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Fiori di campo - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 16:40

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Fiori di campo

In questo discorso rivolto in particolar modo alle donne e giovani donne, Ikeda ricorda che sono proprio i fiori di campo quelli che custodiscono segretamente qualità fedeli alla loro natura, capaci di emanare una particolare fragranza nel loro ambiente

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In questo discorso rivolto in particolar modo alle donne e giovani donne, Ikeda ricorda che sono proprio i fiori di campo quelli che custodiscono segretamente qualità fedeli alla loro natura, capaci di emanare una particolare fragranza nel loro ambiente

Ogni mese in Giappone si tengono riunioni generali alle quali spesso partecipano anche membri da paesi esteri. Il presidente Ikeda in queste occasioni invia un messaggio rivolto a ogni singola persona per dare nuovo impulso alle attività per kosen-rufu nel mondo

Vi invio questo messaggio insieme all’elogio più profondo per il grande lavoro che state compiendo come membri preziosi della famiglia Soka. La nostra organizzazione continua a svilupparsi con dinamismo, e con lei molti nuovi responsabili capaci.
Le mie congratulazioni più sincere ai membri della Divisione donne – sole luminoso di pace e felicità – per il sessantesimo anniversario della loro Divisione; un applauso per testimoniare il profondo apprezzamento e rispetto per i membri della Divisione donne. Permettetemi anche di rivolgere un caloroso benvenuto ai nobili leader di kosen-rufu mondiale convenuti qui oggi per questa riunione. Avete preso a cuore l’ammonimento del Daishonin: «Rafforzate la vostra fede giorno dopo giorno e mese dopo mese» (Le persecuzioni che colpiscono il santo, RSND, 1, 885), e tutti state dando con energia il vostro contributo nelle nazioni che avete scelto per la vostra missione, realizzando un meraviglioso sviluppo nelle vostre organizzazioni locali. Nichiren Daishonin è sicuramente consapevole di tutti i vostri sforzi.
È presente qui oggi anche un gruppo di responsabili della Divisione donne di Tohoku, che stanno lavorando con impegno straordinario per rimettere in piedi le loro comunità dopo il terremoto e lo tsunami dell’11 marzo scorso. Vi ringrazio moltissimo per il vostro instancabile impegno quotidiano, vera dimostrazione di coraggio, compassione, saggezza e perseveranza degni del Budda.
Il Daishonin dichiara: «Fra gli insegnamenti del Sutra del Loto, il primo posto spetta al conseguimento della Buddità da parte delle donne» (Il sutra della vera riconoscenza, RSND, 1, 827). In altre parole, afferma che tra tutti gli insegnamenti del Sutra del Loto – che già di per sé rappresenta l’essenza di tutto ciò che il Budda ha predicato durante la sua vita – quello che tratta l’Illuminazione delle donne è estremamente importante. Perciò la Soka Gakkai metterà sempre in primo piano la felicità e la vittoria dei membri della Divisione donne e della Divisione giovani donne.
Congratulazioni anche ai membri della Divisione giovani donne che oggi stanno celebrando il giorno dell’Ikeda Kayo-kai della SGI (4 giugno), un giorno che trabocca di speranza. Mia moglie e io siamo davvero felici per come la Divisione giovani donne, carica di forza vitale, si è di nuovo messa in cammino.
Il 6 giugno di quest’anno cade il centoquarantesimo anniversario della nascita di Tsunesaburo Makiguchi (1871-1944), fondatore e primo presidente della Soka Gakkai. Makiguchi amava particolarmente questo passo tratto degli scritti del Daishonin: «[Per] ripagare il debito di gratitudine nei confronti di mia madre ho fatto voto di mettere in grado tutte le donne di recitare il Daimoku di questo sutra [del Loto] [cioè Nam-myoho-renge-kyo]» (Il sutra della vera riconoscenza, RSND, 1, 828).
In quell’epoca cupa della guerra, Makiguchi si dedicò instancabilmente alla propagazione della Legge mistica, desiderando la felicità per tutte le donne e le madri che ovunque soffrivano. Ci fu una volta in cui affrontò un lungo viaggio per far visita a una giovane madre, che gli era stata presentata tempo prima, e condividere con lei i princìpi del Daishonin. Durante la sua visita, la donna decise di abbracciare la fede, diventando la prima donna membro della Soka Gakkai in quella regione. Riflettendo su un passo dello scritto del Daishonin Il vero aspetto di tutti i fenomeni, Makiguchi le disse: «Se tu, una singola persona, reciti Nam-myoho-renge-kyo e diventi felice, allora – secondo il principio dei bodhisattva che emergono dalla terra – il numero di persone che sostengono la Legge mistica si moltiplicherà, arrivando a due, tre, cento, e anche quelle persone saranno liberate dal dolore e dalla sofferenza».
L’impegno di Makiguchi fu anche una coraggiosa e continua battaglia contro la natura demoniaca dell’autorità, che crudelmente calpestava la dignità umana. Durante la guerra Makiguchi partecipò a una riunione di discussione a casa della famiglia di mia moglie. Fu mia moglie, a quel tempo giovanissima, che andò a prenderlo alla stazione e ve lo accompagnò. Benché alcuni funzionari della polizia speciale, detta “polizia del pensiero” presenziassero alla riunione, Makiguchi, proclamò coraggiosamente la correttezza degli insegnamenti del Daishonin. Questa sua immagine intrepida è rimasta scolpita nella vita di mia moglie. Lo spirito coraggioso della Gakkai, lo spirito di chi parla agli altri di Buddismo e s’impegna senza paura per la felicità degli altri, è profondamente vivo nei membri della Divisione donne, in Giappone e in tutto il mondo.
La pratica corretta del Buddismo del Daishonin ci dà il coraggio e la perseveranza per far sbocciare fino in fondo la nostra esistenza.
Lo scrittore e poeta giapponese Kenji Miyazawa (1896-1933), anche lui di Tohoku, ammirava i fiori che crescevano con forza e tenacia nei campi della sua terra. Una delle sue storie per bambini racconta di un umile fiore di campo che, incurante di burrasche o tempeste, fioriva magnifico, fedele alla sua natura, anche se nessuno poteva vederlo. Grazie al suo spirito forte e bello, il fiore di campo rinacque in seguito come un fiore talmente splendido che fu lodato da tutti come il “re dei fiori”.
Anche i nostri membri delle Divisioni donne e giovani donne sono come quel fiore di campo, capaci d’infondere coraggio e speranza agli altri dovunque si trovino, indomite malgrado le avversità più dure, e di fiorire splendide secondo le proprie caratteristiche. Rivolgo a loro la mia lode più sincera, con l’assoluta certezza che saranno sempre ammirate e considerate fiori maestosi, profumati delle nobili virtù dell’eternità, della felicità, del vero io e della purezza.
Ogni giorno io e mia moglie riceviamo dai membri della Divisione donne di tutto il mondo numerose lettere, che sono per noi fonte di ispirazione.
Recentemente ne abbiamo ricevuta una particolarmente toccante da una donna di Rio de Janeiro, in Brasile. Essa incontrò per la prima volta il Buddismo del Daishonin trentacinque anni fa, quando stava affrontando non solo difficoltà finanziarie e contrasti familiari, ma anche una gravissima malattia, dall’esito incerto. La donna iniziò a recitare Nam-myoho-renge-kyo con tutto il cuore, facendo la promessa di guarire per poter dedicare la propria vita a kosen-rufu e trionfò sulla malattia. Da quel momento determinò di portare felicità ad almeno una persona al giorno. Anche adesso, nonostante abbia più di ottant’anni, continua a essere attiva nel suo settore e a parlare agli altri della pratica buddista. Nel corso degli anni ha fatto conoscere il Buddismo del Daishonin a più di seicentoquaranta famiglie. Questa donna allegra, che crede fermamente nell’importanza di mettere sempre il Daimoku al primo posto, dice orgogliosamente: «Quando apriamo le porte del nostro butsudan abbiamo la possibilità di aprire le porte alla vittoria in ogni campo». Anche i suoi figli e nipoti, ci racconta, praticano con gioia il Buddismo di Nichiren: hanno determinato di unirsi a lei nello scopo di far conoscere il Buddismo del Daishonin a mille famiglie, e stanno impegnandosi a fondo nel dialogo buddista. Il suo volto sorridente testimonia la buona fortuna che colma la sua vita. «La vera felicità – dichiara – sta nel propagare la Legge mistica. Quando si fa qualcosa per la felicità degli altri, quella stessa azione ci ritorna indietro sotto forma di beneficio».
Come scrive il Daishonin in una lettera alla suora laica Myoho: «Poiché ha ascoltato il Sutra del Loto […] ha ricevuto il seme e sicuramente diventerà un Budda» (Come coloro che inizialmente aspirano alla via, RSND, 1, 784).
Quest’epoca ha sempre più bisogno di una filosofia di vita veramente valida e solida. Il Daishonin ci incita: «Insegna agli altri come meglio puoi, anche una sola frase o un solo verso» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 342). Continuiamo quindi ad allargare la nostra rete di Bodhisattva della Terra a “due, tre, cento” e oltre.
Vorrei offrire ai membri della Divisione giovani, in occasione di questa nuova partenza piena di energia [dopo le nuove nomine di responsabili nazionali], un passo di una lettera che il Daishonin scrisse al suo fedele discepolo Shijo Kingo: «Il potente guerriero, il generale Li Kuang, la cui madre era stata divorata da una tigre, scagliò una freccia contro una pietra scambiandola per la tigre, e la freccia vi si conficcò fino alle piume. Ma quando si rese conto che si trattava di una pietra, non riuscì più a perforarla. In seguito a ciò divenne noto come il generale Tigre di Pietra. Lo stesso è successo a te: sebbene i nemici siano in agguato, forse la tua risoluta fede nel Sutra del Loto ha sventato le loro persecuzioni prima ancora che si verificassero? Comprendendo questo, devi rafforzare la tua fede più che mai» (Il generale Tigre di Pietra, RSND, 1, 846).
La forza dell’amore che nutriamo per le nostre madri può essere incommensurabile. Spesso accade che quando le persone agiscono mosse dalla preoccupazione per il benessere o la felicità delle proprie madri, riescono a manifestare forza e nobiltà sconfinate.
Fin dall’età di diciannove anni, da quando feci mio lo spirito di Makiguchi e Toda, ho combattuto i tre potenti nemici e mi sono impegnato con un’incrollabile determinazione per proteggere le nobili madri di kosen-rufu, i membri della Divisione donne, difenderle da chiunque le insultasse o le tormentasse e costruire un mondo di pace costellato dai loro sorrisi felici.
Oggi la SGI vanta il gruppo di donne più rappresentativo del mondo – una grande cittadella delle madri di kosen-rufu. A voi, miei giovani successori, affido il compito di proteggere con rigore questa cittadella e di assicurarne il costante successo e crescita.
Oggi concludo questo messaggio con le mie preghiere sincere per la salute e il benessere di voi tutti, miei preziosi e amati compagni di tutto il mondo, soprattutto per quelli di voi che al momento si stanno impegnando nella regione di Tohoku. Possiate avere successo nel trasformare positivamente ogni ostacolo secondo il principio di “trasformare il veleno in medicina” mentre adornate la vostra vita di grandi vittorie.

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