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Una base indistruttibile per il futuro - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:53

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Una base indistruttibile per il futuro

Il presidente Ikeda, in questo discorso rivolto ai responsabili di regione, ricorda uno degli insegnamenti di Toda:«Anche nella nostra pratica buddista nulla cambierà se continuiamo a camminare costantemente lungo strade facili e prive di ostacoli». In questo numero, il commento del responsabile europeo Hideaki Takahashi durante il corso estivo nazionale

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Il presidente Ikeda, in questo discorso rivolto ai responsabili di regione, ricorda uno degli insegnamenti di Toda:«Anche nella nostra pratica buddista nulla cambierà se continuiamo a camminare costantemente lungo strade facili e prive di ostacoli». In questo numero, il commento del responsabile europeo Hideaki Takahashi durante il corso estivo nazionale

Grazie di esservi riuniti qui nonostante il gran caldo. Tutti voi avete lavorato molto duramente quest’anno e ogni regione ha ottenuto successi straordinari. Vorrei anche esprimere il mio sincero apprezzamento ai nostri nobili membri provenienti da ogni luogo. Grazie davvero! Desidero che vi prendiate cura della vostra salute e che continuiate a guidare il movimento di kosen-rufu con forza e allegria.
Vi prego di lodare e premiare ogni singola persona per i suoi instancabili sforzi. Nonostante il caldo estivo e le forti piogge, in tutto il Giappone i nostri membri si sono impegnati a fondo per kosen-rufu. È importante che i responsabili riconoscano prontamente gli sforzi sinceri dei compagni di fede e mostrino loro un sentito apprezzamento. Questa è una regola d’oro per i responsabili di kosen-rufu. È del tutto sbagliato dare per scontato il lavoro dei nostri membri. La fede sta alla base dei nostri sforzi; dobbiamo sempre impegnarci e vincere grazie alla fede. Incamminiamoci dunque verso nuove vittorie, iniziando da una forte preghiera in unità.
C’è un antico libro cinese sull’educazione noto come Huainanzi, che lo stesso Nichiren Daishonin cita nei suoi scritti. Oggi da quel testo vorrei offrirvi questa citazione: «Gli astuti sono bravi a valutare il futuro. I saggi sono bravi a prepararsi per il futuro». In altre parole, nel momento stesso in cui si ottiene una vittoria, dobbiamo applicarci seriamente in vista delle sfide successive. In qualità di massimi responsabili dell’organizzazione è vitale che voi recitiate Daimoku con serietà e vi impegniate con tutto il vostro essere per il bene del futuro.
Nel Liezi, un’altra antica opera cinese citata dal Daishonin, troviamo questo passo: «Non c’è una regola approssimativa per afferrare le occasioni, cogliere il momento giusto o adattarsi alle circostanze; è tutta una questione di intelligenza innata». Dobbiamo usare il nostro ingegno, la nostra intelligenza. Dobbiamo vincere usando la «saggezza della verità che opera in accordo con le circostanze in costante mutamento» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 122, 59). Inoltre, è cruciale rimanere uniti nello spirito di “diversi corpi, stessa mente”. Dobbiamo anche essere estremamente vigili e all’erta.
I responsabili devono agire in prima persona, a prescindere che ci sia qualcuno che noti o meno i loro sforzi, e recitare Daimoku con forte determinazione. I responsabili stessi devono recitare con tutto il cuore per la sicurezza e il benessere dei compagni membri e perché il futuro di kosen-rufu si apra senza limiti.

Assaporare l’infinita gioia della Legge

Permettetemi ora di condividere un brano molto noto di una lettera che il Daishonin inviò al suo fedele discepolo Shijo Kingo: «Non c’è vera felicità per gli esseri umani al di fuori del recitare Nam-myoho-renge-kyo. Il sutra afferma: “… e là gli esseri viventi sono felici e a proprio agio”. Potrebbe forse indicare qualcosa di diverso dalla gioia senza limiti della Legge?» (Felicità in questo mondo, RSND, 1, 607). Il Daishonin rivelò l’insegnamento di Nam-myoho-renge-kyo a tutti, senza distinzione o discriminazione. È un insegnamento universale per la felicità di tutti gli esseri umani; inoltre, l’espressione «la gioia senza limiti della Legge» è scritta in caratteri cinesi che letteralmente indicano “la gioia della Legge che si ottiene da soli”. In altre parole, non aspettiamo che qualcun altro ci dia la felicità. Noi traiamo il potere per diventare felici dalla nostra stessa esistenza. Non inseguiamo immagini effimere di felicità, perché possiamo far scaturire «la più grande di tutte le gioie» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 124, 54) dall’interno di noi stessi.
Grazie a tutti i membri delle Divisioni donne e giovani donne! Nella società odierna, in cui tantissime persone mancano di una vera e propria filosofia della felicità, i membri delle Divisioni donne e giovani donne, sostenendo l’insegnamento della sacralità della vita su cui si basa il Buddismo di Nichiren Daishonin, stanno espandendo con gioia una magnifica rete di felicità, umanesimo e amicizia. Il filosofo svizzero Carl Hilty (1833-1909) affermò che la vera felicità consiste «nel dedicarsi completamente a qualche grande impresa che ci rende attivi. Altrimenti è impossibile essere veramente felici». Lo storico scozzese Thomas Carlyle (1795-1881) scrisse: «La felicità nella vita consiste non nel vivere bene, ma nel lavorare bene». E il filosofo e pedagogista americano John Dewey (1859-1952) dichiarò: «A prescindere da quanto si faccia per se stessi, ciò che perdura è solo ciò che si fa per gli altri». Tutte queste osservazioni offrono validi consigli per vivere delle esistenze significative.
Le attività della Gakkai, che sono volte a realizzare kosen-rufu e a stabilire il corretto insegnamento per la pace nel paese, sono un modo sicuro per ottenere quel tipo di vera felicità a cui si stanno riferendo questi stimati pensatori.

La sfida di aiutare gli altri

Il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, disse: «Diventare felici in prima persona non è una grande sfida; è piuttosto semplice. Ma l’essenza del Buddismo del Daishonin sta nell’aiutare anche gli altri a diventare felici». Continuiamo ad avanzare con questo spirito proprio della Gakkai. Accettare sfide difficili è l’orgoglio dei giovani che percorrono il nobile sentiero di maestro e discepolo. Le avversità diventano il loro emblema.
Il poeta italiano del quindicesimo secolo Agnolo Poliziano scrisse di un eroico guerriero: «Pur convien che di nuovo in campo vada / Lauro, e si cinga di nuova ghirlanda: / ché virtù nelli affanni più s’accende, / come l’oro nel fuoco più risplende» (Stanze per la giostra, Libro II, ottava 14).
Questo risulta ancora più vero nelle battaglie importanti che affrontiamo per kosen-rufu. Come scrive il Daishonin: «Quanto più grandi saranno le difficoltà che incontrerà [il devoto del Sutra del Loto], tanto più grande la gioia che egli proverà grazie alla sua forte fede» (Una nave per attraversare il mare della sofferenza, RSND, 1, 29).
Toda diceva spesso: «Anche nella nostra pratica buddista nulla cambierà se continuiamo a camminare lungo strade facili e prive di ostacoli. Sono le grandi avversità e le sfide che ci rendono capaci di trasformare il karma e di compiere la nostra rivoluzione umana». Egli diceva anche: «Se vi dovesse capitare di sentirvi bloccati, fate scaturire il grande potere della fede, sfidate le vostre stesse debolezze, vincete su di esse ed espandete il vostro stato vitale. Questa è la sfida costante di “abbandonare il transitorio e rivelare il vero” nella propria vita».
I membri della Divisione giovani stanno dando prova di una crescita meravigliosa. Sono così felice di vederla. Giovani, è arrivato il vostro momento. Ora il palcoscenico è vostro e attende i vostri brillanti successi. Spero che durante la giovinezza siate pronti ad assumervi sfide difficili. Tutti i vostri sforzi diventeranno tesori permanenti e fonte di gloria eterna. Io sto vegliando su di voi. Giovani, fate del vostro meglio!
Il grande Leonardo da Vinci scrisse in uno dei suoi taccuini: «Vittoria: saggezza, forza». Non possiamo vincere se siamo sciocchi o miopi, per vincere dobbiamo essere saggi e coltivare la saggezza. Non possiamo vincere se siamo vili o timidi. Per vincere dobbiamo essere forti, sviluppare energia e coraggio. Il drammaturgo spagnolo Pedro Calderón de la Barca (1600-81) compose questi versi per uno dei suoi personaggi: «Un amico che ti ha mostrato fiducia, amicizia e cortesia lo ripaghi con l’ingratitudine?». In qualità di responsabili vi prego di mostrare sempre la massima cortesia e rispetto per i nostri membri. Lo statista e filosofo dell’antica Cina Zi Chan disse: «Una base salda rende invincibili». Ciò che è costruito su una base solida non si sgretolerà e avrà anzi il potenziale per una crescita e uno sviluppo costanti. Ora è il momento di assicurare una base indistruttibile per la continua trasmissione del corretto insegnamento e per la vittoria del nostro movimento per l’eternità.

Un dialogo con due grandi del jazz

Con profondo apprezzamento per i vostri incredibili sforzi per la diffusione del Seikyo Shimbun, il quotidiano della Soka Gakkai, ho alcune novità da comunicarvi. A partire da settembre, sul Seikyo Shimbun verrà pubblicato a puntate un nuovo dialogo che sto conducendo con Herbie Hancock e Wayne Shorter. Il jazz ha il potere di riunire le persone, è in grado di muovere gli animi e di cambiare i tempi. Herbie Hancock e Wayne Shorter sono due musicisti jazz acclamati a livello internazionale, nonché membri della SGI da oltre trent’anni. Nonostante i loro impegni di lavoro, si stanno preparando con gioia ai nostri incontri; spero che vi piaceranno.
La SGI sta conoscendo uno sviluppo straordinario in tutto il mondo. In ogni nazione i membri sperimentano l’impegno condiviso di maestro e discepolo e, irradiando un caldo spirito di amicizia e cura reciproca, stanno conquistando la fiducia delle loro comunità. I responsabili della SGI in ogni nazione stanno lavorando intensamente per aprire la strada verso kosen-rufu. Voi, nostri responsabili in Giappone, dovete impegnarvi allo stesso modo. Spero che ognuno di voi farà proprio il mio spirito e si impegnerà nel luogo della sua missione per raggiungere uno sviluppo e una crescita ancora maggiori per il nostro movimento. Coloro che perdono la voglia di sfidarsi finiranno i loro giorni nella tristezza e nel malcontento. Sia nella vita che nella società, è la serietà del nostro impegno a determinare la vittoria; non possiamo aspettarci di vincere se il nostro impegno è debole. Tutti voi siete responsabili che fungeranno da pilastri di una nuova era. Qualunque cosa gli altri facciano o dicano, vi prego di avere lo spirito di dedicarvi sempre in prima persona e con serietà a kosen-rufu. Il risultato di qualunque impresa dipende dai responsabili centrali. Recitate Daimoku quanto potete. Vi ho insegnato tutto ciò che serve per vincere. Se diventate persone negligenti e compiaciute, per il meccanismo della Legge di causa ed effetto, vi ritroverete in una situazione che vi lascerà dei rimpianti. Agite con coraggio, incoraggiate i compagni membri. Responsabili di ogni regione, conto sul fatto che facciate la vostra parte!
Mi appello soprattutto a voi, responsabili della Divisione giovani, affinché avanziate con coraggio e passione e vi sfidiate come veri campioni. Promettete di raggiungere un obiettivo specifico nella crescita dei membri, di ottenere concrete realizzazioni e di sostenere lo sviluppo di tutte le persone che riuscirete ad aiutare durante il periodo in cui siete responsabili. Vi prego di recitare Daimoku con determinazione e tenacia.

L’amicizia è il tesoro più grande

Re Juan Carlos I di Spagna è noto come un leader saggio che ha guidato il proprio paese verso la democrazia. Non dimenticherò mai il mio incontro con lui a Manila, nel 1998. Una volta osservò: «Le persone intelligenti hanno sempre uno spirito giovane». Impegniamoci sempre per kosen-rufu con uno spirito vivace e giovane. Questa è anche la chiave per far risplendere di vittoria i capitoli finali della nostra esistenza.
Come sapete, la Spagna ha vinto il Campionato mondiale di calcio 2010 in Sudafrica, il primo per quella nazione. Ho immediatamente mandato un telegramma di congratulazioni a re Juan Carlos, il quale mi ha risposto subito. Il mio credo personale è sempre stato quello di dare valore e curare i legami di amicizia che ho intrecciato con gli altri. L’amicizia è un tesoro; interagire con gli altri è una fonte di gioia.
Re Juan Carlos disse anche: «Ci sono persone che, anche se giovani, temono il nuovo e questo li fa invecchiare prima del tempo». Gioventù è sinonimo di coraggio. Le persone coraggiose trasudano immancabilmente vigore ed energia.

Sostenere persone capaci

L’autore spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616) scrisse in una delle sue opere: «Quando l’intero esercito combatte compatto, […] è chiaro come il giorno / che la vittoria desiderata è a disposizione». L’unità nella fede è come il sole che illumina un nuovo traguardo.
L’architetto spagnolo Antoni Gaudí (1852-1926) sottolineò: «Quando le cose non si possono fare o vengono fatte così male che non si ottiene alcun risultato, è perché mancano le persone giuste. Non si tratta di qualche colpa da imputare all’ambiente, ma della volontà delle persone di far fallire l’impresa». Vi prego di trovare e sostenere persone capaci; aiutate i più giovani a sviluppare il loro potenziale; prendetevi cura di loro come se fossero vostri figli o fratelli, incoraggiandoli con calore e sostenendoli con tutto il cuore.
Il filosofo giapponese Kiyoshi Miki (1897-1945), di cui ho letto le opere da giovane, nacque nella regione del Kansai. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti i miei amati membri del Kansai per i loro incredibili sforzi! Miki scrisse: «I leader devono possedere molte qualità morali per essere degni di fiducia. Fidati sono coloro che prendono in considerazione il bene comune e non il guadagno personale. Fidati sono coloro che non pensano solo a ottenere ricchezza e successo personali, ma sono pronti a sacrificarsi per il benessere di tutti. Fidati sono coloro che agiscono in base alle proprie convinzioni e non sono in balia delle correnti del tempo. Fidati sono coloro che agiscono in prima persona e hanno iniziativa. Fidati sono coloro che possiedono la virtù del riserbo. E fidati sono coloro che hanno senso di responsabilità».
In altre parole, non essere concentrati su di sé, ma sul benessere di tutti, rimanere fedeli alle proprie convinzioni, agire e avere iniziativa, essere riservati, avere senso di responsabilità: sono tutte qualità che ispireranno la fiducia della gente. Queste sono linee guida per una buona leadership.
Vorrei che tutti voi foste responsabili per i quali i membri possano nutrire fiducia e rispetto profondi.

Avere a cuore i membri è lo spirito della Gakkai

Vorrei ora riconfermare alcuni importanti concetti fondamentali per i responsabili. Primo, fate sempre una chiara distinzione tra questioni pubbliche e private, e in nessuna circostanza approfittate dell’organizzazione o dei suoi membri per fini personali. Siate scrupolosamente onesti. Non permettete assolutamente alcun tipo di corruzione.
Secondo, fate sempre tesoro dei membri. Trattateli con il massimo rispetto, basato sulla consapevolezza che chi lavora instancabilmente per kosen-rufu è un nobile Budda ed entità della Legge mistica. Dobbiamo mettere i membri al primo posto e dedicarci con sincerità alla loro felicità e benessere, questa è l’essenza della nostra pratica buddista. Vi prego di ringraziare con calore i membri e di lodarli per il loro impegno, questo è lo spirito di un vero responsabile. Non pensate neanche per un istante che la vostra posizione nell’organizzazione vi renda migliori degli altri o vi dia il diritto di guardarli dall’alto in basso. Chiunque si comporti in questo modo non è un mio discepolo. Nichiren Daishonin scrive: «Chi ha fede nel Sutra del Loto diventerà sicuramente un Budda e chi offende un Budda commette una grave colpa» (Le quattordici offese, RSND, 1, 670).
Rispondete con slancio agli sforzi sinceri dei membri, nobili praticanti del Buddismo del Daishonin, e fate tutto il possibile per sostenerli. Questo è lo spirito della Gakkai e l’essenza del sentiero Soka di maestro e discepolo. Non dobbiamo mai perdere di vista questo, neanche per un attimo. I miei cinquant’anni alla guida di kosen-rufu sono stati mossi da questo spirito. Mi sono dedicato a incoraggiare i nostri membri affinché potessero praticare con gioia, speranza e serenità, e fossero felici e orgogliosi di far parte del nostro movimento. Questo è il motivo per cui la Soka Gakkai è cresciuta fino a diventare ciò che è oggi. Se i membri sono forti, la Soka Gakkai è forte.
Spero che non dimenticherete mai lo spirito di impegnarvi per la felicità e il benessere dei membri. Come responsabili di alto livello nella nostra organizzazione, vi prego di recitare Daimoku con impegno affinché i membri godano di esistenze lunghe, sane e armoniose, siano al sicuro, ricevano grandi benefici nella fede e superino le sfide che si trovano ad affrontare, e vi prego di continuare a dedicarvi completamente a incoraggiarli e sostenerli.
Ricordo l’incontro e la conversazione con l’ex presidente ceco Václav Havel a Tokyo nel 1992. Durante i suoi anni come attivista impegnato per una società più umana combatté per non essere costretto al silenzio dal regime. Questo coraggioso filosofo e statista ha osservato con acume: «[Una particolare] categoria di motivi per i quali si desidera il potere politico – desiderio dei vantaggi che il potere porta con sé o semplicemente l’abitudine a tali vantaggi – merita una speciale attenzione. È interessante osservare quanto siano diaboliche proprio in quest’ambito le tentazioni del potere […]. [Una persona che arriva a detenere un simile potere] diventa prigioniero della propria posizione, delle proprie prerogative, del proprio incarico». Questo è il motivo per cui è così importante tenere un occhio vigile su chi sta al potere. I giovani hanno una grande responsabilità a questo proposito.
Come asserì il filosofo francese Jacques Maritain (1882-1973): «Si può rispettare la giustizia e nello stesso tempo avere cervello e riuscire a essere forti». Dobbiamo costruire una società in cui prevalga la giustizia. Per fare questo dobbiamo fare appello alla nostra saggezza e unire gli sforzi.

Prestare attenzione ai dettagli

Tutte le nostre azioni sono riflesse nello specchio del Gohonzon, la rappresentazione di Nam-myoho-renge-kyo, la Legge di causa ed effetto. Spero che vi impegnerete con coraggio come nobili leader di kosen-rufu e come miei sinceri discepoli e successori in questa nuova era Soka. Vi prego di fare di ogni regione una cittadella invincibile di persone capaci che brillano nella fede. Poiché sostenete la piena responsabilità del nostro movimento, vi prego di recitare Daimoku intensamente, di sviluppare la vostra abilità e forza d’animo, e di impegnarvi secondo lo spirito condiviso di maestro e discepolo. Nutrendo grandi speranze per le vostre imprese, invito tutti voi a fare del vostro meglio.
Lo storico greco Polibio, che stilò la cronaca dell’ascesa di Roma, scrisse: «I comandanti devono fare attenzione a ogni dettaglio». L’irresponsabilità è pericolosa, i dettagli sono importanti. Tralasciare segnali apparentemente minori può condurre a una grande sconfitta. Prestare sincera attenzione a piccoli problemi e preoccupazioni, d’altra parte, può essere causa di un grande sviluppo futuro.

Un “impegno sempre rinnovato”

Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) scrisse: «Nel corso della vita, l’esterno e l’interno rimangono in costante conflitto […] e quindi ci si deve armare quotidianamente per mantenere un impegno sempre rinnovato». Questo è vero anche per il lungo viaggio per kosen-rufu che continuerà nell’eterno futuro. Ogni giorno è un impegno. Tutto comincia con le nostre piccole vittorie quotidiane nel superare ostacoli e limiti; tutto comincia dal vincere oggi.
Il Daishonin avverte rigoroso: «Rafforzate la vostra fede giorno dopo giorno e mese dopo mese. Se la vostra determinazione cala anche solo un po’, i demoni prenderanno il sopravvento» (Le persecuzioni che colpiscono il santo, RSND, 1, 885). In quanto responsabili, vi prego di impegnarvi fino in fondo per aprire la via alla vittoria e spargere i semi della speranza giorno dopo giorno, senza mai cedere nella vostra determinazione. Così progredisce kosen-rufu. E proprio perché voi siete i responsabili centrali della nostra organizzazione, non dovete mai permettere alle funzioni negative di avere la meglio. È vitale che pensiate costantemente a come garantire la vittoria e la crescita della Soka Gakkai e a come sostenere e incoraggiare nel modo migliore i compagni membri.
Negli ultimi cinquant’anni mi sono dedicato completamente ad assicurare personalmente il successo del nostro movimento. Ho riportato la vittoria in ogni battaglia che ho combattuto per kosen-rufu, per i diritti umani e per lo sviluppo globale della SGI. Posso riferire con orgoglio al mio maestro Toda di aver vinto. Questo è stato il mio impegno in qualità di vero discepolo. In gioventù ho desiderato più di ogni altra cosa rassicurare il mio maestro ed essere per lui fonte di gioia. Questo è il motivo per cui mi sono dedicato a kosen-rufu con tutte le mie forze. Toda conosceva e comprendeva il mio spirito.
Per realizzare la visione del mio maestro, ho accolto con gioia ogni sfida, per quanto difficile o impegnativa. Per me questo era semplicemente naturale in quanto suo discepolo; comunque sia, la missione di un responsabile è vincere. Non si tratta di apparenza. In ogni impresa per kosen-rufu, la nostra sfida come responsabili è mettere ciascuno in grado di partecipare con gioia, creare valore e progredire nella propria rivoluzione umana. I responsabili non devono mai causare sofferenza ai membri. I responsabili devono essere persone sagge.
Un personaggio di uno dei romanzi di Goethe osserva: «Le donne sono molto più intelligenti degli uomini». La nostra organizzazione deve stimare e rispettare i membri delle Divisioni donne e giovani donne, e ascoltare con sincerità sempre maggiore le loro schiette opinioni e idee. Dobbiamo fare del nostro meglio per assicurarci che ognuna possa contribuire alle attività in piena libertà. Facciamo del nostro meglio per sostenere i giovani. Sosteniamo e prepariamo i giovani affinché sviluppino una fede ancora più forte e uno spirito combattivo in qualità di discepoli. Possiamo riuscirci insegnando loro la nobile via di maestro e discepolo attraverso il nostro stesso esempio.
L’architetto italiano del Rinascimento Andrea Palladio (1508-80) scrisse: «E fondamenta propriamente si dicono la base della fabrica, cioè quella parte, ch’è sotto terra: laquale sostenta tutto l’edificio che sopra terra si vede […] onde l’Architetto deve ponervi ogni sua diligenza» (I quattro libri dell’architettura, Libro Primo, cap. VII).
Il bastione della Soka Gakkai è sostenuto dagli sforzi sinceri e dalle ammirevoli azioni dei nostri membri. I responsabili non devono mai dimenticare di ringraziarli. Quando tornate nella vostra regione, vi prego di portare i miei migliori saluti ai membri infinitamente preziosi di quella zona.
Nella nostra vita personale come nelle attività per kosen-rufu, non possiamo riposare sugli allori, perché la vera sfida si trova sempre di fronte a noi. Rinnoviamo il nostro vigore, lucidiamo le nostre capacità, facciamo emergere la luminosità e l’energia della nostra esistenza e continuiamo a impegnarci insieme in buona salute e allegria. L’autunno dorato dell’ottantesimo anniversario della Soka Gakkai si avvicina a grandi passi. Conto su di voi per ottenere grandi realizzazioni del nostro movimento, diffondendo a tutti coraggio, speranza e gioia.
Grazie ancora per esservi riuniti oggi.

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