«Affrontare le situazioni impossibili e realizzare esperienze una dopo l’altra abbattendo i nostri limiti interiori»: questa la sostanza delle attività annunciate dai giovani europei per il 2013, volte a dare la prova concreta della fede per consolidare una forte convinzione
Tae Takahashi è responsabile del Comitato europeo giovani. Nata e cresciuta in Svizzera è responsabile della Divisione giovani donne elvetica. In questa intervista rilasciata al Seikyo Shimbun rievoca i suoi incontri con il presidente Ikeda e annuncia le attività dei giovani europei del prossimo anno che si concentreranno sulla prova concreta
Ho incontrato il presidente Ikeda nel 1983 e poi nel 1989, in occasione della prima e della seconda riunione generale della SGI Svizzera. Ero ancora molto piccola e non ricordo tutto ma i miei genitori, in seguito, mostrandomi le foto, non facevano che ripetere quanto fossero stati preziosi quei momenti per il movimento di kosen-rufu nel nostro paese.
Nel 1983 i membri erano ancora pochi, ma ognuno ricercava il maestro con uno spirito molto serio. Nei luoghi dove giungeva sensei, il clima si faceva subito armonioso. Per la foto commemorativa della prima riunione io mi sedetti sulle ginocchia della signora Kaneko e mio fratello su quelle di sensei.
Durante la visita del 1989, invece, ricordo che Ikeda fece dei giochi di prestigio e tutti noi ridevamo a crepapelle.
Che cosa disse il presidente Ikeda ai membri svizzeri durante questi incontri?
Parlò della felicità: «Senza una preghiera profonda – disse – non può esserci un’esistenza felice, e non è possibile cancellare le offese alla Legge e alleggerire la retribuzione karmica. Senza una forte fede non si può vivere una vita colma di soddisfazioni. Questa pratica buddista serve per diventare felici» (1983).
«Qual è l’obiettivo della vita? Essere felici. Qual è l’obiettivo della fede? Ottenere l’Illuminazione. In altre parole, ottenere la felicità eterna» (1989).
Il presidente Ikeda ci ha voluto trasmettere che perseverare nella fede significa proseguire lungo la grande strada della felicità. Questa guida per il nostro paese ha un significato profondo. Stiamo vivendo un’epoca in cui la depressione e le varie dipendenze sono diventati problemi a livello sociale. Sono molte le persone in preda alla sofferenza e alla solitudine, e sempre più giovani ricercano il Buddismo con il desiderio di risolvere l’ansia e il senso di vuoto.
Quali sono le cause di questa situazione?
Sicuramente la grave crisi economica, unita alla mancanza di ideali e di una solida filosofia, hanno portato la società europea a questo buio dal quale non si riesce a intravedere un futuro. La percentuale di disoccupazione tra i giovani è molto aumentata. Per questa ragione noi membri della Divisione giovani europea stiamo promuovendo la campagna “della prova concreta”, mirando al 18 novembre 2013: per poter illuminare la società attraverso la fede e la prova del cambiamento.
In pratica si tratta di affrontare le situazioni impossibili che abbiamo davanti ai nostri occhi offrendo la prova concreta della fede e abbattere i muri del nostro limite interiore. È una campagna per stimolare ogni singola persona a realizzare prove concrete, una dopo l’altra, per consolidare una forte convinzione nella fede.
La cosa più importante è l’incoraggiamento sincero che parte dal cuore. Incontrandoci e parlando con gli altri riusciamo ad avvicinarci e a provare empatia per le loro sofferenze. Il calore che scaturisce dall’incontro tra le persone è la forza che permette di rialzarsi.
Qual è il punto nell’attività che richiede maggiore sforzo?
Superare il limite dovuto alle lingue: in Svizzera ci sono quattro lingue ufficiali. Io sono nata in una città vicina all’Italia, perciò la mia lingua madre è l’italiano. All’università ho studiato il francese, mentre il tedesco sono riuscita a impararlo grazie alle attività quotidiane. Ho anche studiato un anno presso l’Università Soka, ma devo dire che il giapponese è veramente difficile…
L’esperienza all’Università Soka è stata dura, ma gli amici mi hanno sostenuta con tanto calore! I buoni incontri sono il tesoro dell’esistenza. Studiando presso l’Università Soka mi sono resa conto di quanto sia importante incoraggiare le persone. Grazie alle parole del presidente Ikeda sono riuscita a non rassegnarmi e a tirare fuori il coraggio anche nelle situazioni più difficili. Inoltre, all’Università Soka ho creato tantissimi legami di amicizia con persone provenienti da tutto il mondo. In quello stesso periodo sono arrivati anche altri giovani europei che ora sono figure di riferimento della Divisione giovani in Europa, e insieme stiamo continuando a portare avanti il movimento di kosen-rufu. Essere riusciti a creare dei legami così forti quando eravamo in Giappone mi fa sentire tanta gratitudine verso sensei.
La Divisione giovani europea è decisa a realizzare grandi risultati per trasmettere la forza della Legge mistica e ad aprire la porta della nuova era del movimento di kosen-rufu in Europa.
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Fondamenta incrollabili per kosen-rufu
Il 19 ottobre, “giorno d’Italia”, al Centro culturale di Roma si è svolta una riunione con i responsabili europei in commemorazione del primo viaggio del presidente Ikeda in Italia, nel 1961
La responsabile europea delle Divisioni donne e giovani donne Suzanne Pritchard ha aperto la riunione incoraggiando calorosamente a dedicarsi alla crescita di persone di valore che guideranno il movimento nella nuova era di kosen-rufu. «Siete tutti esperti nell’arte di incoraggiare – ha detto – non dimenticate mai che avete questo cuore, state piantando i semi dell’incoraggiamento perché le persone non siano mai sconfitte dalla sofferenza e dalle difficoltà. Recentemente il presidente Ikeda ha dato le seguenti linee guida per i responsabili: “Lodate i membri, fate complimenti ai membri, incoraggiate i membri, riconoscete i loro sforzi, considerate i membri come dei tesori. In questo modo emergeranno molti leader capaci”. Dovremmo diventare tutti individui che comprendono e apprezzano la grandezza di ogni singola persona. Questo è lo spirito della SGI, la sorgente della forza e della vittoria. Non si tratta soltanto di avere cura e riconoscere la grandezza dei membri di cui siamo responsabili – ha precisato Pritchard – ma anche dei compagni di fede più anziani, dei nostri responsabili, dei corresponsabili e di tutte le persone che ci circondano, in modo che ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità e agire con più forza. L’Italia è un paese pieno di calore umano e in questo senso siete avvantaggiati, ma possiamo decidere di andare più in profondità e creare un’organizzazione ancora più accogliente e armoniosa!».
«È passato un anno dalla celebrazione del cinquantesimo anniversario del primo viaggio di sensei in Europa e sono felice di essere di nuovo qui con voi» ha esordito il responsabile europeo Hideaki Takahashi. «Quando Ikeda venne per la prima volta in Europa, nel ’61, c’erano otto praticanti. Grazie alla sua determinazione ora siamo 115.000 Bodhisattva della Terra, di cui la metà in Italia! Ogni giorno io riporto a sensei le nostre attività europee e lui risponde con incoraggiamenti e indicazioni precise. In un recente incontro a Nagano con i leader della SGI, il presidente Ikeda ha affermato che ora è il momento di costruire delle invincibili fondamenta per kosen-rufu, per i prossimi cento anni: “Dobbiamo avanzare passo dopo passo, ha affermato sensei. Come leader è importante essere fermi, precisi, attenti”.
«Siamo entrati nella seconda fase di kosen-rufu in Europa. Qualcuno potrà pensare: “tra cinquanta anni io non ci sarò…”, ma la cosa importante ora è determinare insieme di costruire delle fondamenta incrollabili della SGI insieme a sensei!».
Asa Nakajima, responsabile della Divisione donne, ha concluso la riunione esortando a pregare con sincerità per la felicità di ogni singola persona, mentre infondiamo coraggio agli amici e alle persone intorno a noi.
Alessandra Fornasiero
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Mi sono sentita davvero parte dell’Europa! Sensei ci incoraggia a fare il massimo nel momento presente e io voglio fare così: sconfiggere la mia superficialità e imparare a prendermi cura di ogni dettaglio, realizzare tutti i miei sogni per poter incoraggiare ogni giovane donna con la prova concreta della mia vita.
Marta Arduini
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Proprio perché le circostanze sono così difficili sento ancora più forte il desiderio di vincere assolutamente per incoraggiare tutti con la prova concreta, trasformare l’impossibile in possibile e incontrare le giovani donne, una ad una. Sensei ci mostra come arrivare al cuore di ogni singola persona. Io voglio sviluppare un cuore così.
Elena Battistini