Il Centro culturale tedesco
Sulle sponde del Reno, immerso in un ambiente naturale contornato da boschi e vigneti, sorge il Centro culturale tedesco presso la Villa Sachsen, tanto amato dal presidente Ikeda proprio per il suo sapore fiabesco.
Edificata nel 1843 da Edmund Carl von Büheler, la villa fu sede per i rifugiati durante la Seconda guerra mondiale servendo più tardi da ospedale militare. Nel 1994 fu acquistata dalla SGI tedesca e nel 1997 venne aperta al pubblico. Nel 2002, un vasto tratto della Valle del Reno, che comprende anche la città di Bingen, fu dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità. Da allora nella villa regna una animata vitalità. Ogni anno, circa duemila visitatori partecipano a un intenso programma di eventi culturali, quali concerti, conferenze, mostre e giochi per bambini, aperti anche al più vasto pubblico. Momento clou dell’anno è “Il giorno dei monumenti aperti”, evento organizzato nel mese di settembre dai membri della SGI e dai cittadini di Bingen. Le iniziative organizzate nel fine settimana offrono a membri e simpatizzanti un’ulteriore possibilità di sentirsi parte attiva della comunità buddista curando la loro “casa” col giardinaggio, la manutenzione, la pittura o semplicemente l’accoglienza. Per questa sua caratteristica di promuovere lo scambio interculturale e il dialogo tra le persone nel cuore dell’Europa, Villa Sachsen può essere considerata un simbolo di pace internazionale. Sarà un caso che proprio qui a Bingen scrittori del calibro di Johan Wolfgang von Goethe e Victor Hugo misero per iscritto la loro universale visione della pace?
A Berlino, Amburgo, Brema, Düsseldorf e Mörfelden-Walldorf (Francoforte) in Germania si trovano altri Centri culturali.