Giovani leader di kosen-rufu si sono incontrati in Giappone per partecipare a un corso della SGI: “One Europe with Sensei” il loro motto
Dal 22 al 27 ottobre si è tenuto a Tokyo il corso SGI dedicato ai giovani. Assieme a me, altri otto ragazzi dall’Italia. Alle riunioni principali abbiamo partecipato tutti insieme, mentre in altre occasioni ci siamo suddivisi per riuscire a prendere parte ai vari incontri previsti nel corso della settimana.
Alla cerimonia d’inizio nel Centro dell’Amicizia Soka, vicino al quartiere di Shinanomachi dove la SGI ha le sedi principali, erano presenti duecento giovani in rappresentanza di quarantotto paesi. È stata occasione d’incontro con tanti compagni di fede, molti dei quali veri pionieri in territori dove il Buddismo conta solo pochi fedeli. Emozionante e divertente.
Insieme abbiamo incontrato Minoru Harada, presidente della Soka Gakkai giapponese che ha risposto alle nostre domande, ripetendo più e più volte una parola chiave: cambiamento. Abbiamo incontrato i nuovi responsabili giovani della Soka Gakkai giapponese e della SGI e, il giorno seguente, abbiamo visitato l’Università Soka e il vicino Makiguchi Memorial Hall, dove si tengono le riunioni con il presidente Ikeda.
Di grande importanza la lezione con Masaaki Morinaka, vice responsabile del Dipartimento di studio della SGI, che ci ha commentato il Gosho Sulla profezia del Budda, vero “manifesto” della Soka Gakkai: i membri della SGI realizzano una profezia nel momento più tumultuoso della storia umana, ovvero nell’epoca in cui un cambiamento è allo stesso tempo possibile e indispensabile.
Il giorno seguente, ovviamente il più atteso, l’incontro con il presidente Ikeda (vedi riquadro a pagina 19). Questa riunione ha dato il via alla commemorazione degli ottant’anni della fondazione della Soka Gakkai e dei dieci lustri di presidenza di Daisaku Ikeda.
Sensei ha parlato ai giovani, protagonisti di questa seconda fase di kosen-rufu.
Luca e Marta, come rappresentanti dei giovani italiani, hanno ricevuto dal presidente Ikeda un regalo per l’Italia: una grande foto che ritrae la Torre di Pisa, scattata dallo stesso Ikeda che a questa immagine ha dedicato anche una poesia: «Ammirando in Italia / l’arte sublime / con i compagni di fede / quale emozione!».
L’intensità dell’incontro con il maestro è rimasta anche nella riunione tenuta a Kanagawa nella prefettura di Yokohama, a circa un’ora di strada da Tokyo. Un Centro culturale bellissimo che si affaccia imponente sull’oceano. Questo luogo rappresenta il punto d’origine del voto di Ikeda di propagare il Buddismo nel mondo. In noi la certezza di essere figli di quel desiderio, costante e appassionato. Giorni questi che porteremo con noi, che ci hanno cambiato, che ci hanno avvicinato nel nostro vivere quotidiano a un maestro coraggioso.