Il cuore del re leone

Il 3 maggio abbiamo celebrato il sessantesimo anniversario della nomina di Josei Toda a secondo presidente della Soka Gakkai. Quel giorno Toda disse: «La mia unica determinazione nel giorno della mia nomina è di impegnarmi totalmente, anima e corpo, nella Soka Gakkai, e di morire in mezzo alla gente che soffre» (NR, 467, 9).
«Morire in mezzo alla gente che soffre» significa lottare per salvare le persone, significa fare shakubuku. Questo è lo spirito dei tre presidenti, Makiguchi, Toda e Ikeda, che ora sta a noi ereditare e trasmettere alle generazioni future.
Quaranta anni fa, durante una lezione di Gosho per il gruppo Giovani Fenici, ragazzi tra i quindici e i sedici anni, il presidente Ikeda spiegò il significato del “cuore del re leone”: «È un cuore che non si arrende di fronte a qualsiasi genere di avversità. Significa non avere mai un atteggiamento passivo, ma agire di propria iniziativa sia per realizzare kosen-rufu che per il proprio progresso» (Daibyakurenge, maggio 2011).
È importante risvegliare il “cuore del re leone” dentro di noi, fare nostro questo spirito Soka e non essere mai sconfitti, qualsiasi difficoltà si presenti sul nostro cammino. Adesso, continuando a trasmettere questo spirito, prendiamoci cura della crescita dei giovani, per allargare ulteriormente il nostro movimento per la pace e creare un’onda ancora più grande di persone che abbracciano l’insegnamento di Nichiren Daishonin.
Siamo arrivati a metà anno, continuiamo perciò a impegnarci per concretizzare gli obiettivi stabiliti, senza lasciare niente a metà, felici di realizzare un grande risultato tutti insieme, risvegliando una profonda gioia nel fare attività e incoraggiandoci vicendevolmente. Ognuno di noi deve comprendere bene l’importanza dell’unità per costruire le basi di kosen-rufu in Italia e in Europa. Quando le persone sono felici, si uniscono con gioia, naturalmente.
Il Buddismo si manifesta nella vita dell’essere umano: è fondamentale ogni singola persona che agisce nel luogo dove vive e lavora, espandendo la condizione vitale, liberandosi dal piccolo io e portando avanti la propria rivoluzione umana. Incontrare difficoltà fa parte della vita. L’unica cosa che conta veramente è costruire una condizione interiore così forte che qualunque cosa accada saremo in grado di affrontarla senza spaventarci, senza fuggire. Possiamo trasformare qualsiasi cosa decidendo di cambiare il nostro stato vitale. Nel Gosho è scritto: «Quando accade un grande male, seguirà un grande bene» (RSND, 1, 992). Anche se non comprendiamo subito il senso di ciò che accade, ogni situazione, anche la più negativa, può portare a una grande trasformazione: questo dipende da noi, dalla nostra decisione.
In conclusione vorrei ringraziare tutte le donne per il successo delle attività che si sono concentrate nella riunione di discussione del 9 giugno, giorno della Divisione donne italiana, e vorrei esprimere il mio sincero apprezzamento per ogni donna che sta lottando con questo “cuore del re leone” nella vita di ogni giorno, per la propria e altrui felicità.
Di recente è stato pubblicato La mappa della felicità, un libro di guide giornaliere del presidente Ikeda espressamente dedicato alle donne e alle giovani donne. È un grande regalo del nostro maestro a tutte noi, un’occasione preziosa per vivere ogni giorno a ritmo con il cuore di sensei. Incidiamo ogni frase nella nostra vita, con profonda gratitudine.