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L'oro puro della fede - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:37

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L’oro puro della fede

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Qualsiasi aspetto
della pratica buddista
diventerà la causa
per accumulare
immensi benefici.

«Potrà salire più in alto chi calpesta le proprie sofferenze». Queste sono parole del poeta tedesco Friedrich Hölderlin che negli anni della gioventù ho impresso nel mio cuore.
La nostra epoca sta diventando sempre più caotica e problematica. Oltre alle quattro sofferenze universali di nascita, invecchiamento, malattia e morte, ciascuno affronta vari tipi di sofferenze, connesse alla sfera professionale, alle condizioni economiche familiari o ai rapporti interpersonali. Chi ha una grande missione è destinato a incontrare sfide e difficoltà.
Nichiren Daishonin scrisse ai fratelli Ikegami, che stavano affrontando ostacoli enormi: «Una roccia messa sul fuoco si ridurrà in cenere, mentre l’oro diverrà oro puro. Questa prova, più d’ogni altra cosa, dimostrerà l’autenticità della vostra fede e le dieci fanciulle demoni del Sutra del Loto vi proteggeranno» (Lettera ai fratelli, RSND,1, 442). Quando, messi alla prova nei momenti critici, recitiamo Daimoku con la decisione di non retrocedere mai, l’indistruttibile stato vitale della Buddità permea le nostre vite in ogni momento attivando la protezione delle forze protettrici e rendendoci capaci di trasformare tutte le funzioni demoniache in alleati.
Sotto la ferma guida del Daishonin, i fratelli Ikegami e le loro mogli hanno continuato a lottare e a sforzarsi nella pratica buddista secondo il principio di diversi corpi, stessa mente (itai doshin). Riuscirono a guidare il padre, ingannato da preti che predicavano dottrine erronee, ad abbracciare la Legge corretta attraverso la creazione di una famiglia felice e armoniosa e portando nella società la loro prova concreta.
Il Daishonin chiedeva ai fratelli Ikegami: «Potrà mai esserci una storia meravigliosa come la vostra?» (RSND, 1, 444), gioendo delle loro vittorie. La storia dei fratelli Ikegami è diventata un modello per i membri della Soka Gakkai nel mondo che si confrontano con ostacoli quali opposizioni da parte di familiari o difficoltà nel lavoro. Nichiren mostra inoltre con chiarezza come superare le malattie: «la malattia di tuo marito forse è dovuta al volere del Budda», e ancora «la malattia stimola lo spirito di ricerca della via» (La buona medicina per tutti mali, RSND, 1, 833). Ci si può spesso intimorire o lamentare di fronte a un destino avverso e doloroso, ma noi che abbiamo pronunciato il grande voto di abbracciare l’insegnamento buddista, ci mettiamo coraggiosamente all’opera per trasformare il nostro karma.
Perché fronteggiare le traversie della vita? Per superarle con fermezza ed essere quindi in grado di offrire incoraggiamenti ricchi di speranza agli amici che soffrono.
Questo modo di vivere rappresenta l’essenza della via del bodhisattva, secondo la quale le illusioni e i desideri terreni sono Illuminazione. In questa strada ciascuno sceglie volontariamente un determinato karma per dimostrare agli altri il potere della Legge mistica. Noi siamo quindi pronti ad affrontare con coraggio le più ardue avversità per il bene della gente e della società. Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, disse: «La fiamma del mio grande desiderio di realizzare kosen-rufu arde con un’intensità tale da raggiungere il cielo».
Una pioniera della Divisione donne della prefettura di Hyogo, con sei figli, non si è mai arresa di fronte alle difficoltà che ha dovuto affrontare: il fallimento dell’impresa del marito e la conseguente perdita del lavoro, gravi malattie che hanno colpito lei e i suoi familiari, fino al devastante terremoto di Kobe del 1995. In mezzo a questi eventi, lei è riuscita sempre ad aiutare e incoraggiare i suoi compagni di fede. Col sorriso ha affermato: «Se la fede è realmente basata su una relazione di non dualità con il nostro maestro, possiamo far emergere una forza vitale e uno spirito combattivo, dieci, cento volte più potenti, e vincere con facilità nella vita».
Anche i nostri amici cileni della SGI, come i membri del “Kansai sempre vittorioso”, hanno saputo risollevarsi dal terribile terremoto che li ha colpiti nel 2010. I membri cileni hanno svolto un ruolo chiave nella ricostruzione delle loro comunità, aiutando e incoraggiando individualmente amici e conoscenti. Le presenze alle loro riunioni generali e di discussione sono addirittura raddoppiate. In tutto il mondo si stanno scrivendo tante nobili storie di vittoria come queste.
Josei Toda disse: «Lottiamo per conseguire il grande voto di eliminare la miseria e la sofferenza dalla faccia della terra e dalla nostra vita! Dedichiamoci “all’adozione dell’insegnamento corretto per la pace nel paese”, determinando fortemente di spazzare via allo stesso tempo i nostri problemi e sofferenze!».
Sulla vetta della montagna della perseveranza ci attende la vittoria.
Avanziamo quindi con una forte fede per avere una buona salute, facendo attività per la nostra felicità e manifestando il coraggio che ci permetterà di vincere nelle tre esistenze di passato, presente e futuro.

Prego
per la vostra felicità
e desidero che possiate
orgogliosamente dichiarare
di essere vincitori in questa vita,
colma di immensa fortuna e benefici.

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