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Perché ho scelto di studiare all'Università Soka - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:22

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    Perché ho scelto di studiare all’Università Soka

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    Quattro anni fa, quando iniziai a praticare, ero un ventenne vecchio e senza speranza. Gongyo e Daimoku ebbero nella mia vita l’effetto di una tempesta, fu come togliermi un paio di occhiali che fin lì mi avevano offuscato la vista.
    Dopo un anno, ascoltando un’esperienza, nacque in me un sogno: studiare all’Università Soka in California. Lo ricacciai subito indietro, era impossibile per me pagare la retta e avere anche il tempo e la forza di studiare: semplicemente era un sogno troppo grande.
    Ricordando le parole di Josei Toda, che insegnava ai giovani ad avere sogni più grandi di loro, dopo un po’ mi rimisi in gioco. Quando visitai la SUA (Soka University of America) mi sembrò il più bel campus del mondo, iniziai così il lungo iter per l’ammissione. Dopo appena due settimane però la passione divenne indolenza e quando mi svegliai i termini per la candidatura erano scaduti: mi sentii un idiota.
    L’anno dopo decisi di riprovare, preparandomi bene. A metà marzo arrivò la conferma: ero stato ammesso e con borsa di studio!
    Il primo anno alla SUA fu più bello di quanto potessi sperare. Gli studenti provengono da ogni parte del mondo, e la metà sono buddisti. Tra gli studiosi che ho potuto incontrare alla SUA, anche intellettuali di grande calibro come Galtung e Krieger che hanno pubblicato dialoghi con Ikeda.
    Studiare alla SUA mi dà anche l’opportunità di viaggiare: lo scorso anno sono andato in Corea del Sud a studiare storia e politica delle tensioni internazionali dell’area, ho visitato l’ONU e sono stato un paio di settimane come volontario in Nicaragua e Costa Rica. Un brano del messaggio inviato da sensei alle matricole, quando arrivai alla SUA, recitava: «Vi chiedo di alimentare sempre uno spirito audace. Fate passare ogni giorno facendo, orgogliosi, un passo in avanti anziché uno indietro, agendo con coraggio piuttosto che essere bloccati dall’indecisione».
    Spero moltissimo che nei prossimi anni tanti altri studenti europei arrivino qui alla SUA.

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