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Programma dello studio mensile per il secondo semestre del 2012 - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:21

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Programma dello studio mensile per il secondo semestre del 2012

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Luglio Lettera da Teradomari (RSND, 1, 779)
Settembre Il reale aspetto del Gohonzon (RSND, 1, 737)
Ottobre Le quattro virtù e i quattro debiti di gratitudine (WND, 2, 636)
Novembre Una nave per attraversare il mare della sofferenza (RSND, 1, 29)
Dicembre Fiori e frutti (RSND, 1, 808)

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La sfida per lo sviluppo sostenibile: una proposta per salvare l’ambiente
Daisaku Ikeda ha inviato una proposta per la conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che si è tenuta a Rio de Janeiro (Rio+20) il 20 giugno. Fra gli obiettivi, una presa di coscienza dei singoli e delle comunità verso una società globale sostenibile

Rio de Janeiro, 5 giugno – Convinto sostenitore dell’istituzione del Decennio delle Nazioni Unite per l’educazione per lo sviluppo sostenibile che finirà nel 2014, Daisaku Ikeda ha auspicato che questo progetto prosegua con un programma educativo per una società globale sostenibile a partire dal 2015. Nella proposta “Per una società globale sostenibile: ognuno di noi è protagonista del cambiamento” egli afferma: «La sostenibilità deve essere intesa come una sfida e un’impresa che richiede l’impegno di tutti gli individui… la costruzione di una società che assegna la massima priorità alla dignità della vita» (di prossima pubblicazione in Buddismo e Società).
Il presidente della SGI ha proposto anche un’innovativa riforma delle agenzie delle Nazioni Unite responsabili per lo sviluppo e la protezione ambientale. La sua idea è di unificare il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) e il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) e le agenzie collegate per creare un’”organizzazione globale integrata per lo sviluppo sostenibile”. Al centro della proposta, una collaborazione più significativa con la società civile e un “comitato delle generazioni future”, che sia un forum attraverso il quale i rappresentanti delle giovani generazioni possano consigliare la nuova organizzazione sui suoi piani e politiche annuali.
Ikeda individua anche la necessità di un ventaglio di obiettivi di sviluppo sostenibile, con l’accento sulle comunità locali in quanto luogo di educazione e azione di lungo periodo. Alla conferenza Rio+20 si è tenuta una tavola rotonda interdisciplinare sul ruolo dell’educazione e dell’apprendimento verso un futuro sostenibile. L’evento, sponsorizzato anche dalla SGI, è stato l’occasione per riunire specialisti dell’educazione alla sostenibilità, alla pace, al disarmo e ai diritti umani.
Anche la mostra “Semi di speranza: immagini di sostenibilità, passi verso il cambiamento” organizzata dalla SGI in collaborazione con ­Earth Charter International e la municipalità di Rio de Janeiro, è stata esposta al Planetario di Rio dal 16 giugno al 15 luglio.

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Per esprimere la forza della vita
Il 26 maggio si è svolta la riunione delle giovani mamme del Lazio

La maternità è spesso un’esperienza complicata per la difficoltà di conciliarla con tutto il resto: la professione, l’attività buddista, il ruolo di moglie e quant’altro. Può capitare di percepire la maternità come qualcosa che divide, come ha sottolineato Marina Moretti, responsabile della Divisione donne del Lazio, spesso le giovani madri svolgono le attività nell’ombra, ma è proprio questo atteggiamento che porta alla felicità. Maria Lucia De Luca, vice responsabile, ha specificato che la condizione delle giovani mamme è ovviamente transitoria, anche se certi momenti sembrano non finire mai. Ma questi momenti vanno goduti come una fase unica e preziosa nella vita delle donne. La responsabile nazionale Asa Nakajima ha rimarcato le capacità incredibili delle mamme che riescono a svolgere celermente quello che una persona “normale” svolge in molto tempo. Questo accade perché la donna, quando diventa mamma, sviluppa una forza e un’energia inaspettata. Particolarmente importante è Gongyo mattina, il momento per capire qual è la cosa più importante da fare attimo dopo attimo, senza sentirsi in colpa se, per esempio, non si può partecipare a una riunione.
Gli obiettivi fissati nella riunione per le giovani mamme sono: far crescere i figli come successori di kosen-rufu attraverso cultura ed educazione; utilizzare questo periodo per approfondire la fede e migliorare la qualità della vita; non perdere i contatti con l’organizzazione continuando a seguire le varie attività, considerando ogni piccola azione come una causa per il futuro.
Al termine dell’incontro ritiro un foglio tra tanti pensieri scritti dalle mamme dedicati ad altre mamme. È di Silvia: I miei figli / Finestre aperte nel mio cuore / Messaggeri di pace / Sorrisi che donano gioia di vivere.
Maria Cristina Gori

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Il nutrimento della mente

In questa serie di dialoghi di Daisaku ­Ikeda con i giovani, pubblicati da Esperia Edizioni nella collana Protagonisti del XXI secolo, vengono affrontati i temi del rispetto della natura, della comprensione dei fenomeni artistici e dell’importanza della lettura, vero e proprio nutrimento per la mente. Secondo Ikeda «la cultura è espressione dell’impulso interiore a coltivare il proprio spirito e la propria umanità, spesso prigionieri e quindi inespressi, fino a far sbocciare i fiori più belli e a far maturare un’abbondante messe di frutti. L’arroganza è dunque l’esatto opposto della cultura».
La lettura, spiega poi l’autore, è un dialogo individuale con personaggi, intellettuali, maestri del pensiero lontani nel tempo o nello spazio e persino con culture del passato. Come è solito fare, il presidente Ikeda non si limita a fornire spunti di riflessione, ma si prodiga anche in consigli pratici su come migliorare la propria capacità di leggere. «Dentro ognuno di voi ci sono infinite possibilità e la lettura è lo strumento con cui dissodare questa terra senza confini», è la sua esortazione ai lettori. Parlando della visione della natura introduce poi il concetto buddista di “origine dipendente”, ribadendo che siamo tutti collegati gli uni agli altri, così come a ogni altro fenomeno dell’universo: «La vita è una catena. Tutto è legato. Quando un anello della catena si deteriora, anche tutti gli altri ne saranno influenzati. Dovremmo considerare l’ambiente come la nostra madre, la madre terra».

D. Ikeda, Cultura, arte e natura, Esperia Edizioni, 88 pagine, 6,00 euro

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