Divisione giovani donne,
assemblea di felicità
in cui sbocciano i fiori della vittoria.
La loro nobile missione
irradia benefici.
«Che cos’è la civiltà?». A questa domanda fondamentale Ralph Waldo Emerson, filosofo del Rinascimento americano, rispose in termini chiari: «È la forza delle donne giuste». La luce della civiltà si manifesta nella saggezza e nella creatività liberamente espresse dalle donne e si diffonde attraverso le loro voci gioiose.
In questo senso, le azioni vigorose delle giovani donne del gruppo Ikeda Kayo-kai rappresentano veramente una grande fonte di speranza. Vedere le giovani donne nel mondo che stanno ampliando con dinamismo la loro rete di solidarietà per la pace e la felicità è per me e mia moglie motivo della massima gioia.
In Nuova Zelanda, colpita a febbraio dell’anno scorso da un violento terremoto, come nella regione del Tohoku travolta dal sisma e dallo tsunami dell’11 marzo 2011, le preghiere e le azioni sincere delle giovani donne stanno incoraggiando le persone vicine. L’anno scorso, nel giorno della fondazione della Soka Gakkai, presso il palazzo del Parlamento neozelandese di Wellington si è tenuto il primo summit della Divisione giovani donne dell’Oceania, un evento che si è rivelato davvero incoraggiante.
Ho saputo anche che le giovani donne del Cile, dove due anni fa si è abbattuto un disastroso terremoto, sono riuscite ad aumentare considerevolmente il numero delle giovani donne e a raddoppiare quello dei gruppi byakuren e kotekitai (flauti e tamburi).
«Fate dello studio il vostro fondamento»: questa è un’eterna linea guida della Divisione giovani donne. Una donna che custodisce nel cuore lo specchio limpido della filosofia buddista di Nichiren Daishonin non sarà turbata da nulla, qualsiasi avversità si trovi ad affrontare, né sarà sconfitta da alcun tipo di difficoltà. Dedicandosi allo studio della filosofia buddista insieme alle compagne di fede, le giovani donne trascorrono gli anni della gioventù nel modo più saggio e fruttuoso.
In uno dei trenta Gosho consigliati alla Divisione giovani donne per approfondire lo studio della filosofia buddista, Il conseguimento della Buddità in questa esistenza, il Daishonin scrive: «Perciò, quando invochi myoho e reciti renge devi sforzarti di credere profondamente che Myoho-renge-kyo è la tua vita stessa» (RSND, 1, 3). Ogni giovane donna è il più nobile e prezioso dei Budda, è l’entità della Legge mistica. È inutile quindi paragonarsi a qualcun altro e non avere stima di sé. È naturale che ci siano cose che non vanno come vorremmo o momenti in cui perdiamo fiducia in noi stessi; tuttavia, come scrisse l’attivista Helen Keller che, a dispetto della sua triplice disabilità, continuò fino all’ultimo a impegnarsi in battaglie sociali: «I fallimenti ci consentono di assaporare soddisfazioni nel corso dell’esistenza e possono essere perciò considerati testimonianze della nostra vittoria».
Abbracciando la Legge mistica, che consente di trasformare il veleno in medicina, le giovani donne saranno assolutamente in grado di trasformare in gioia qualunque sofferenza.
Il mio maestro Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, disse: «Non esistono persone che non soffrano per qualcosa. Bisogna trasformare qualsiasi cosa in opportunità per recitare Daimoku, il potere supremo capace di muovere la vita di qualunque persona verso il bene e la felicità. Nel momento in cui si recita Nam-myoho-renge-kyo, si vince».
Se una giovane donna dalla forte fede decide di impegnarsi con gioia per kosen-rufu, diffonderà un’atmosfera energica e piena di speranza nella sua famiglia, nell’ambiente di lavoro e nella comunità.
Mia moglie, durante la storica campagna di febbraio realizzata nel capitolo Kamata sessant’anni fa, impegnandosi al massimo come responsabile delle giovani donne, ebbe modo di sostenere sua madre allora responsabile di capitolo della Divisione donne. Oltre a parlare della filosofia buddista in modo entusiasta agli amici, un giorno invitò a una riunione a casa sua anche un superiore dell’azienda per cui lavorava. Accogliendo con un sorriso chiunque partecipasse alla riunione, in particolare i bambini e le loro mamme, creò per tante persone meravigliosi ricordi del calore e del senso di amicizia che caratterizzano la nostra famiglia Soka.
La cosa più importante è tirar fuori il coraggio per fare il primo passo. È sfidarsi in una cosa per volta, giorno dopo giorno, in ciò che possiamo fare adesso, nell’ambiente in cui ci troviamo. Con questo atteggiamento manifesteremo l’infinito potere del Budda grazie al quale non saremo mai schiacciati da nessuna prova della vita. Attraverso la ripetizione di questi sforzi potremo costruire le fondamenta della felicità per tutta la vita. Invito di cuore i membri del gruppo Ikeda Kayo-kai a vivere in questo modo la loro gioventù.
Nella Raccolta degli insegnamenti orali il Daishonin afferma: «Allora sia se stessi che gli altri insieme troveranno gioia nel possesso della saggezza e della compassione» (BS, 118, 50).
Giovani donne della Soka Gakkai, abbracciando questa meravigliosa filosofia della gioia, incoraggiatevi, sostenetevi reciprocamente e continuate ad accumulare i “tesori del cuore” che vi porteranno a conquistare la vostra primavera vittoriosa!
Danzate con vitalità
sul vostro palcoscenico glorioso
colme di gioia e di ottimismo.
Io vi sto osservando e sto pregando per voi
avendo sempre a cuore
la vostra crescita e la vostra felicità.