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Impressioni di settembre - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:19

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Impressioni di settembre

Il diario puntuale del viaggio di nove giovani, partiti dall’Italia per partecipare al corso SGI, tenutosi in Giappone dal primo al 6 settembre. Tra i temi trattati l’importanza delle visite a casa e gli incoraggiamenti individuali. Nel suo messaggio, il presidente Ikeda ha scritto loro: «Siete tutti giovani Bodhisattva della terra»

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Il diario puntuale del viaggio di nove giovani, partiti dall’Italia per partecipare al corso SGI, tenutosi in Giappone dal primo al 6 settembre. Tra i temi trattati l’importanza delle visite a casa e gli incoraggiamenti individuali. Nel suo messaggio, il presidente Ikeda ha scritto loro: «Siete tutti giovani Bodhisattva della terra»

primo giorno, 1 settembre
Ieri siamo arrivati a Tokyo, dall’Italia siamo in nove. Domani inizia il corso mondiale dei giovani della SGI! Ci siamo divisi in quattro gruppi per poter rivolgere le nostre domande ai responsabili nazionali della Divisione giovani.
Ci hanno incoraggiato a creare legami forti e diretti con i membri trasmettendo lo spirito di sensei, attraverso visite a casa e costanti incoraggiamenti individuali.
L’altro argomento centrale è stato lo shakubuku e la realizzazione del grande scopo dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai: centomila membri. L’importante – ci hanno spiegato – è non stancarsi mai di diffondere il seme del Buddismo, senza preoccuparsi se inizialmente le persone non decidono di praticare. Il primo requisito per la realizzazione di uno scopo comune è comunque l’unità. Ci è stato detto che anche i membri giapponesi e lo stesso presidente Ikeda ricevono un forte incoraggiamento dai nostri sforzi.
Si è anche parlato dello spirito dei soka-han che dovrebbe ispirarsi a quello che animava il giovane Ikeda, deciso a proteggere anche da solo tutta la Soka Gakkai, il maestro Toda, i Centri culturali e tutti i membri dalle funzioni negative.
Infine è stata sottolineata l’importanza di prendersi cura della Divisione futuro e incoraggiare le ragazze e i ragazzi riguardo alle loro preoccupazioni e desideri, senza mai forzarli a praticare e a partecipare alle riunioni.
Valentina e Fabio

secondo giorno, 2 settembre
Questa mattina io e Katia abbiamo partecipato alla riunione del gruppo byakuren con la responsabile nazionale del Giappone. Il primo punto emerso riguarda lo spirito delle byakuren che è lo stesso del gruppo Ikeda Kayo-kai. In quanto byakuren, quindi, ogni giorno dovremmo determinare di mettere in pratica le cinque guide che Ikeda ha dedicato al gruppo Kayo-kai il 4 giugno 2009 [Siate il sole gioioso della felicità, studiate la suprema filosofia della vita, vivete la vostra giovinezza senza rassegnarvi mai, dialogate per promuovere l’amicizia e gli ideali umanistici, aprite il cancello dell’eterna vittoria di maestro e discepolo, n.d.r.]. Come secondo punto, ci è stato spiegato che l’attività byakuren è un allenamento alla trasformazione. Per questo motivo, sarebbe ideale che tutti i giovani partecipassero alle attività di protezione.
Nella seconda metà della mattinata c’è stata l’apertura ufficiale del corso presso il Centro internazionale dell’amicizia: siamo duecentocinquanta membri da tutto il mondo. Dopo il benvenuto del direttore generale della SGI, Yoshitaka Oba, abbiamo partecipato a una sessione di domande e risposte col presidente della Soka Gakkai, Minoru Harada, sul tema ricorrente di come ereditare correttamente lo spirito di non dualità tra maestro e discepolo.
Harada ci ha raccontato dell’incontro avuto ieri con il presidente Ikeda. Come già in giugno, anche questa volta sensei ha deciso di non partecipare alla riunione dei responsabili di centro di dopodomani affidandola alla guida dello stesso presidente Harada. Dobbiamo prendere coscienza che si è aperta una nuova era e che, con questo gesto, sensei ci spinge a diventare autonomi dimostrando di saper raccogliere il testimone.
Quindi abbiamo incontrato il vice direttore generale della Soka Gakkai Shigeo Hasegawa che ci ha accolti come diretti discepoli di sensei e ci ha ricordato l’importanza della nostra missione in quanto giovani leader della SGI paragonando la riunione di oggi alla Cerimonia nell’aria: per questo motivo ci ha chiesto di firmare con lui il giuramento – che tutti abbiamo sottoscritto – di non abbandonare mai la fede, di non farci mai sconfiggere da nessun ostacolo e di incontrarci di nuovo qui tra vent’anni come leader della SGI.
La sera noi ragazze abbiamo partecipato alla riunione dell’Ikeda Kayo-kai: milleduecento giovani donne da tutto il mondo. Ikeda ha inviato in regalo alle giovani donne due calligrafie con gli ideo­grammi cinesi “voto” e “inviate del cielo”, e nel messaggio che ha scritto per l’occasione [a pagina 10, n.d.r.] afferma: «Tutte voi siete le inviate del cielo di kosen-rufu che discendono da un legame diretto con il Daishonin. Non esiste al mondo un’esistenza più forte e gioiosa di quella vissuta fino in fondo nel nome del giuramento di maestro e discepolo».
Flavia

terzo giorno, 3 settembre
Giornata trascorsa al Makiguchi Memorial Hall per assistere alla lezione sul Gosho I tre tipi di tesori tenuta dal responsabile del Dipartimento di studio Masaaki Morinaka, il quale ha sottolineato come alla base di ogni incoraggiamento di Ikeda ci sia la ferma convinzione che ognuno di noi possiede la natura di Budda. Umanesimo significa infatti far rifiorire le potenzialità insite in ogni essere umano. Come sviluppare, quindi, i tesori pù importanti, quelli che il Daishonin chiama “tesori del cuore”? “Lucidando” con costanza la propria vita e testimoniando il potere della fede lì dove siamo. Anche a questo serve il serio impegno quotidiano nell’attività buddista. Da qui ai prossimi cinquant’anni saremo noi i pionieri di kosen-rufu.
Dopo la lezione, ci siamo recati all’Università Soka dove siamo stati accolti con calore dagli studenti che ci hanno accompagnato in una visita guidata del campus. La giornata si è conclusa al Makiguchi Memorial Hall, dove il direttore esecutivo della SGI Hisao Matsuyama, ci ha spiegato che il Gohonzon ivi esposto è stato iscritto nel 1951 quando Josei Toda è stato nominato secondo presidente.
Matteo

quarto giorno, 4 settembre
Ciao a tutti! Oggi è stata una giornata particolare nella quale avremmo dovuto incontrare il presidente Ikeda. Anche se ci era già stato annunciato che non avrebbe partecipato alla riunione dei responsabili, dopo un primo momento di grande delusione, il mio stato vitale è cambiato grazie anche all’incoraggiamento di Hasegawa. Ho capito che per noi vivere questa situazione è un onore perché sensei ci ha lasciato il testimone della missione di kosen-rufu nel mondo, proprio come fece Shakyamuni con i Bodhisattva della Terra. Non ha comunque mancato di farci sentire la sua vicinanza e noi ci siamo sempre sentiti “felici e a nostro agio”. Giornata colma di emozioni!
Katia

quinto giorno, 5 settembre
Oggi ci siamo svegliati presto e abbiamo preso lo Shinkansen (treno veloce) per andare nel Kansai. Siamo scesi a Kyoto e dopo pranzo siamo andati a visitare il centro della città, dove abbiamo ricevuto un’accoglienza difficile da descrivere. I membri del Kansai sono allegri e informali. In un attimo ci siamo sentiti a casa, e anche il dispiacere di non aver incontrato sensei è stato mitigato dall’affetto e dall’allegria dei membri di questa regione che con lui hanno un legame speciale [che risale al tempo in cui Ikeda, allora ventottenne, assunse la responsabilità nella cosiddetta “campagna del Kansai”, n.d.r.]. Abbiamo recitato Gongyo tutti insieme, quindi ci siamo suddivisi in varie riunioni di scambio. Noi italiani ci siamo diretti verso uno dei ventun Centri culturali di Kyoto, un luogo bellissimo, curato nei minimi dettagli, accogliente ed elegante allo stesso tempo. Ci siamo raccontati esperienze, abbiamo cantato, ci siamo scambiati i regali e poi abbiamo bevuto insieme un tè giapponese. Al momento del commiato, siamo usciti tra due ali di persone sorridenti.
Giorgia

sesto giorno, 6 settembre
Nel nostro ultimo giorno in Giappone, siamo stati invitati al Centro culturale Ikeda di Osaka, capoluogo del Kansai. La riunione è stata introdotta dalla responsabile delle giovani donne, che ci ha dedicato le parole che il presidente Ikeda aveva rivolto loro in occasione della sua ultima visita, nel 2008: «Ora tocca a voi giovani. Avete il compito di costruire un futuro di cui meravigliarsi».
Yuji Nishiyama, responsabile del Kansai, ci ha spiegato da cosa viene l’espressione “Kansai sempre vittorioso”: i membri del Kansai si impegnano sempre con l’unico scopo di vincere, recitando Daimoku fino alla fine. Siamo stati quindi accompagnati a visitare la sala municipale Nakanoshima dove, nel 1957, si svolse la storica riunione nella quale il giovane Ikeda pronunciò il primo discorso subito dopo il rilascio dal carcere (cfr. RU, 11, 251).
Nel pomeriggio abbiamo visitato le scuola Soka, dove abbiamo avuto una meravigliosa accoglienza dagli studenti del primo anno di liceo che ci hanno invitato nelle loro classi. Ci ha colpito molto questa frase che sensei ha pronunciato nel giorno dell’inagurazione e che gli studenti hanno adottato come motto: «Non costruite la vostra felicità sull’infelicità altrui».
Il corso si è concluso con una cena insieme ai responsabili nazionali e di regione del Kansai, durante la quale abbiamo potuto continuare a scambiare opinioni e fare domande.
Alessandro

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