Il 3 maggio viene ricordato come il giorno in cui Josei Toda e Daisaku Ikeda hanno assunto l’incarico di secondo e terzo presidente della Soka Gakkai ed è anche il giorno delle madri. Il messaggio per questo anniversario diventa così l’occasione per Daisaku e Kaneko Ikeda di ripercorrere le ultime vicende che hanno scosso il Giappone, diventate il collante per iniziative della comunità internazionale di membri
Immense congratulazioni agli amati membri della Soka Gakkai italiana in occasione del nostro 3 maggio, in cui si celebra non solo il giorno della Soka Gakkai, ma anche il giorno delle madri Soka nel quale onoriamo, con profondo rispetto e gratitudine, le nobili madri della Soka Gakkai.
Prima di tutto vogliamo ringraziarvi per il sostegno costante e per il fervido Daimoku che avete inviato alle persone colpite dal recente terremoto che ha devastato la regione nord orientale del Giappone. Sono certo che il vostro caloroso incoraggiamento avrà acceso e alimentato la fiamma del coraggio nei cuori degli abitanti delle zone danneggiate. Ancora una volta voglio esprimervi il mio apprezzamento: grazie, grazie mille! Anche noi abbiamo inviato senza sosta tutto il nostro sostegno e incoraggiamento ai membri delle zone colpite da questo cataclisma, e abbiamo pregato perché ci fosse una rapida ripresa senza ulteriori difficoltà, in modo che le persone possano ricominciare quanto prima a vivere normalmente.
Grazie alle preghiere sincere e agli sforzi assidui per kosen-rufu dei compagni di fede di tutto il mondo possiamo celebrare ancora una volta un trionfante 3 maggio contemporaneamente alla commemorazione del cinquantesimo anniversario di kosen-rufu in Europa. E mentre festeggiamo questa clamorosa vittoria, ripartiamo nuovamente con freschezza verso il centenario della Soka Gakkai, nel 2030. In particolare, quest’anno è il sessantesimo anniversario della nomina del nostro maestro Josei Toda alla carica di secondo presidente della Soka Gakkai. Una volta egli disse: «La mia unica determinazione nel giorno della mia nomina, il 3 maggio 1951, fu di impegnarmi totalmente, anima e corpo, nella Soka Gakkai e di morire in mezzo alla gente che soffre».
Il presidente Toda, con il suo esempio, ci ha insegnato il modo di vivere più nobile, dedicandosi alla realizzazione del voto di kosen-rufu in accordo con il Daishonin, che esortava così i suoi discepoli: «È mio desiderio che tutti i miei discepoli formulino un grande voto» (La Porta del Drago, RSND, 1, 891). È attraverso questo legame di maestro e discepolo che possiamo incontrare la pratica corretta e portare avanti coraggiosamente la nostra missione di Bodhisattva della Terra. Finché ci sarà questo cuore di maestro e discepolo la SGI potrà continuare ad avanzare fieramente verso kosen-rufu per l’eternità. Vi prego di essere fermamente convinti che voi tutti, che appartenete alla schiera di coloro che s’impegnano in questa grande impresa, riuscirete a superare qualsiasi avversità o difficoltà, e che la vostra vita risplenderà di suprema felicità e vittoria.
Il vostro progresso e la vostra crescita spalancheranno le porte a un futuro pieno di speranza per il vostro prezioso paese. Avanziamo con gioia e allegria verso il nostro glorioso centenario, il centesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai, con l’unità di “diversi corpi, stessa mente”, andando d’accordo, usando saggezza, incoraggiandoci e sostenendoci a vicenda!
Stiamo pregando con tutto il cuore per la salute e la sicurezza di voi, preziosi compagni di fede italiani, e per la gloria e la vittoria delle vostre famiglie.
Vi preghiamo di star bene, possiate essere tutti vincitori, possiate diventare tutti felici.
3 maggio 2011