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Un battito d'ali - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 17:09

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Un battito d’ali

Si è tenuta a Roma il 29 e il 30 gennaio la prima Consulta del 2011. L’approfondimento del saggio di Ikeda sul tema dell’anno ha sottolineato la centralità del dinamismo e l’immagine che ne è emersa è quella di un uccello che si libra in volo sulla realtà quotidiana

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Si è tenuta a Roma il 29 e il 30 gennaio la prima Consulta del 2011. L’approfondimento del saggio di Ikeda sul tema dell’anno ha sottolineato la centralità del dinamismo e l’immagine che ne è emersa è quella di un uccello che si libra in volo sulla realtà quotidiana

Nella prima riunione della Consulta di quest’anno è stato illustrato il tema del 2011, attraverso gli scritti più recenti di Daisaku Ikeda e le riflessioni personali dei partecipanti al Summit europeo. L’anno si è aperto con un avvenimento inedito. Il 31 dicembre, infatti, Daisaku Ikeda ha invitato a casa sua i tre principali leader della Soka Gakkai, Harada, Hasegawa e Akiya, allo scopo di trasmettere loro le linee guida per imprimere un grande impulso all’attività nell’”anno delle persone capaci e della crescita dinamica”. In questa azione sono racchiusi alcuni elementi importanti: innanzitutto “giocare d’anticipo”, progettando l’attività prima dell’inizio dell’anno; poi agire rinnovando tempi e modalità di azione, abbandonando gli schemi del passato; infine incontrare personalmente le persone-chiave.
Nello scritto del primo gennaio (che pubblichiamo a pag. 5) Ikeda ha sottolineato il significato dell’aggettivo dinamico, che in cinese è composto da due caratteri: il piede e il battito delle ali di un uccello nel momento in cui spicca il volo. Dinamico significa dunque spiccare il volo, facendo leva sulla realtà e sulle relazioni della vita quotidiana. È un’immagine che Ikeda stesso ricollega a quella dei bodhisattva che emergono danzando dalla terra, un’immagine di gioia e leggerezza nell’adempiere la propria missione.
La condizione vitale “nella quale sia il corpo che la mente o cuore pulsano di gioia”, si conquista attraverso la recitazione di un “sonoro Daimoku”. Tamotsu Nakajima – direttore generale dell’Istituto – ha precisato che, con “sonoro”, si intende un Daimoku che vibra di convinzione, permeato dalla ferma decisione di vincere a ogni costo. È un Daimoku recitato con sicurezza, tranquillità, forza, con un cuore che pulsa di gioia.
Ikeda ha affermato, nel messaggio inviato al summit europeo, di essere determinato a lavorare dieci e venti volte di più che in passato. La sua decisione, fino a oggi, ha creato le condizioni per realizzare risultati immensi. Ora tocca a noi trasformare l’impegno per kosen-rufu in una missione gioiosa.
Francesco Geracitano – vice direttore generale – ha ribadito che fare una nuova partenza significa cambiare passo, non replicare dinamiche già sperimentate. Il cambiamento riguarda, in primo luogo, il nostro cuore. Ad esempio, Ikeda ci invita a essere “responsabili che hanno profonda cura dei membri con cuore sincero”. Ciò significa spazzare via antipatie e simpatie, diventare persone che hanno cura di ciascuno, quindi sviluppare la propria umanità, imparare a vedere le capacità di ogni persona. “Le persone capaci” sono tutti gli esseri umani, poiché possiedono la natura di Budda. Questo è quindi l’anno delle persone capaci di manifestare la propria Buddità. Come ci indica il nostro maestro, possiamo risvegliarci alla presenza della natura di Budda in noi e in tutti coloro che ci circondano recitando un “sonoro Daimoku”.
Un grande incoraggiamento ci è stato trasmesso anche dai due giovani appena rientrati dal Giappone, Daniele Santi e Silvia Larese. Daniele Santi, vice responsabile della Divisione giovani uomini, ha raccontato di aver percepito un grande dinamismo e una intensa gioia nell’attività in Giappone, tanto da dissolvere il suo timore di dover assistere, con l’uscita di scena di Ikeda, alla dissoluzione della Soka Gakkai. Ha selezionato per noi due risposte a domande di interesse generale fornite dal vice presidente della Soka Gakkai, Tanigawa. Alla prima domanda, inerente la protezione dei membri rispetto a responsabili che provocano loro difficoltà, ha risposto che questi problemi sono sempre esistiti e sempre esisteranno, perché gli esseri umani non sono perfetti. L’aspetto più importante è fare leva su queste difficoltà per rivelare il potenziale presente nella nostra vita. Proteggendo i membri, riusciremo ad aggregare altre persone che hanno lo stesso obiettivo e a creare così l’unità. Il male non è inutile, anzi ci aiuta a spingere la nostra vita verso il bene. Quando il male emerge e diventa chiaro, abbiamo la possibilità di trasformarlo in bene. Chi opera il male, ha la possibilità di cambiare rotta e unirsi agli altri.
La seconda domanda era relativa al timore che qualcuno possa utilizzare le parole di sensei per giustificare il proprio comportamento scorretto. Tanigawa ha risposto che gli obiettivi prioritari della Soka Gakkai sono questi: agire per il bene dei membri e agire in unità per realizzare kosen-rufu. Fatti salvi questi due punti fermi, qualunque decisione si assuma può essere in seguito migliorata recitando Daimoku e riflettendo tutti insieme. Ogni persona, da sola, ha idee limitate. Dobbiamo imparare a confrontarci e a estrarre il massimo valore anche dagli errori.
Silvia Larese, responsabile nazionale della Divisione giovani donne, ha riferito un altro consiglio ricevuto durante il corso. Per comprendere quale sia la nostra missione, dobbiamo fonderci con le intenzioni di Ikeda attraverso il Daimoku, senza farci dire dagli altri che cosa dobbiamo fare. Il nostro compito è quello di trasmettere alle generazioni che verranno che cosa significa lottare insieme al maestro vivente e impegnarci, avendo la massima cura di ogni persona, per allenare i nostri successori. La Divisione Futuro è stata fondata in un momento di intensa attività proprio perché si tratta di un investimento fondamentale per formare i responsabili del 2030.
Alla responsabile della SGI delle giovani donne, Noriko Kumazawa, è stato chiesto come incoraggiare chi, confrontandosi con Ikeda, sente di dare un contributo molto limitato allo sviluppo di kosen-rufu. Lei ha risposto che ognuno di noi deve vincere nella vita quotidiana, utilizzando la responsabilità per manifestare pienamente il proprio potenziale, portando a compimento la rivoluzione umana con un aspetto gioioso. Se qualcuno si sente in colpa, ritiene di non essere all’altezza del suo maestro, va aiutato a vincere la debolezza che ha in sé. In questi casi si può dire: «Recitiamo insieme e vinciamo».
Tamiko Kaneda ha dichiarato che la ferma decisione dei giovani europei è quella di ripagare il debito di gratitudine nei confronti di Ikeda facendo crescere dei giovani successori. Ci sono tante persone capaci, pronte a emergere in risposta alle nostre sincere preghiere. Inoltre, riflettendo sul fatto che le visite di sensei in Europa sono state determinate dal Daimoku dei membri, i giovani europei hanno determinato anche di accoglierlo nuovamente in Europa.
Tutte queste indicazioni sono state applicate concretamente dai responsabili della regione Lazio, che hanno deciso di realizzare grandi risultati partendo da un radicale cambiamento nel modo di fare attività. Alberto Aprea, responsabile della Divisione uomini, riflettendo sulla sua esperienza, ha compreso che il suo patrimonio personale all’interno della Soka Gakkai è costituito dalle vittorie raggiunte insieme agli altri. Perciò i responsabili della regione hanno cominciato a incontrarsi e a recitare Daimoku fra loro e con i responsabili di ogni territorio. La decisione comune – ha detto Marta Arkerdar, responsabile delle giovani donne – è stata quella di realizzare l’obiettivo dell’anno entro il mese di giugno insieme a tutti i membri del Lazio, nessuno escluso. Per realizzare questo obiettivo, sono state programmate una serie di visite a casa. Inoltre è stato preparato un pannello che raccoglie i 701 gruppi della regione, nel quale viene aggiornata la situazione relativa ai nuovi membri. Lo scopo di questa rilevazione è aiutare i responsabili a concentrare risorse ed energie nei gruppi più in difficoltà, in modo che tutti possano vincere.

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Nuove nomine / Divisione giovani donne

Responsabile nazionale Silvia Larese
Vice responsabile nazionale Valentina Rossi
Segreteria nazionale Elena Battistini

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