Dieci anni fa, il 9 giugno 2001, abbiamo ricevuto dal presidente Ikeda un poema espressamente dedicato alla Divisione donne italiana: Il giardino dei grandi fiori per il Rinascimento, un grandissimo incoraggiamento per noi (vedi pagine seguenti). Leggendolo possiamo comprendere quanto sensei conosca bene le caratteristiche delle donne italiane e quante aspettative nutra nei nostri confronti. Vorrei che utilizzassimo questo poema nelle attività di Divisione, approfondendolo e incidendo ogni frase nel cuore, perché contiene tante guide indirizzate proprio «alla Divisione donne italiana, che rispetto e amo». Già allora ci esortava a mirare «nuovamente ai prossimi venti anni, al 2021» e a scalare «la montagna del gioioso kosen-rufu, oggi, domani, con armonia maestosa». Quanto è importante, come donne, vincere nella vita quotidiana in ogni momento e tirare fuori le nostre capacità, la nostra forza. Ci sono tanti problemi da risolvere, perciò apriamo al massimo la vita e realizziamo la nostra rivoluzione umana.
Come ci spiega il presidente Ikeda, ottenere la Buddità (jobutsu in giapponese) significa aprire la vita. Indica un cambiamento profondo che avviene dall’interno, con una spinta attiva, positiva, forte. Recitando Nam-myoho-renge-kyo possiamo rompere il guscio, espandere lo stato vitale e migliorare noi stesse, il nostro modo di comportarci. Possiamo inoltre sentire la sofferenza degli altri come se fosse nostra, incoraggiare con gioia le persone e dare un grande sostegno laddove ci sono problemi, creando un’onda più potente nel nostro movimento. Quest’anno io stessa ho determinato di fare una grande rivoluzione umana, di fare emergere il grande io per sostenere ogni persona, proprio come scrive sensei nel poema:
«Quelli che credono nel Sutra del Loto sono come l’inverno che si trasforma sempre in primavera».
[…] «Qualsiasi cosa accada non mi farò sconfiggere!»
una persona che decide così, vince.
«Ora, da adesso!»:
in questa decisione c’è la strada
che porta a ottenere la Buddità in questa vita!
Nella Soka Gakkai italiana siamo più di trentamila donne. Se tante donne sbocciano come «fiori e fiori meravigliosi» potrà scaturire una nuova freschezza nella nostra esistenza e nell’ambiente intorno a noi. Realizziamo kosen-rufu dove viviamo, sostenendo i giovani, l’organizzazione, la società intera.
Il 2011 è un anno importante: segna il cinquantesimo anniversario dalla prima visita del presidente Ikeda in Europa e in Italia, e i sessant’anni dalla fondazione della Divisione donne e delle Divisioni giovani. Siamo all’inizio di una nuova tappa di kosen-rufu e sensei per primo ha dichiarato: «Ho iniziato le attività di quest’anno con la determinazione di lavorare dieci e venti volte più degli anni passati» (dal messaggio al summit europeo). Vuole imprimere questo slancio fortissimo per il futuro, perciò recitiamo Daimoku con profonda gratitudine, per ripagare il debito di gratitudine nei confronti del maestro, così riusciremo ad apprezzare ogni aspetto della vita e ogni persona.
Prendiamo l’iniziativa per realizzare gli obiettivi di quest’anno nella crescita dei gruppi, nell’offerta, negli abbonamenti… Non si tratta di questioni tecniche, si tratta di comprendere l’importanza di sostenere le attività della Soka Gakkai, che sta portando avanti il desiderio del Budda di realizzare kosen-rufu. È da questo atteggiamento sincero che derivano i benefici della pratica buddista.