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Gli eredi della Legge - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:15

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Gli eredi della Legge

Il desiderio del Budda Shakyamuni e di Nichiren Daishonin era quello di propagare la Legge nel lontano futuro. Ciò è stato possibile grazie al primo presidente Makiguchi e al suo successore, Toda. Oggi, i discepoli che hanno ereditato il loro lascito si stanno impegnando per la felicità degli altri

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Il desiderio del Budda Shakyamuni e di Nichiren Daishonin era quello di propagare la Legge nel lontano futuro. Ciò è stato possibile grazie al primo presidente Makiguchi e al suo successore, Toda. Oggi, i discepoli che hanno ereditato il loro lascito si stanno impegnando per la felicità degli altri

Ogni mese in Giappone si tengono riunioni generali alle quali spesso partecipano anche membri da paesi esteri. Il presidente Ikeda in queste occasioni invia un messaggio rivolto a ogni singola persona per dare nuovo impulso alle attività per kosen-rufu nel mondo

Desidero trasmettere il mio elogio e il più profondo apprezzamento per l’impegno dimostrato da tutti i miei compagni di fede.
So che Nichiren Daishonin avrebbe lodato in maniera particolare i membri che sono giunti qui da molte parti del mondo, spinti dal loro grande spirito di ricerca verso il Buddismo. Nei suoi scritti il Daishonin parla spesso del beneficio ottenuto da coloro che percorrono grandi distanze per apprendere gli insegnamenti buddisti. Tutti voi, state quindi accumulando una fortuna duratura, grazie ai vostri sforzi.
Shakyamuni spiegava: «Dovrai diffonderlo [il Sutra del Loto] in tutto Jambudvipa [il mondo intero] e non permettere mai che [la sua diffusione] sia interrotta» (SDL, 23, 386). E il Daishonin dichiarò: «È certo che alla fine si otterrà una propagazione diffusa della Legge in tutto Jambudvipa [il mondo intero]» (GZ, 816). Come indicano queste parole, riuscire a propagare diffusamente la Legge – o kosen-rufu – in tutto il mondo era il desiderio sincero tanto del Budda Shakyamuni come anche di Nichiren Daishonin.
Settecento anni dopo la nascita del Daishonin, in un periodo di guerra e conflitti brutali all’interno di un’epoca definita nei sutra come “l’epoca malvagia dell’Ultimo giorno della Legge”, il presidente Tsunesaburo Makiguchi fondatore della Soka Gakkai e il suo discepolo Josei Toda fecero rivivere il vero spirito del Buddismo di Nichiren Daishonin, che era sul punto di andare perduto.
In qualità di discepoli che ereditano direttamente il loro lascito, abbiamo seguito il loro esempio di impegno altruista e generoso nella propagazione della Legge e abbiamo lottato con tutte le forze per la felicità delle persone la cui esistenza è stata pervasa da dolore e sofferenze.
Noi, maestri e discepoli di Soka, abbiamo incontrato indicibili calunnie e offese, un odio e gelosia intensi, come anche maligni tentativi di distruggere l’armoniosa unità. Ma pur attraversando tutto questo non ci siamo lasciati turbare né sconfiggere, essendo stati ben preparati dal Daishonin, che ci ha avvertito che simili ostacoli sono inevitabili. Maggiori sono state le persecuzioni e le privazioni che abbiamo affrontato, maggiore è l’intensità con cui il cuore ha mostrato un coraggio da leone.
Oggi il nostro movimento per kosen-rufu si è diffuso in 192 aree e nazioni. La Soka Gakkai si erge fiera in qualità di “pilastro” di pace, “grande vascello” della cultura e “occhi” dell’educazione per tutta l’umanità.[ref]I termini “pilastro”, “grande vascello” e “occhi” sono usati dal Daishonin ne L’apertura degli occhi quando dichiara: «Io sarò il pilastro del Giappone. Io sarò gli occhi del Giappone. Io sarò il grande vascello del Giappone. Questo è il mio voto, e io non lo infrangerò mai!» (RSND, 1, 254)[/ref] Sono state assicurate le basi per una grande e indistruttibile cittadella di individui capaci. Makiguchi e Toda hanno trionfato. Io ho trionfato. La Soka Gakkai ha trionfato. E ogni singolo membro ha trionfato.
Nichiren Daishonin scrive: «[Il Bodhisattva Pratiche Superiori] deve apparire ora, nell’Ultimo giorno della Legge, e propagare i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo in tutti i paesi e a tutti i popoli di Jambudvipa [il mondo intero]» (I benefici del Sutra del Loto, RSND, 1, 597). In quanto Bodhisattva della Terra che seguono le orme del Daishonin, tutti i nostri membri in ogni paese del mondo stanno recitando senza posa Nam-myoho-renge-kyo e stanno parlando agli altri della filosofia del Buddismo di Nichiren Daishonin.
Nessuno si sta impegnando nelle prime file di queste imprese con maggiore serietà dei nostri nobili responsabili di gruppo delle Divisioni uomini e donne. Vorrei rivolgere loro le mie più sentite congratulazioni per il significato di questa storica prima riunione generale nazionale dei responsabili di gruppo, che ha luogo in un giorno in cui il cielo è chiaro, la terra illuminata e il cuore splendente.
Chi compie le imprese più serie e determinate merita il rispetto più grande, coloro che compiono invisibili sforzi virtuosi arriveranno sicuramente a risplendere di una ricompensa visibile senza pari.
All’epoca della nomina di Toda a secondo presidente, anch’io mi stavo impegnando fino in fondo come responsabile di gruppo, adoperandomi per promuovere la crescita e lo sviluppo del mio settore. In seguito, mia moglie ricoprì lo stesso incarico per la Divisione donne e in quella veste si impegnò con energia in prima fila, recandosi spesso a fare attività con uno dei nostri figli piccoli legato sulla schiena e tenendone un altro per mano. La nostra dedizione a kosen-rufu non è mutata fino a oggi.
Toda disse: «Il Buddismo del Daishonin è un insegnamento che mette in grado le persone di impegnarsi in mezzo alle avversità, per diventare sicuramente felici. Quando sfidiamo a testa bassa le difficoltà basandoci sulla fede, possiamo far emergere il potere più straordinario del Budda. Diventando persone di questo tipo, possiamo sinceramente incoraggiare gli altri ed essere veri amici di coloro che stanno soffrendo».
Il gruppo è il luogo ideale dove condividere il Buddismo da persona a persona, fare del nostro meglio per aiutare ciascuno a sviluppare la propria fede e impegnarci a far emergere la natura di Budda infinitamente nobile di ogni persona, che sia o no un membro della Soka Gakkai.
Con il desiderio di celebrare l’ottantesimo anniversario della Soka Gakkai con una vittoria, i circa seimila gruppi della SGI-Brasile hanno raggiunto il loro obiettivo di crescita e partecipazione alle riunioni.
Toda dichiarò: «La forza della Gakkai risiede nell’energia dinamica e crescente di coloro che si impegnano in prima linea nel nostro movimento». Questa era la sua salda convinzione. Solleviamo ancora una volta una potente ondata di kosen-rufu, recitando con allegria e armonia, e impegnandoci per fare dei nostri gruppi e dei nostri settori un modello luminoso per gli altri!
Permettetemi di citare delle frasi di personaggi celebri originari delle nazioni da cui provengono alcuni dei membri SGI presenti qui oggi.
Per prime, ecco le parole di José Rizal (1861-96), eroe dell’indipendenza filippina: «La verità troverà la sua strada». Kosen-rufu rappresenta l’inarrestabile avanzata del bene e della giustizia più alti.
Sin Saimdang (1504-51), rinomato calligrafo e poeta coreano, disse: «Tutto inizia dal nutrire una grande aspirazione. Non c’è niente che non possa essere raggiunto da chi nutre una grande aspirazione». I membri delle Divisioni donne e giovani donne Soka, che si stanno dedicando al grande voto di kosen-rufu, ne sono la perfetta incarnazione.
Bernardo Houssay (1887-1971), famoso fisiologo e premio Nobel argentino, dichiarò: «I giovani, con il loro straordinario potenziale, sono terreno di allevamento per grandi persone e grandi eventi […] non fatevi scoraggiare da ostacoli momentanei». Membri della Divisione giovani, avanzate vittoriosi verso il centesimo anniversario della Gakkai, nel 2030 e lasciatevi alle spalle una meravigliosa serie di successi!
Abdurrahman Wahid (1940-2009), lo statista e filosofo indonesiano con cui ho intrecciato un dialogo, disse: «Desidero aprire la strada affinché ogni giovane nel ventunesimo secolo possa avanzare infallibile sul sentiero corretto. Per fare questo, sono determinato a continuare a prendere la parola contro tutte le forme di ingiustizia e malvagità presenti nella società».
Membri della Divisione uomini, parlate con energia per il bene delle nostre generazioni più giovani, per la Soka Gakkai e per il futuro!
Il mio caro amico Austregésilo de Athayde (1898-1993), presidente dell’Accademia delle Lettere brasiliana, ha concluso a questo proposito: «La vita è una serie infinita di sfide, e noi dobbiamo continuare ad affrontare queste sfide e a trionfare».
Vi prego di non dimenticare mai che chi si impegna con energia per kosen-rufu godrà di benefici infiniti per tutta l’eternità.
Prego per la salute, la felicità e la vittoria di tutti i miei cari compagni membri in ogni luogo.

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