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La proposta di pace 2011: no alle armi nucleari, sì ai diritti umani - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:21

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La proposta di pace 2011: no alle armi nucleari, sì ai diritti umani

Daisaku Ikeda chiede che sia compiuto un passo avanti nell’abolizione delle armi nucleari e nello sviluppo di una cultura globale dei diritti umani

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Daisaku Ikeda chiede che sia compiuto un passo avanti nell’abolizione delle armi nucleari e nello sviluppo di una cultura globale dei diritti umani

TOKYO, 26 gennaio – Nella proposta di pace pubblicata il 26 gennaio Verso un mondo di dignità per tutti: il trionfo della vita crea­tiva Daisaku Ikeda, il presidente della Soka Gakkai Internazionale, invita la società civile a prendere l’iniziativa per risolvere le due sfide chiave della nostra epoca: l’abolizione delle armi nucleari e lo sviluppo di una cultura globale dei diritti umani.
Anche se questi temi risultano scoraggianti per portata e complessità, Ikeda – in quanto buddista – esprime la propria fede nella capacità umana di affrontare e superare sfide anche apparentemente insormontabili.
Riguardo all’abolizione degli armamenti nucleari, egli prende in analisi alcune azioni che la popolazione mondiale è in grado di intraprendere per: 1) fondare gli organismi all’interno dei quali gli stati detentori di armi nucleari compiranno il proprio rapido cammino verso il disarmo; 2) prevenire un ulteriore sviluppo o modernizzazione delle armi nucleari e 3) bandire completamente queste armi disumane attraverso una Convenzione sulle Armi Nucleari (NWC – Nuclear Weapon Convention).
A questo scopo egli esprime sostegno al richiamo lanciato dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon affinché abbiano luogo regolari vertici del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul disarmo nucleare. Ikeda propone che gli stati che hanno rinunciato alle armi nucleari siano partecipanti fissi in quei vertici e che siano coinvolti anche gli specialisti e i rappresentanti delle ONG. Egli suggerisce inoltre che Hiroshima e Nagasaki ospitino la Conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT) del 2015, evento che dovrebbe fungere da vertice per l’abolizione del nucleare.
Per arrivare all’entrata in vigore del trattato globale sulla messa al bando degli esperimenti nucleari (CTBT – Comprehensive Test-Ban Treaty), Ikeda richiede una serie di iniziative bilaterali, regionali e multilaterali con le quali stati come Egitto, Israele e Iran si impegnino a ratificare tale trattato. Un simile accordo basato sul dialogo tra sei stati (Six-Party Talks) potrebbe essere usato per condurre alla denuclearizzazione del nordest asiatico.
Ikeda rafforza il suo forte sostegno a una Convenzione sulle Armi Nucleari sottolineando che una simile convenzione potrebbe rappresentare una trasformazione qualitativa dalla legge internazionale tradizionale – negoziata esclusivamente tra governi – a una forma di legge che tragga la propria autorità primaria dalla volontà espressa dal popolo.
Riguardo all’educazione ai diritti umani, Ikeda nota che i diritti umani non trovano origine da trattati o leggi, ma dall’impegno di persone comuni per correggere le ingiustizie a cui assistono nel mondo che le circonda. Questo significa far sì che la sensibilità verso i diritti umani – nostri e degli altri – diventi parte di una “cultura dei diritti umani”.
Ikeda esprime il suo sostegno agli sforzi, aventi il proprio fulcro nelle Nazioni Unite, di promuovere l’educazione ai diritti umani, e a questo fine propone la creazione di nuovi enti consultivi all’interno dell’organismo delle Nazioni Unite. Egli sottolinea l’importanza della Dichiarazione delle Nazione Unite sull’Educazione e la Formazione ai Diritti umani, che al momento è in fase di definizione, e descrive le iniziative della SGI a sostegno di questo processo, come la preparazione di materiale audiovisivo e di altro genere per l’educazione ai diritti umani.
Egli invita infine le religioni del mondo a intraprendere un dialogo interreligioso incentrato sulla promozione dell’educazione ai diritti umani.

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Educatori di tre regioni per un obiettivo unico
Il centro culturale di Thiene ha ospitato un seminario del gruppo degli educatori del triveneto

Il 23 gennaio si è svolto al Centro culturale di Thiene (VI) un incontro fra gli educatori del Triveneto dal titolo “Buddismo è vita quotidiana”. La responsabile nazionale educatori Marita Bombardieri ha  incoraggiato i numerosi partecipanti a portare nella società la filosofia buddista: “Il mondo cerca divisioni, mentre il Buddismo unisce”. Alcune forti esperienze e molti video, fra i quali uno sulla teoria educativa di Makiguchi, hanno arricchito i presenti, spronandoli a impegnarsi con vigore per kosen-rufu nelle loro rispettive comunità e a dare la prova concreta in quanto “persone capaci” che portano avanti una “crescita dinamica”, come da motto per l’anno 2011.

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Le attività delle Divisioni donne e giovani donne
Proseguono anche nel 2011 gli incontri delle responsabili nazionali delle Divisioni donne e giovani donne in varie regioni d’Italia, allo scopo di conoscere, incoraggiare e promuovere la crescita delle due Divisioni a livello locale.

aprile
16-17 Liguria

maggio
21-22 Sicilia

giugno
25-26 Piemonte

settembre
24-25 Friuli-Venezia Giulia

novembre
5-6 Toscana

Corso nazionale Divisione donne
Soltanto per la Divisione donne, invece, verrà organizzato dal 18 al 20 marzo un corso nazionale a Chianciano Terme. Al corso potrà partecipare una responsabile per ogni livello a partire dal capitolo.

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Il capodanno degli staff

Firenze, 23 gennaio – Per una volta, chi si occupa sempre di organizzare, proteggere e far sì che gli ospiti del Centro culturale ne possano fruire al meglio, è stato “coccolato” per un’intera giornata. La mattina hanno partecipato all’incontro gli staff corallo, diamante, perla, sole, sanità; il pomeriggio soka-han, byakuren, prometeo,abbonamenti, edizioni, segreteria servizio membri, consegna dei Gohonzon, biblioteca, autisti, vittoria, rondine, audio-video, con tanto di cori e di band.
Un sincero, appassionato, energico grazie ha accolto tutti i partecipanti. «Grazie per la vostra passione, per il vostro coraggio, per la perseveranza, per la convinzione instancabile. Grazie per la vostra larghezza di vedute, per le cure, per il bene e la felicità di tutti i membri», ha detto Massimo Console, che ha il difficile compito di coordinare tutti i gruppi, ricordando poi una frase del presidente Ikeda tratta dal Mondo del Gosho: «Non saremmo mai potuti diventare ciò che siamo senza l’aiuto e il sostegno di molte persone».
Si sono poi susseguiti gli interventi dei rappresentanti dei vari gruppi, lanciando le determinazioni per l’anno in corso. È emerso che partecipare in prima persona alle attività di organizzazione e cura del Centro culturale permette di condividere la vita dell’associazione, di sentirla maggiormente propria. Si è aperta,quindi, una “campagna acquisti” da parte di tutti gli staff; chi lo desidera non ha che da contattarli. Ha concluso la riunione Andrea Bottai, vice direttore generale, che ha ringraziato tutti per aver accolto migliaia di persone nei nostri Centri. «Sono queste le attività che aggiungono valore all’esistenza. Non risparmiarsi è vivere fino in fondo».

Stefano Roschi

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