Provenienti da tutta Italia, 1200 partecipanti – 467 dei quali giovani – si sono riuniti a Chianciano Terme in un festoso Palatenda, tra il 27 e il 29 agosto, in occasione del Corso estivo nazionale per responsabili di capitolo, centro e regione
L’entusiasmo si è respirato fin dall’intervento del sindaco della città Gabriella Ferranti, che ha aperto il suo breve discorso dicendo di essersi attentamente documentata sulla Soka Gakkai e di aver ascoltato con partecipazione la preghiera. «Ritengo che in questo momento a livello globale – ha detto il sindaco – ci sia bisogno di un grosso momento di meditazione affinché principi e valori, che sono anche i vostri, riemergano e riprendano il posto che dovrebbero avere».
Asa Nakajima, responsabile nazionale della Divisione donne e vice direttore dell’Istituto, ha dato l’avvio vero e proprio al corso sottolineando la scelta di farlo nell’ultimo fine settimana di agosto, invece che a settembre, per preparare le attività che concludono il 2010 e realizzare pienamente gli obiettivi condivisi. Obiettivi ricordati dallo slogan del corso: “2010 anno della vittoria completa soka e del progresso dinamico dei giovani”.
Il direttore generale Tamotsu Nakajima ha aggiunto che nel portare avanti le attività buddiste l’obiettivo è non solo fare attività per sé – cioè realizzare la propria rivoluzione umana – ma anche e soprattutto fare attività per gli altri. Nakajima ha anche sottolineato che lo stesso spirito che sviluppiamo e applichiamo nell’attività buddista dobbiamo riportarlo e viverlo in famiglia, nel quartiere, sul lavoro e con gli amici. L’attività più importante, sul cui miglioramento ci siamo concentrati fino a oggi, è la riunione di discussione. «Come si prepara una buona riunione? – ha chiesto – Discutere, condividere, creare unità fra tutti i livelli di responsabilità attraverso il dialogo in modo che tutti siano felici. Per esempio, è importante curare il legame umano a tutti i livelli di responsabilità, non andare a una riunione di discussione senza preoccuparsi prima di come stanno realmente le persone». E per portare avanti questo obiettivo – curare i legami – anche in vista dei grandi eventi come l’ottantesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai, è importante dedicarsi alle piccole riunioni e agli ospiti e principianti.
La sessione di studio di sabato mattina è stata fresca e dinamica grazie agli interventi di Flavia Minoia (vice responsabile nazionale del gruppo Leonardo) e Francesco Santangelo (responsabile nazionale della Divisione giovani uomini) che coordinati da Roberto Francini (responsabile nazionale del Dipartimento di studio) hanno affrontato in modo semplice, chiaro e diretto alcuni importanti punti della “dottrina dei benefici” e del Gosho L’apertura degli occhi (vedi pagina 20). Argomenti trattati da Katsuji Saito a Milano e Napoli che Francini ha incoraggiato a usare anche e nei corsi che si svolgeranno prossimamente nelle varie zone d’Italia e a Trets.
Nel pomeriggio di sabato Hideaki Takahashi, responsabile europeo della SGI, ha commentato il discorso del presidente Ikeda alla riunione dei responsabili di luglio, focalizzando in modo particolare l’attenzione sul senso di responsabilità e sul cambiamento che si può realizzare nel momento cruciale, quel momento che si presenta di fronte a una decisione (grande o piccola) e che sta alla base della lotta fra oscurità e Illuminazione (il discorso di Ikeda è a pag. 5; la lezione di Takahashi a pag. 16).
La sera, giovani partecipanti al corso si sono riuniti nel Palatenda insieme ad Asa e a Tamotsu Nakajima per condividere scopi, esperienze e incoraggiamenti, dai quali è emerso quanto sia importante, proprio nella giovinezza, non retrocedere di fronte alle difficoltà: ciò farà emergere l’umanità e permetterà di diventare persone di valore (vedi pag. 19).
Nella giornata di sabato si sono tenute anche due sessioni durante le quali Hideaki Takahashi, Tamotsu Nakajima e Mitsuhiro Kaneda hanno risposto ad alcune delle domande depositate dai partecipanti in un’apposita urna all’ingresso della sala (ne daremo un ampio resoconto sul prossimo numero). La domenica mattina è stata aperta da un’intensa sessione di studio nella quale Valentina Dughera e Dino Bucalo, responsabili rispettivamente della Divisione studenti e di territorio del Piemonte, hanno approfondito alcuni temi relativi al Gosho L’Eredità della Legge fondamentale della vita.
A chiusura del corso il vice direttore Andrea Bottai ha presentato la nuova mostra “SenzAtomica”, che verrà promossa dall’Istituto nei prossimi mesi, e il vice direttore Anna Conti ha ricordato che il 7 novembre si terranno in tutta Italia gli esami di primo livello. «In definitiva, saranno quattro mesi “pieni” prima della fine dell’anno in cui potremo realizzare dei grandissimi scopi di vita personale e di attività, dedicandoci alle riunioni di discussione e allo shakubuku» ha concluso Anna Conti.
Come di consueto, gli incoraggiamenti che si sono susseguiti nelle tre giornate sono stati affiancati da esempi di prova concreta. Le quattro esperienze raccontate hanno avuto come comune denominatore la consapevolezza che, qualunque sia il problema o sofferenza, malattia, relazioni interpersonali, famiglia, lavoro e/o studio e attività, è fondamentale credere nella propria natura di Budda. È solo attraverso una profonda rivoluzione umana e una sincera dedizione verso gli altri che si realizza un cambiamento. Ed è proprio nel momento cruciale, quello dove tutto sembra perso, che si manifesta il beneficio, che non è altro che il risultato della nostra crescita come esseri umani.
Trascinante è stata, infine, la cornice artistica del corso. Le performance della Divisione artisti – quattro pezzi di danza-teatro e musica sulla purificazione dei sensi e gli esilaranti sketch via video di due “insoliti” carcerati, i prigionieri del karma, che si occupavano delle comunicazioni – hanno, infatti, suscitato entusiasmo. Un cenno merita anche l’accoglienza organizzata dai membri umbri, che – pur non partecipando al corso – hanno accompagnato gli ingressi al Palatenda di queste tre giornate.