direzioni» (SDL, 225), collegandole al mondo di saha e formando un’unica terra del Budda di estensione inimmaginabile.
Ciononostante, non c’è ancora spazio sufficiente per tutti i Budda dell’universo e così, nella terza trasformazione, Shakyamuni prosegue purificando altri «duecentodiecimila milioni di nayuta di terre in ciascuna delle otto direzioni», unendoli alle altre terre già purificate.
Alla fine di questa triplice trasformazione, il mondo di saha e quattrocentoventimila milioni di nayuta di terre in ognuna delle otto direzioni sono fusi in un’unica, gigantesca terra del Budda in grado di ospitare l’infinita folla di Budda delle dieci direzioni, emanazioni del Budda Shakyamuni. Ora che i Budda sono tutti presenti, Shakyamuni apre le porte della torre preziosa. Sotto lo sguardo del Budda Molti Tesori l’intera assemblea viene sollevata nello spazio e ha inizio così la Cerimonia nell’aria. Con voce sonora Shakyamuni dichiara: «Chi è capace di predicare diffusamente il Sutra del Loto della Legge meravigliosa in questo mondo di saha? Ora è giunto il momento di farlo» (SDL, 228). È un appello per la propagazione del Sutra del Loto nel futuro.
Una rappresentazione della relazione tra maestro e discepolo
L’essenza della “triplice trasformazione della terra” è una grandiosa rappresentazione della relazione tra maestro e discepolo su scala universale, nella quale una miriade di discepoli si raccoglie intorno al proprio maestro. È un’assemblea di persone capaci che promettono solennemente di realizzare kosen-rufu, l’estesa propagazione della Legge, nell’infinito futuro.
Nel Buddismo di Nichiren la relazione tra maestro e discepolo è il punto di partenza di tutto: è la sorgente di ogni vera vittoria.
La Cerimonia nell’aria crea le premesse per la successiva predicazione dell’insegnamento essenziale del Sutra del Loto, che inizia nel quindicesimo capitolo, “Emergere dalla terra”. La “triplice trasformazione della terra” quindi, prepara la scena all’insegnamento essenziale, una rappresentazione della relazione tra maestro e discepolo dal tempo senza inizio.
Osservando con l’occhio del Budda e con l’occhio del Dharma – la visione che percepisce la vera natura della realtà – oggi si vede che vengono costantemente costruite terre del Budda in Giappone e in tutto il mondo. La rappresentazione dell’insegnamento essenziale, un glorioso canto di vittoria dedicato alla gente, si sta svolgendo adesso. È giunto il tempo in cui discepoli dell’insegnamento essenziale prendano il loro posto sul palcoscenico del mondo.
Il mio mentore Josei Toda diceva spesso: «Quando si tratta della fede, sono ostinato fino a rasentare la caparbietà». Kosen-rufu è un combattimento cruciale che richiede continui sforzi e un’indomita determinazione. I nostri membri devoti in tutto il mondo si battono tenacemente con incredibile coraggio e sincerità, fra bufere di calunnie e di ingiurie, per trasformare positivamente i luoghi e le comunità in cui vivono. Il loro impegno vibra realmente del principio della “triplice trasformazione della terra”.
Perché fu necessario per il Budda Shakyamuni purificare, o trasformare, la terra attraverso un triplice processo? Il Gran Maestro cinese T’ien-t’ai identificò le tre fasi di questa purificazione come i simboli della progressiva trasformazione dalla Terra di Transizione alla Terra della Vera Ricompensa e infine alla Terra della Luce Eternamente Tranquilla. La Terra di Transizione è abitata soprattutto dai praticanti dei due veicoli: gli ascoltatori della voce e i risvegliati all’origine dipendente, o meglio le persone dei mondi di Apprendimento e di Illuminazione parziale; la Terra della Vera Ricompensa è abitata dai bodhisattva; la Terra della Luce Eternamente Tranquilla è il luogo dove vive un Budda.
T’ien-t’ai interpretò la triplice trasformazione della terra anche nei termini dello sradicamento di ognuna delle tre categorie di illusioni: le illusioni del pensiero e del desiderio, le illusioni numerose come le particelle di polvere e di sabbia, e le illusioni sulla vera natura dell’esistenza[ref]Secondo una classificazione stabilita da T’ien-t’ai le illusioni di pensiero e desiderio si riferiscono alla percezione distorta della verità e a inclinazioni di base come l’Avidità e la Collera; le illusioni numerose come particelle di polvere e sabbia sono le illusioni che sorgono quando i bodhisattva tentano di impadronirsi di innumerevoli dottrine per condurre gli altri all’Illuminazione e le illusioni sulla vera natura dell’esistenza sono le illusioni che impediscono ai bodhisattva di ottenere l’Illuminazione, o di risvegliarsi alla verità della Via di mezzo.[/ref].
Egli considerava la triplice trasformazione della terra come il simbolo del trionfo su queste illusioni e della manifestazione dello stato di Buddità. Il punto importante, tuttavia, sta nel fatto che Shakyamuni procedette in rapida successione, senza intervalli, nel trasformare prima un gruppo di terre, poi un secondo e poi un terzo. Un grande cambiamento può essere realizzato solamente attraverso un impegno costante e continuo.
La testimonianza della rivoluzione umana
Se guardiamo a un livello ancora più profondo, dalla prospettiva del Buddismo di Nichiren, ci accorgiamo che, nel momento stesso in cui decidiamo di trasformare il nostro ambiente, la nostra vita subisce un enorme cambiamento. Ciò accade perché, quando costruiamo la decisione profonda e incrollabile di impegnarci in questa impresa, istantaneamente sconfiggiamo le tre categorie di illusioni. Come risultato, anche il nostro ambiente, la terra, cambia infallibilmente.
La “triplice trasformazione della terra” rappresenta essenzialmente la sfida di compiere la nostra rivoluzione umana per rompere il guscio sottile del nostro piccolo io.
Questo significa recitare Nam-myoho-renge-kyo vigorosamente e intraprendere con coraggio le attività per kosen-rufu, con lo stesso spirito del nostro maestro di fede. La vittoria sta nell’agire proprio qui e ora, non in un istante non meglio definito nel futuro.
Dal punto di vista della società umana, la “triplice trasformazione della terra” potrebbe essere considerata un’allegoria per descrivere l’armoniosa coesistenza di tutto il genere umano. Nel Sutra del Loto i Budda degli innumerevoli mondi delle dieci direzioni si radunano e si uniscono pacificamente in un’unica terra del Budda. Di conseguenza la Cerimonia nell’aria rappresenta un mondo ideale in cui persone di vari livelli sociali, trascendendo le differenze nazionali e culturali, si ricongiungono come un tutto unico.
Dal punto di vista della vita, la Legge mistica è la legge dell’universo. Quindi, in qualunque luogo noi diffondiamo la Legge mistica, tutti i Budda e i bodhisattva dell’universo si riuniranno gioiosamente per lodarci e proteggerci. Le dottrine esposte da Shakyamuni nella Cerimonia nell’aria – che inizia con la “triplice trasformazione della terra” – lo dimostrano chiaramente.
Kosen-rufu è il processo di diffusione della Legge mistica in questo mondo travagliato e pieno di conflitti. Dedicarsi a kosen-rufu vuol dire impegnarsi nella battaglia connessa alla “triplice trasformazione della terra”, la battaglia per trasformare nel profondo la società, da luogo afflitto dai tre veleni di Avidità, Collera e Stupidità, a terra del Budda.
E ancora, dal punto di vista della condizione dell’esistenza o stato vitale, la “triplice trasformazione della terra” è una manifestazione delle infinite virtù possedute dai Budda Shakyamuni e Molti Tesori. Rappresenta anche l’unione, o fusione, di tutti i Budda delle tre esistenze, che sono emanazioni di Shakyamuni.
Alla ricerca della Legge e del loro maestro, i Budda e bodhisattva di tutto l’universo fanno un lunghissimo viaggio per radunarsi nel mondo di saha. Questo dà un’idea del grandioso stato vitale di Shakyamuni, colmo di infinita saggezza e compassione, mentre predica il Sutra del Loto. Ed è la testimonianza della grandezza della Legge mistica che sta alla base di tale stato vitale: uno stato vitale che noi tutti, che dedichiamo le nostre vite alla Legge mistica, siamo in grado di conquistare.
Oggi personaggi eminenti in vari settori, provenienti da tutto il mondo, visitano la sede centrale della Soka Gakkai e gli altri centri. Persone di diverse culture e tradizioni esprimono il loro sincero sostegno e la loro considerazione per la filosofia e le attività della SGI, apprezzano profondamente gli ideali e i princìpi umanistici che noi sosteniamo basandoci sulla Legge mistica, e stanno intessendo stretti legami di amicizia e collaborazione con noi.
Come rappresentante dell’intera comunità dei membri della SGI ho ricevuto molti premi da città di tutto il mondo, e onorificenze accademiche da università e istituzioni di cultura superiore. La SGI è diventata un’organizzazione veramente magnifica, messaggera di quel tipo di trasformazione che condurrà l’umanità intera verso la concordia, in sintonia con il principio della “triplice trasformazione della terra”.
Lottare con gioia in ogni momento
Oggi vediamo inoltre un numero sempre maggiore di rappresentanti delle istituzioni locali di varie zone del paese frequentare le attività o gli eventi della Soka Gakkai. I visitatori si affollano nei nostri Centri, splendidi castelli costruiti nello spirito di maestro e discepolo. La fiduciosa affermazione del Daishonin secondo cui la Legge mistica sarebbe fiorita in tutto il paese (cfr. La pratica dell’insegnamento del Budda, RSND, 1, 347; SND, 4, 12), attraverso i vostri nobili sforzi sta diventando gradualmente una realtà.
Gli sforzi generosi che fate per incoraggiare i membri dei vostri gruppi, settori e capitoli, per aiutarli a trasformare le loro esistenze, appartengono alla meravigliosa rappresentazione della vittoria che concretizza lo spirito della “triplice trasformazione della terra”. Tutto si riconduce a lottare con gioia in ogni istante, con la convinzione che il luogo in cui ci troviamo ora – non importa quanto piccolo od ostile possa essere – sia il brillante palcoscenico sul quale possiamo produrre un cambiamento in questa esistenza.
Toda affermava: «Se il Giappone fosse stato pieno di persone con la forza e la tempra dei grandi campioni, esso sarebbe stato indubbiamente ricostruito grazie alle loro insuperabili capacità nel campo dell’industria, del restauro, della cultura e dell’arte». Quando parlava di «grandi campioni» intendeva persone traboccanti di dinamismo e forza vitale, persone che si sfidano nella propria rivoluzione umana e danno una prova concreta di felicità. Quando le persone emanano una vibrante energia positiva di vittoria e successo possono trasformare efficacemente la società in modo tangibile, e alla fine realizzare addirittura un profondo cambiamento nel destino, o karma, del mondo intero.
Io ho dato tutto me stesso come discepolo di Toda, totalmente unito a lui nello spirito. Dichiarando apertamente la verità, ho aiutato una persona dopo l’altra a determinare un sostanziale cambiamento interiore nella propria esistenza. Ho combattuto con la decisione di permeare ogni luogo in cui sono andato con lo spirito e la forza vitale del mio mentore. Il Buddismo di Nichiren insegna che il mondo di saha è la Terra della Luce Eternamente Tranquilla, o terra del Budda. La condizione della terra è anch’essa una manifestazione di quel “singolo fattore della mente”. Origina dalla nostra mente, dal nostro atteggiamento profondo, ed è in essa contenuta.
Ho parlato spesso del principio della “triplice trasformazione della terra” con persone che vivono in luoghi afflitti da terremoti, tifoni e altri disastri naturali, e ho pregato insieme a loro. L’opera di soccorso e di ricostruzione prestata altruisticamente dai membri della SGI durante tali dolorosi eventi è riuscita a diffondere speranza e coraggio e ha contribuito a rafforzare la collaborazione e l’unità nelle diverse comunità. Ho ricevuto molti messaggi di apprezzamento per l’inestimabile ruolo che i nostri membri hanno svolto nel lavoro di ricostruzione in comunità colpite da disastri. Tutte queste persone hanno fatto un brillante lavoro nel trasformare il veleno in medicina. […].
La forza mentale e la stabilità interiore della gente è stupefacente. Sulla base del principio dei “tremila regni in un singolo istante di vita” possiamo attingere senza limiti a questa forza. Il Daishonin aveva l’incrollabile convinzione che se ognuno di noi fa sgorgare il proprio innato potere di Bodhisattva della Terra saremo in grado di manifestare una forza ancora maggiore di quella di tutti i Budda e i bodhisattva delle dieci direzioni e delle tre esistenze; saremo senza alcun dubbio capaci di cambiare il nostro karma e trasformare il mondo intorno a noi in una terra ideale di pace e sicurezza, difesa dalle funzioni protettive dell’universo.
Raccogliere l’immenso potere della fede
In questo momento il Giappone e il resto del mondo stanno affrontando una grave crisi finanziaria. Tuttavia, il Buddismo di Nichiren Daishonin insegna il “meraviglioso funzionamento della mente”. Perciò io spero che siate fiduciosi nel fatto che, con la forte determinazione di non essere mai sconfitti, sicuramente riuscirete a trovare una via d’uscita da qualunque situazione. Anche mia moglie e io stiamo recitando Daimoku con tutto il cuore perché ciascuno di voi sia protetto, possa trionfare e prosperare nella propria vita.
Nel Sutra del Loto il processo di purificazione della terra avviene non in una ma in tre fasi; in altre parole, si realizza solo attraverso sforzi ripetuti. La sfida della trasformazione, quindi, richiede grandissima pazienza e perseveranza. Quando le cose si fanno veramente difficili, raccogliamo sempre «il potere della fede» (Le illusioni e i desideri sono Illuminazione, RSND, 1, 283), preghiamo il più vigorosamente possibile, continuiamo a metterci alla prova e a sfidarci, aprendo così la strada verso un futuro vittorioso.
Il poeta ed educatore indiano Rabindranath Tagore (1861-1941) scrisse: «Una nazione è una creazione umana. Non è fatta di terra bensì di anima. È solo quando la sua gente si esprime che una nazione è pienamente espressa».
Oggi la Legge mistica è diffusa in centonovantadue paesi e territori. Il nostro movimento Soka è largamente riconosciuto come un modello di rete globale dedicata alla causa del bene. Le nostre attività di Bodhisattva della Terra nello spirito della “triplice trasformazione della terra” stanno iniziando a influenzare in modo significativo il nostro mondo.
Il movimento di kosen-rufu è entrato in una nuova fase. Proprio come il Daishonin richiese a gran voce: «Miei discepoli, serrate le fila e seguitemi» (Le azioni del devoto del Sutra del Loto, RSND, 1, 679), è arrivato il tempo in cui schiere di individui capaci hanno l’opportunità di farsi avanti senza paura e passare all’azione. Questo è lo scopo dell’Anno dei giovani e della vittoria.
Tenendo alto il vessillo Soka di maestro e discepolo, i nostri membri in Giappone e nel mondo stanno dando un contributo positivo alle loro comunità e società. Desidero applaudirli e acclamarli con tutto il cuore come una magnifica e nobile assemblea di Budda che si sta dedicando a realizzare il principio della “triplice trasformazione della terra”.