La nuova rivoluzione umana, vol. 5, pag. 54
Shizuko Grant, a cui era stata assegnata la responsabilità di essere il contatto per Londra, era venuta a salutarli all’aeroporto. Shin’ichi parlò con lei nella sala d’attesa: «Grazie per essere venuta. So che deve essere difficile praticare il Buddismo senza amici pronti a incoraggiarla o membri di provata esperienza che la guidino. È bello che tramite la sua determinazione lei senta gioia e passione, ma a volte può accadere che le persone cadano vittime della loro stessa debolezza o si sentano troppo soddisfatte di quello che stanno facendo. Nel Gosho, il Daishonin scrive che un uomo dovrebbe essere padrone della propria mente piuttosto che lasciare che essa diventi la sua padrona. È importantissimo non essere sconfitti dalla nostra stessa debolezza; non lasci che ciò accada. In quei momenti lei dovrebbe tornare al Gosho, che è il vero maestro del cuore. Per questo lo studio del Buddismo di Nichiren è così importante. Allora, perché non usiamo il tempo che abbiamo adesso per fare un esame di studio buddista?».
«Un esame?». Il viso di Shizuko era attraversato dallo smarrimento. «Sì. Non si preoccupi. Vorrei solo avere una conferma di quello che lei ha imparato fino a ora. Non ci sono ancora in programma esami in Europa, così mi piacerebbe che lei avesse questa possibilità per diventare membro del Dipartimento di studio». Shin’ichi, che pensava continuamente a come stimolare la crescita anche di un solo membro, disse a uno dei responsabili di preparare delle domande e fare un esame. Kosen-rufu, che in sintesi è il trionfo dello spirito umano, può essere raggiunto solo aiutando gli altri a svilupparsi e a perfezionare il proprio potenziale.
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Dove regna l’umanesimo
Dare valore a ogni persona: la SGI britannica si sta impegnando per attuare e diffondere la filosofia umanistica di Daisaku Ikeda. Robert Samuels, facendo tesoro dell’incontro avuto con il presidente della SGI a Trets nel 1981, ha deciso di seguire il suo esempio e di creare un ambiente dove l’umanesimo faccia da sovrano
Nel Regno Unito si tende a dare molta importanza alla tradizione e per questo motivo per alcune filosofie orientali è stato difficile farsi accettare in questo paese. Quali sono le ragioni dell’accoglienza data dai britannici alla SGI?
Posso rispondere con sicurezza: l’impulso che ha aperto la strada a kosen-rufu nel Regno Unito è l’umanesimo che il presidente Ikeda esprime nelle azioni. Ho iniziato a praticare il Buddismo di Nichiren Daishonin nel 1976, a venticinque anni. Nel giugno del 1981 incontrai il presidente Ikeda presso il Centro culturale europeo a Trets, nel sud della Francia, un’esperienza per me fondamentale.
Dopo aver tenuto una grande riunione con partecipanti da diversi paesi, Ikeda incoraggiò ed espresse il proprio apprezzamento per ciascuno dei presenti. Salutò anche tutti gli staff che operavano dietro le quinte, mentre se ne stavano andando, al termine delle attività. Dopo aver congedato tutti, venne da me. Ero uno dei responsabili dell’organizzazione dell’evento e lui, stringendomi la mano, mi disse: «Grazie». Ero sopraffatto dall’emozione. Dopo essere rimasto sotto il sole cocente per ore a incoraggiare le persone, era venuto a ringraziarmi. Non avevo mai incontrato un leader religioso che avesse così a cuore ogni singola persona. Ikeda era agli antipodi della figura di ecclesiastico inflessibile e autoritario.
Tornando a oggi, nella SGI-UK entrano nuove persone a un ritmo costante. Molte di loro presentano la figura di Ikeda ad altri. In questa maniera, nel Regno Unito, in molti hanno acquisito familiarità con la filosofia, le attività del presidente Ikeda. Un gran numero di studenti e di professori universitari è rimasto positivamente colpito da quanto egli sia riuscito a realizzare. Allo stesso tempo, mi viene spesso chiesto: «Perché di Ikeda non se ne è mai sentito parlare prima? Perché non si impegna di più a farsi conoscere attraverso i media?».
Già, perché? Ripensando agli sforzi che ha compiuto nel corso degli anni, ho riflettuto a lungo su questa domanda. Poi mi sono ricordato che al presidente Ikeda interessa unicamente parlare alle persone, creare con loro una relazione per la loro felicità e a beneficio della società, non gli interessa autopromuoversi. In quel momento mi è venuto in mente che il mio maestro è un uomo che ha completamente trasceso l’egotismo e ho sentito una rinnovata gratitudine nei suoi confronti. Egli incarna le parole del Mahatma Gandhi (1869-1948): «Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo».
Dare valore a ogni persona, impegnarsi in un dialogo con gli altri, è questo l’unico modo per fare avanzare il nostro movimento di pace. La filosofia umanistica di Ikeda e le sue azioni sono la forza motrice di kosen-rufu nel Regno Unito. La nostra promessa è che la SGI-UK sia un esempio di questo tipo di umanesimo.
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Studiare il passato per scrutare il futuro
Dagli incontri di Daisaku Ikeda con Arnold Toynbee nacque un libro di dialoghi sulle questioni che più stanno a cuore all’umanità. Dalla sua penna scaturì un lungo saggio su Florence Nightingale, pubblicato a puntate dal Nuovo Rinascimento nei numeri 269, 271 e 281 fra il 2002 e il 2003
Florence Nightingale (1820-1910)
È considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna. Di famiglia benestante, si dedicò fin da giovane alla cura degli ammalati comprendendo così la necessità di migliorare la considerazione e la preparazione della professione infermieristica. Durante la Guerra di Crimea, operò in Turchia, presso un ospedale militare inglese, insieme ad altre volontarie da lei stessa istruite. Qui riuscì a ridurre fortemente la mortalità dei feriti riorganizzando l’assistenza e rendendo salubre l’ambiente. Rientrata in patria e resasi conto dell’importanza di quest’ultimo aspetto, sviluppò concetti fondamentali quali l’igiene degli ambienti e degli stili di vita, l’organizzazione dei servizi socio-assistenziali e la relazione d’aiuto con i malati. Per dimostrarne la validità e l’efficacia agli ambienti governativi, si avvalse di statistiche dettagliate. Il suo libretto Notes on Nursing è ancor oggi considerato una introduzione classica alla professione infermieristica. Ricevette numerose onoreficenze (fu la prima donna a ricevere l’Order of Merit).
Arnold J. Toynbee (1889-1975)
Storico inglese tra i più importanti nel panorama internazionale per l’impegno e la ricerca relative alla storia della civiltà, con particolare interesse per quella mediterranea. Durante la Prima guerra mondiale lavorò al British Foreign Office, il ministero degli Esteri britannico, e fu un delegato alla Conferenza di pace di Parigi. Noto per il suo monumentale lavoro in dodici volumi A Study of History, (Il racconto dell’uomo, cronaca dell’incontro del genere umano con la Madre Terra) dove teorizzò la necessità dell’analogia, sopratutto fra l’antichità e l’oggi, per comprendere la storia. Era inoltre convinto che l’arrivo del Buddismo in occidente si sarebbe rivelato come l’evento più importante del ventesimo secolo. Infatti, conosciuto Daisaku Ikeda, portò avanti con lui una serie di conversazioni – dal ’72 al ’73, per un totale di quaranta ore – che furono raccolte in un volume in forma di dialogo, pubblicato postumo, in inglese con il titolo di Choose Life, in italiano col titolo Dialoghi – L’uomo deve scegliere, tradotto finora in ventotto lingue.
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Un luogo di secolare cultura
Taplow Court è una villa di campagna situata a Taplow, una località nel sud-est dell’Inghilterra non lontana da Londra, nota anche come sito archeologico. Durante l’Età del Ferro, questa zona fu parte di una fortezza di collina; nel settimo secolo divenne un cimitero anglosassone i cui resti sono tuttora visibili nel giardino della villa. Questa scoperta permise di riportare alla luce numerosi e importanti reperti archeologici. Si dice che Taplow Court, sempre nel settimo secolo, sia stato un luogo dove veniva battezzato chi si convertiva al Cristianesimo. Il primo edificio eretto in quest’area risale a prima dell’arrivo dei normanni nel 1066, ma solo verso la metà del diciottesimo secolo l’architetto William Burn conferì a Taplow Court l’aspetto attuale. Taplow Court ora ospita il Centro culturale nazionale britannico. È anche sede della biblioteca della sezione europea dell’Istituto di filosofia orientale e, previo appuntamento, gli studenti possono accedere ai diecimila volumi ivi raccolti. È anche sede di simposi che presentano il pensiero di Daisaku Ikeda al mondo accademico.