In questi giorni ricorre il 16 marzo, il giorno di kosen-rufu, in cui il maestro e i discepoli condividono lo stesso voto del Budda di realizzare la pace e la felicità per tutte le persone. Dal 1958 questo giorno è diventato un’occasione di crescita per i giovani, che ogni 16 marzo rinnovano la decisione di realizzare kosen-rufu e propagare il Buddismo di Nichiren Daishonin in tutto il mondo. Quest’anno i nostri giovani si stanno impegnando in modo particolare nello shakubuku, dialogando con tanti amici e dimostrando con la loro vita il valore della pratica buddista, in accordo con le parole di Nichiren Daishonin: «Che gioia esser nati nell’Ultimo giorno della Legge e aver potuto partecipare alla propagazione del Sutra del Loto!» (Lettera a Niiike, RSND, 1, 910). Sosteniamoli e incoraggiamoli con tutto il cuore.
In questi ultimi mesi il presidente Ikeda nei suoi discorsi sottolinea sempre di più l’importanza del Daimoku, quella “spada affilata” che ci permette di realizzare kosen-rufu e vincere qualsiasi sfida, anche quelle che sembrano impossibili. Dovremmo perciò recitare Daimoku con tutte le nostre forze per ottenere risultati più grandi di quelli realizzati finora. Il presidente Toda diceva spesso: «Quando si recita Daimoku con tutti noi stessi, come per affrontare una vera battaglia, si manifesterà inevitabilmente un beneficio. Il Buddismo esiste per vincere. Basandoci su una forte preghiera, vinciamo ogni giorno, trecentosessantacinque giorni l’anno! […] Recitiamo Daimoku con allegria e serenità e lottiamo con entusiasmo. Quando sentiamo gratitudine e gioia nel cuore, tutte le nostre preghiere avranno una risposta. Le nostre preghiere appassionate, colme di gioia e gratitudine per poter lottare per kosen-rufu, ci permetteranno di far emergere il potere della Buddità che esiste in noi e risveglieranno le divinità protettive di tutto l’universo. Tali preghiere avranno senza dubbio una risposta» (Seikyo Shimbun, 30 gennaio 2010).
È importante sentire gratitudine nel cuore, in qualsiasi circostanza e nei confronti di tutti, ricercando in ogni situazione e in ogni persona qualcosa di cui possiamo essere grati e che possiamo lodare. Apprezzare e lodare tutte le persone intorno a noi, non solo quelle che ci piacciono e con cui andiamo d’accordo, facendo tutto il possibile per incoraggiarle e sostenerle. Quando lodiamo sinceramente una persona ci sarà un effetto positivo in noi e nell’altro, e si creerà un legame di fiducia e di rispetto reciproco. Come scrive il Daishonin: «Quando una persona riceve grandi lodi, sente che non esiste difficoltà impossibile da affrontare. Tale è il coraggio che generano le parole di lode» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 341).
L’azione di lodare richiede un profondo spirito di ricerca, che ci spinge a migliorare continuamente noi stessi e ad aprire la nostra vita, anche quando ci sono grosse differenze che ci separano dagli altri. È proprio in queste situazioni più difficili che possiamo manifestare grande rispetto verso le altre persone, come faceva il Bodhisattva Mai Sprezzante (Fukyo), che riveriva la condizione di Buddità in ogni essere umano, anche quando veniva deriso e disprezzato. Sicuramente non è facile, ma ogni giorno, attraverso la preghiera al Gohonzon, possiamo indirizzare le nostre azioni verso il rispetto, la fiducia e il sostegno per gli altri, creando in questo modo dei legami umani sempre più forti con i nostri compagni di fede.
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