Impressioni spontanee, raccolte a braccio fra i giovani sparsi per tutta la regione. Entusiasmo, consapevolezza, forza, determinazione, altruismo: con questi giovani kosen-rufu può diventare una realtà
Trentino Alto Adige-Südtirol, regione di confine tra le alte montagne dolomitiche. Anche qui, in questa zona a volte isolata e chiusa, spesso fredda e nevosa, un folto gruppo di giovani bodhisattva è emerso dalla terra, scegliendo di prendere in mano la propria vita e di “abbandonare il superficiale per abbracciare il profondo”. Qui di seguito alcuni dei giovani che nel corso dell’anno 2011 sono diventati membri della Soka Gakkai e che nella loro regione, tra difficoltà e gioie condivise, lottano ogni giorno insieme al maestro per realizzare kosen-rufu.
Ilaria (24 anni): Dopo un duro lavoro su me stessa, pian piano divento come sognavo di essere. Praticare questo Buddismo è una fortuna e farlo fino in fondo porta a una felicità sicura.
Alex (19 anni): Il mio primo obiettivo è quello d’imparare l’inglese. Ho sempre avuto difficoltà nello studio perché sono dislessico, e tutti mi dicevano che per me non era possibile imparare una seconda lingua. Ma sono nato bilingue, e questa era già una prova a mio favore: se voglio una cosa mi basta trovare il metodo giusto per arrivarci. È per questo che seguo questo insegnamento, per trovare il sistema giusto. In questo momento il mio metodo personale per imparare una lingua è quello di immergermi completamente, ventiquattro ore su ventiquattro, per un lungo periodo di tempo! Per questo adesso sono in Canada, a studiare.
Michela (26 anni): Iniziando a praticare ho rivoluzionato la mia esistenza. Ho cominciato a desiderare di sbloccare tutte quelle situazioni che mi facevano soffrire. In meno di un anno sono riuscita meravigliosamente a cambiare ottica nella mia vita, ad agire per i miei obiettivi e a spronare gli altri a fare lo stesso.
Caterina (20 anni): Ricevere il Gohonzon mi ha permesso di imparare cos’è la fiducia verso se stessi e che, se si è animati da cause nobili e ci si mette tutto l’impegno e la determinazione possibile, anche gli obiettivi più difficili possono essere realizzati. Ognuno di noi possiede tutte le caratteristiche necessarie per vincere le proprie sfide perché, ricordiamoci, noi siamo dei Budda!
Sarah (28 anni): So che non sarà un cammino semplice, ma sono pronta a essere coraggiosa, a migliorare senza ansia e con determinazione. Di lavoro personale da fare ce n’è un sacco e ce ne sarà per sempre, ma saprò creare valore intorno a me, saprò essere una persona felice e mi impegnerò per far sì che sempre più persone possano esserlo. Questa è la mia promessa al Gohonzon.
Anika (32 anni): Più determinata che mai, desidero che sbocci in me quella donna di cui finora ho avuto solo un assaggio: nel lavoro, in una casa, mettendo le basi per una famiglia, rafforzando la mia salute.
Nicole (19 anni): Ho iniziato a praticare il Buddismo durante un periodo di brutte esperienze con il mio ex fidanzato e con sostanze stupefacenti. Pian piano, grazie al Daimoku e alla mia forza di volontà sono riuscita a superare questi problemi ritrovando così il sorriso e la serenità.
Anita (24 anni): Quando si è giovani non è facile avere costanza, perché le distrazioni sono molte, ma il Daimoku mi ha sempre aiutata a trovare la determinazione dentro di me e a non arrendermi di fronte agli impedimenti esterni.
Christian (34 anni): Da quando ho cominciato, i cambiamenti più significativi sono stati il riuscire a trasformare la mia parte negativa in fonte di speranza, felicità, compassione. Il Gohonzon mi permette di avere la saggezza necessaria per comprendere meglio tutto quello che mi circonda.
Teresa (23 anni): Il motivo che mi ha spinta a praticare il Buddismo è stato il desiderio di essere finalmente io ad avere in mano il timone della mia vita, senza sentirmi in balia delle correnti. Sto cercando di affrontare ogni problema con la strategia del Sutra del Loto e ho già ottenuto dei risultati aumentando la mia autostima, consapevole del fatto che siamo tutti Budda, e che sta solo a noi avere il coraggio di manifestare tutto questo splendore.
Federica (25 anni): Tutte le volte che mi sono sentita sfinita e pronta a cedere mi sono “fiondata” davanti al Gohonzon, a volte con fatica, altre volte con più coraggio, ma sempre con la sicurezza che avrei tirato fuori qualcosa, che davanti a un vicolo cieco avrei trovato la scala per superare il muro. Auguro a tutti i giovani di scoprire la propria missione.
Silvia (22 anni): Ho superato la mia insicurezza, il sentirmi sempre sbagliata e inferiore a tutti! Ora gli ostacoli sono diventati un’opportunità e non mi fanno più paura. Auguro a tutti i giovanissimi d’Italia di avvicinarsi al Buddismo il prima possibile perché a me ha cambiato la vita e spero che l’attività dei giovani sia sempre ricca di esperienze vittoriose. Lo dobbiamo al nostro maestro. Grazie sensei.