Ogni 26 gennaio, in occasione dell’anniversario della fondazione della SGI, Daisaku Ikeda redige una proposta di pace da presentare alla comunità internazionale
Trentacinque anni fa, il 26 gennaio del 1975 a Guam, un’isola del Pacifico, venne fondata la Soka Gakkai Internazionale (SGI) un organismo costituito dalle organizzazioni dei membri di tutto il pianeta e in quell’occasione Daisaku Ikeda ne divenne presidente. I 158 delegati provenienti da 51 paesi firmarono una Dichiarazione di pace.
Ma perché fu scelta proprio l’isola di Guam? Il territorio americano di Guam, invaso dall’esercito nipponico nel 1941, divenne teatro di un feroce combattimento nel 1944 quando l’esercito americano cercò di riconquistarlo e quasi ventimila soldati appartenenti a entrambi gli schieramenti persero la vita. Battendo in ritirata i soldati giapponesi massacrarono moltissimi civili inermi.
Durante una visita alle Hawaii, nel 1974, al presidente Ikeda nacque l’idea di usare quel luogo, simbolo delle atrocità della guerra, come palcoscenico per la fondazione della SGI. Il nucleo della decisione di formare un organo internazionale che si dedicasse ai valori del rispetto di ogni essere vivente è racchiuso in questo brano della dichiarazione firmata dai rappresentanti a Guam: «Dal momento che il punto fondamentale per assicurare la pace sta nel riconoscere il valore assoluto della vita umana, siamo determinati a diffondere in lungo e in largo la consapevolezza nel cuore degli uomini che la vita è insostituibile e di valore assoluto» (NR, 320, 22).
Nel 1981 la SGI entra a far parte delle Organizzazioni Non Governative dell’ONU (ONG). Oggi sono presenti membri SGI in 192 paesi differenti.
Per approfondire:
www.sgi.org
Con lo sguardo al futuro (NR, 320, 22)
Nasce la SGI (NR, 411,16)
Un sogno di settecento anni e più (NR, 425, 10)
L’eredità del Budda (BS, 108, 12)