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Un cuore che non si arrende - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:09

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Un cuore che non si arrende

Il corso internazionale dei giovani della SGI si è tenuto dal 6 al 13 settembre. Un ventaglio di eventi e occasioni grazie ai quali i partecipanti hanno potuto ampliare la loro prospettiva, rinsaldare i legami tra loro e decidere di dedicare le proprie vittorie al maestro

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Il corso internazionale dei giovani della SGI si è tenuto dal 6 al 13 settembre. Un ventaglio di eventi e occasioni grazie ai quali i partecipanti hanno potuto ampliare la loro prospettiva, rinsaldare i legami tra loro e decidere di dedicare le proprie vittorie al maestro

La ricerca del maestro, la decisione di prendere in mano il testimone di kosen-rufu e dimostrare la determinazione di rinnovare il voto di Nichiren, sono stati il filo rosso di questa esperienza. L’accoglienza che abbiamo ricevuto dai membri giapponesi ci ha trasmesso fin da subito quell’attenzione che il presidente Ikeda riserva a ogni singola persona, mostrando in pratica la relazione di non dualità di maestro e discepolo. Era come se Ikeda fosse accanto a ciascuno dei duecentocinquanta giovani, provenienti da cinquantacinque paesi. Sembrava di assistere a kosen-rufu che prende forma e diventa realtà. Canada, Sudafrica, Venezuela, Corea del Sud, sono solo alcuni dei paesi rappresentati; ciascuno con una sua specificità e il tratto comune della gioia. «Spero dal profondo del cuore che questo corso, seppur breve, sia una grande occasione per creare legami di amicizia» ci ha incoraggiato sensei appena arrivati. E così è stato.
Sono stati poi organizzati degli incontri di approfondimento di tutte le attività giovani: soka-han e byakuren, gruppo Futuro, Divisione studenti. Per tutti i partecipanti, la possibilità di incontrare i responsabili nazionali dei vari staff e di chiarire meglio il significato dell’attività buddista. «Come far crescere persone di valore?»; «Come incoraggiare le persone che si sentono lontane dall’attività?»; «Come si comporterebbe sensei al posto nostro?», sono state alcune delle domande che richiamano un leitmotif: la centralità della persona, l’importanza assoluta da dare alle relazioni di fiducia in cui si possa sentire che prima di tutto le persone vanno conosciute, comprese, ascoltate, capite, perché possano essere realmente incoraggiate.
Al Centro dell’Amicizia Soka si è aperto ufficialmente il corso. Cinquantasette anni prima, lo stesso 8 settembre, ci fu la storica dichiarazione di Josei Toda contro le armi nucleari. I giovani, ricordando questa data, sono consapevoli che questo giorno segna la creazione di una nuova Divisione giovani che, dall’8 settembre 2011, lotterà con ancora più determinazione insieme al presidente Ikeda. Ciò può avvenire solo costruendo un cuore che non si arrende mai di fronte a qualsiasi sofferenza, un cuore che vuole essere come il sole che infonde speranza, un cuore che vuole fare del suo meglio per la società, un cuore che vuole prendersi cura di ogni singola persona, un cuore, infine, che desidera incoraggiare gli altri. Il vice direttore della Soka Gakkai Shigeo Hasegawa ci ha chiesto espressamente di maturare in tutte le nostre lotte questi cinque “tipi” di cuore.
C’è stato anche il momento dello studio con Masaaki Morinaka, vice responsabile della SGI del Dipartimento: In risposta al signore di Ueno è il Gosho in cui Nichiren si occupa della formazione di Nanjo Tokimitsu, il discepolo da guardare con ammirazione come esempio di coraggio e risolutezza. Le aspettative di Nichiren verso Nanjo sono le stesse di Ikeda verso di noi. La difesa, la deferenza e la cura che Nanjo ha avuto nei confronti dei seguaci di Atsuhara parlano della centralità da dare al seguace del Sutra del Loto, centralità che va data a tutti i discepoli del maestro. Ancora una volta il messaggio è relativo a una religione viva che pone al centro l’essere umano e la sua continua lotta contro le tendenze negative.
I giovani italiani hanno poi fatto un resoconto delle attività svolte nel 2010 e 2011: lo sviluppo della Soka Gakkai italiana, la campagna “Senzatomica”, le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della prima visita in Europa di sensei. La risposta di Ikeda: «Grandioso. Sono felice della realizzazione della prossima riunione europea in occasione del cinquantesimo anniversario di kosen-rufu in Italia. I giovani in prima linea stanno lottando, sono veramente grandi. Anche l’Italia sta crescendo tanto». Il maestro è felice e la consapevolezza dei giovani è di aver reso felice il maestro. Il corso ci porta a vivere altri momenti fondamentali: Kanagawa, dove è stato ricordato come sensei nel 1979 abbia scritto i caratteri “giustizia” in risposta al piano della Nichiren Shoshu che prevedeva le sue dimissioni da presidente, ma evidentemente non da maestro; la riunione di scambio dove i giovani italiani hanno trovato un’accoglienza calorosa. L’incoraggiamento è stato reciproco e le esperienze condivise hanno trasmesso questo senso di uno sforzo collettivo.
Alla cena finale è arrivato l’ennesimo messaggio del presidente Ikeda: «Anche se non posso incontrarmi con voi di persona, sono sempre con voi e veglio su di voi affinché possiate aprire la vostra strada per essere più forti e consolidare le vostre fondamenta rendendole come l’acciaio. Se vi limitate ad aspettare il maestro non sarete in grado di sviluppare la vostra forza. Prendete l’iniziativa: sprigionate una potenza milioni di volte superiore. Create un gruppo di uomini e donne capaci, in grado di portare avanti gli ideali della Soka Gakkai eternamente nel futuro. Ora è il momento di costruire. Coltivate e approfondite la relazione maestro-discepolo nell’unità di “diversi corpi stessa mente affinché il flusso di kosen-rufu si espanda sempre di più. C’è la luna piena questa sera che veglia sulle giovani guide di kosen-rufu. Voi, che avete una fede profonda, siete come la luna piena che sale alta nel cielo e illumina gli esseri umani. Voi realizzerete ogni desiderio e non avrete alcun rimpianto». È un monito del maestro ad assumersi la piena responsabilità, per prendere l’iniziativa e vincere. Vincere ancora e vincere insieme.

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Messaggio del presidente Ikeda per la riunione Generale dei Giovani della SGI
Un io saldo e incrollabile

Voglio esprimere il mio apprezzamento più sincero ai responsabili della Divisione giovani provenienti da tutto il mondo che, dopo aver superato grandi ostacoli, sono venuti in Giappone animati da un nobile spirito di ricerca nella fede. E voglio anche esprimere il mio apprezzamento per l’instancabile impegno dei nostri giovani qui in Giappone, incredibilmente capaci ed energici, che si stanno impegnando per aprire una nuova era per lo sviluppo della Soka Gakkai.
Ciò che vorrei chiedervi oggi è che ognuno di voi, senza eccezione, attraverso la pratica del Buddismo di Nichiren Daishonin, forgi un io saldo e incrollabile e conduca un’esistenza piacevole, soddisfacente e significativa. Vi chiedo inoltre di arrivare ad assaporare l’infinita ed eterna condizione vitale della Buddità permeata dalle quattro nobili virtù di eternità, felicità, vero io e purezza. Non vi è impresa più alta per l’umanità dello sviluppo di questa profonda e maestosa condizione vitale.
Nella Raccolta degli insegnamenti orali Nichiren Daishonin dichiara: «È una grande gioia [quella che] si sperimenta quando si comprende per la prima volta che la propria mente fin dal principio è stata il Budda. Nam-myoho-renge-kyo è la più grande di tutte le gioie» (BS, 124, 54). Nam-myoho-renge-kyo, il cuore del Sutra del Loto rivelato da Nichiren Daishonin, rappresenta la saggezza definitiva per raggiungere una condizione vitale indistruttibile di gioia insuperata.
Per ottenere questa condizione vitale preziosa, tutti voi nel periodo della giovinezza avete scelto di abbracciare la fede nella Legge di Nam-myoho-renge-kyo, il supremo insegnamento del Buddismo. È un insegnamento che niente può eguagliare. Non vi è gioia più grande di quella di conoscere, studiare, praticare e diffondere l’insegnamento di Nam-myoho-renge-kyo: in tutto l’universo non esiste niente di più nobile o degno.
Nichiren Daishonin scrive: «Si verifica sempre qualcosa fuori dal comune all’alzarsi e all’abbassarsi delle maree, al comparire e scomparire della luna, al passaggio dalla primavera all’estate, dall’estate all’autunno e all’inverno; lo stesso avviene quando una persona comune consegue la Buddità. In quel momento i tre ostacoli e i quattro demoni invariabilmente appariranno: il saggio si rallegrerà mentre lo stolto indietreggerà» (I tre ostacoli e i quattro demoni, RSND, 1, 568).
Per quante sofferenze e sfide possano assediarvi, vi prego di raccogliere il vostro coraggio e di continuare a condurre fino in fondo un’esistenza di nobile missione. Con giovanile energia e dedizione, vincete per kosen-rufu, un’impresa tesa a realizzare una pace e una felicità durature per tutta l’umanità.
Impegnandovi a sviluppare l’indistruttibile condizione vitale della Buddità e a mettere gli altri in condizione di fare lo stesso, aprite la vostra strada con forza d’animo, integrità e ottimismo con l’obiettivo di realizzare una vita insuperata in cui «tutti i tuoi desideri si realizzeranno» (Lettera al prete laico Domyo, RSND, 1, 665).
Continuo a pregare con sincerità per la vostra salute, felicità ed eterna vittoria.
Desidero rivolgere un grande applauso a voi, miei giovani amici, ai giovani della SGI, e a tutti i membri di questa SGI sempre giovane.

8 settembre 2011
Daisaku Ikeda

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