Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
"One Europe with sensei" - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:26

438

Stampa

“One Europe with sensei”

Al Centro culturale di Trets i responsabili di tutti i paesi europei si sono incontrati dal 14 al 17 gennaio per tracciare le linee delle attività del 2010 in vista del compimento degli ottant’anni della Soka Gakkai

Dimensione del testo AA

Al Centro culturale di Trets i responsabili di tutti i paesi europei si sono incontrati dal 14 al 17 gennaio per tracciare le linee delle attività del 2010 in vista del compimento degli ottant’anni della Soka Gakkai

“Un’unica Europa insieme a sensei“, hanno promesso di voler rea­lizzare i partecipanti al corso che inaugurava le attività dell’anno. Due i temi che in sostanza sono stati sviscerati da vari punti di vista: la potenza del Daimoku e il movimento che si genera intorno alle riunioni di discussione. Anche nel messaggio inviato dal presidente Ikeda per l’occasione si sottolinea che «la preghiera basata sulla convinzione è il potere che porta alla vittoria assoluta. La vita dedicata alla grande causa di kosen-rufu deve affrontare grandi difficoltà. Ma noi abbiamo la “spada preziosa”, il Daimoku, che può sconfiggere ogni problema. Tutte le vostre attuali difficoltà, alla luce del principio di virtù invisibili e ricompense visibili, diventeranno grandi benefici e grande fortuna, questo è un fatto certo».
E, visto che l’incontro era stato preceduto dal viaggio in Giappone di alcuni rappresentanti presenti alla riunione con il presidente Ikeda e a vari incontri con i leader della SGI Minoru Harada, Yoshitaka Oba, Shigeo Hasegawa e Noriko Asano, questo tema è stato approfondito ulteriormente attraverso i loro interventi. Il Daimoku è come una “spada affilata” da utilizzare nella vita quotidiana – ha spiegato il presidente Ikeda nella riunione di gennaio – ed è il mezzo per affrontare le avversità e le sofferenze. Non solo, il Daimoku è una “spada preziosa”, come quella che per tradizione ogni samurai possedeva, e che veniva utilizzata nel momento cruciale, cioè quando lui e i suoi familiari rischiavano la vita. Quindi il Daimoku non è solo la “spada da utilizzare tutti i giorni”, ma è l’”asso nella manica” da impiegare nei momenti decisivi. Infine sensei ha esortato ciascuno a vincere con il Daimoku, cioè a pregare al massimo della forza, “con uno spirito intenso”. E ha ricordato come, grazie a questo incoraggiamento ricevuto a sua volta dal maestro Toda, da giovane fosse riuscito a vincere ogni sfida che gli veniva affidata.
Il nuovo slancio che la SGI europea vuole promuovere riparte quindi dalla potenza del Daimoku, lo strumento fondamentale per il concreto progresso di kosen-rufu e si esprime nello spirito rivoluzionario delle riunioni di discussione, occasione di scambio fra gruppi anche ristretti di persone. Il tema della centralità delle riunioni di discussione verrà approfondito in tutto il corso dell’anno [sia nelle riunioni che sul Nuovo Rinascimento, n.d.r.].
L’«inverno che si trasforma sempre in primavera», non rassegnarsi e provare gioia nel dedicarsi agli altri sono ulteriori spunti tratti da recenti interventi di Ikeda e approfonditi con i responsabili in Giappone.
– «L’inverno si trasforma sempre in primavera»: l’inverno simboleggia le sofferenze e le difficoltà, la primavera rappresenta la felicità e la gioia. Spesso la tendenza dell’essere umano è quella di rassegnarsi soprattutto di fronte all’ennesima difficoltà. Ma come accade nelle stagioni, ognuno ha insito nella propria vita il potenziale infinito per trasformare il proprio destino. Perciò non importa quanto possa essere gelido e buio l’inverno, continuando a recitare Nam-myoho-renge-kyo, e facendo azioni concrete, sicuramente la primavera arriverà. Il principio da tenere vivo dovrebbe essere quello di gento nise [un termine giapponese che indica il focalizzarsi sul presente mirando al futuro, n.d.r.]. Questo è il modo per porre cause positive.
– Sviluppare lo spirito di non rassegnarsi mai: uno spirito fondamentale per vincere nella vita. In un Gosho il Daishonin loda Shijo Kingo poiché egli incarna questo atteggiamento. Shijo Kingo tenta di convertire Ema, il suo datore di lavoro, ma quest’ultimo reagisce male e mette Shijo Kingo di fronte a una scelta drastica: scegliere tra il lavoro e la sua fede. Kingo non si rassegna e sceglie entrambe le cose. Si impegna ulteriormente sul lavoro e si sforza di approfondire la sua fede. Ema poco dopo si ammala gravemente ma Kingo, utilizzando al meglio le sue doti di medico, riesce a salvarlo e in questo modo riguadagna la fiducia di Ema che lo premia affidandogli un feudo ancora più grande. Nichiren osserva il comportamento del suo discepolo e infine gli scrive parole di lode per la capacità di non essersi mai arreso.
– Provare gioia nel dedicare la propria vita alla felicità altrui: è la caratteristica principale dei Bodhisattva della Terra e il punto di forza dei membri della SGI. Provare gioia nel dedicarsi agli altri è la felicità più nobile e grande che si possa vivere. Ma ciò non vuol dire che bisogna diventare dei martiri, al contrario significa vivere manifestando lo spirito del Bodhisattva Mai Sprezzante. Dedicarsi agli altri è la chiave per raggiungere la propria felicità.
«Grazie a tutti voi – che avete dedicato le vostre vite a kosen-rufu condividendo il mio stesso spirito – la SGI europea ha conseguito uno sviluppo senza precedenti. Sono profondamente felice» ha scritto ancora il presidente Ikeda nel messaggio ai responsabili presenti al corso, fra i quali c’erano anche alcuni pionieri, testimoni della nascita della Soka Gakkai Internazionale, avvenuta a Guam nel 1975. C’erano anche tanti giovani a Trets, un quarto del totale dei partecipanti per la precisione. Da questa solida relazione tra i pionieri e i giovani ha inizio questo anno significativo per il movimento di kosen-rufu: ottant’anni dalla fondazione della Soka Gakkai per opera del maestro Makiguchi e cinquanta di presidenza dell’attuale maestro Daisaku Ikeda. Un ritmo rinnovato per l’Europa intera, per la quale gli appuntamenti celebrativi continueranno anche nel 2011, in occasione dei cinquanta anni della prima visita di Daisaku Ikeda nel Vecchio Continente.
La riunione europea si è svolta solo pochi giorni dopo il tragico terremoto di Haiti; alle popolazioni colpite sono andati più volte i pensieri e le preghiere di tutti i partecipanti.

• • •

Divisione giovani: le impressioni

Rispondere alle aspettative
Ho percepito che è giunto il momento per noi discepoli di rispondere alle aspettative del maestro e renderlo orgoglioso delle nostre vittorie. È stato molto interessante il confronto con i membri degli altri paesi e constatare quanto sia bello e incoraggiante essere uniti, nonostante le diversità, per realizzare kosen-rufu in Europa!
Mauro Ciullo

Rinnovando cuore e mente
Il “mio” ottantesimo anniversario: mente e cuore, azioni e pensieri rinnovati, per riunirli a quelli del Budda. La mia missione è chiara: condurre le persone alla felicità. Sono rimasta colpita da un incoraggiamento del presidente Ikeda in cui scrive: «C’è ancora tanto di quel potere del Budda che ancora non avete fatto emergere. C’è tanta di quella saggezza del Budda che ancora non avete fatto sgorgare». Da oggi la mia preghiera è incredibilmente più forte perché ha un unico scopo: quello di realizzare il sogno di kosen-rufu.
Marta Arkerdar

Discepolo per sempre
C’è un momento che non dimenticherò mai, la proiezione del video girato nel 1994 durante l’ultima visita del presidente Ikeda in Italia. Non partecipai fisicamente all’evento, ero ancora principiante, ma vedere le immagini di sensei insieme ai membri italiani mi ha suscitato delle forti emozioni. Vederlo più giovane mentre parla, scherza e incoraggia noi italiani mi ha fatto piangere di gioia e di gratitudine per tutto quello che ha fatto e che fa per noi: è veramente una persona straordinaria. Lui è il mio maestro da quando avevo diciassette anni e ne vado fiero: sarò suo discepolo per tutta la vita.
Mattia Duni

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata