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Quello studio che può cambiare una vita - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:20

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Quello studio che può cambiare una vita

La seconda domenica di novembre migliaia di partecipanti in tutta l’Italia hanno sostenuto l’esame del primo livello. Questa prova è stata un’occasione non solo per approfondire lo studio del Buddismo, ma anche un tragitto per arrivare a superare le proprie resistenze e a tirare fuori le proprie capacità

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La seconda domenica di novembre migliaia di partecipanti in tutta l’Italia hanno sostenuto l’esame del primo livello. Questa prova è stata un’occasione non solo per approfondire lo studio del Buddismo, ma anche un tragitto per arrivare a superare le proprie resistenze e a tirare fuori le proprie capacità

«Gli esami della Soka Gakkai sono una forma di incoraggiamento, un modo per verificare i nostri progressi nello studio della filosofia di Nichiren Daishonin. Lo studio è una attività che portiamo avanti per tutta la vita» (NRU, 4, 20). Per questo, anche nella Soka Gakkai, “gli esami non finiscono mai”, anzi costituiscono una tradizione, un appuntamento importante che si rinnova e coinvolge tutti. Domenica 7 novembre in ottantatré città d’Italia si sono tenute le sessioni d’esame per un totale di 4.865 partecipanti.
Siamo andati “a trovarne” alcuni, a Siracusa e a Palermo, per condividere l’atmosfera di questa giornata, ascoltare le loro riflessioni e le loro esperienze. In questi mesi hanno usato tutti il poco tempo disponibile per ritrovarsi ad approfondire insieme, ed è questa condivisione a essere stata per molti la conquista più grande: «Quando si pratica si capisce l’importanza di quello che c’è prima di arrivare al “risultato”. Sperimentare la coesione tra compagni di fede mi ha aiutata a sconfiggere il mio pessimismo», racconta Sandra. Molti hanno affrontato le proprie resistenze per essere qui, per ragioni diverse e speculari: la paura, il senso di inadeguatezza, l’arroganza, la pigrizia, il pensiero che non sia poi “necessario” sostenere gli esami. Ma ne è valsa la pena. A Gaspare, ad esempio, si è dischiuso un mondo, rivelando il valore di quello sforzo e la convinzione della propria missione: «La sfida degli esami mi ha permesso di rafforzare la consapevolezza di essere un Budda e l’idea di aver scelto di nascere in una famiglia con un certo tipo di problemi per poter dare la mia prova concreta». Tante storie e tante vite, ognuna con la propria battaglia personale e il desiderio di approfondire lo studio del Buddismo. Come ha spiegato Saito in occasione dell’ultimo corso estivo europeo di studio, “non lesinare” significa essenzialmente “chiarificare”. Allora, conoscere la vita del Daishonin nei suoi momenti fondamentali diventa un’occasione per rafforzare le proprie scelte, come è accaduto a Rosemary e a Sergio: «Capire il percorso di Nichiren nelle sue tappe fondamentali, il perché, ad esempio, ha iscritto il Gohonzon e lo ha fatto in un determinato momento, ti porta a ricondurre tutto alla tua vita, a formulare quelle domande essenziali: Perché pratico? Perché è importante trasmettere alle persone questa pratica? Cosa significa vivere da discepolo di Nichiren?». Approfondire l’insegnamento è essenziale per proteggere la Soka Gakkai e realizzare kosen-rufu, qualunque cosa accada: «Insegna agli altri, come meglio puoi, anche una sola frase o una sola parola». Studiare il Buddismo significa dunque «incidere nella propria vita ciò che serve a sviluppare la propria fede», aggiunge Giulia, e aiutare gli altri a fare lo stesso. Così hanno agito tutti quei membri che non hanno fatto esami ma hanno incoraggiato gli altri, come Elisa che, proprio mentre sosteneva una compagna di fede sudamericana perché partecipasse a questa sessione superando l’ostacolo della lingua, è riuscita ad arrivare al cuore di sua figlia; le ha trasmesso, attraverso la sua fede, il desiderio di recitare Nam-myoho-renge-kyo. Anche solo per “provare”. Quell’inizio che può cambiare una vita.

ha collaborato Clelia Lombardo

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