Ognuno di voi è un forziere pieno di tesori e di infinite possibilità; ognuno ha un suo talento, una missione che solo lui, o lei, può realizzare. Fra gli infiniti pianeti che esistono nell’universo, avete scelto “questo pianeta” e “questo momento” per nascere. Siamo tutti nati per una ragione precisa, anche se in questo momento non ne siamo consapevoli. La cosa più importante è diventare persone forti e capaci di incoraggiare gli altri
I ragazzi e le ragazze della Divisione Futuro vivono una fase particolare, piena di forza, di energia, di freschezza e purezza, ma si ritrovano facilmente a soffrire per vari problemi. Il presidente Ikeda li incoraggia sempre spiegando loro quanto è importante iniziare da giovanissimi a costruire la propria vita tramite la pratica buddista, in modo da stabilire un forte io ed essere in grado di trasformare anche la sofferenza più profonda in un trampolino di lancio per la crescita. Fin da giovane sensei si è impegnato con tutto se stesso per aprire la strada di kosen-rufu e per rispondere alle aspettative del suo maestro Toda. Rivolgendosi a un ragazzo della Divisione Futuro scrive: «Se lottiamo per kosen-rufu possiamo manifestare benefici e fortuna per l’eterno futuro e condurre tante persone verso la felicità. Nel Buddismo si vince o si perde. Anche nella società, o si vince o si perde. Per poter vincere non bisogna cadere nella negligenza, né essere superficiali, ma portare a termine ciò che abbiamo promesso al nostro maestro senza preoccuparci del fatto che qualcuno ci noti o meno. Costruiamo insieme una nuova epoca» (Daibyakurenge, dicembre 2011).
In un’altra occasione, incoraggiò così un ragazzo che soffriva a causa dei brutti voti: «Anche se finora non siete andati bene a scuola, non dovete mai pensare di non essere intelligenti: sarebbe come denigrarvi e mancare di rispetto a voi stessi. Ognuno di voi è un forziere pieno di tesori e di infinite possibilità; ognuno ha un suo talento, una missione che solo lui, o lei, può realizzare. Fra gli infiniti pianeti che esistono nell’universo, avete scelto “questo pianeta” e “questo momento” per nascere. Siamo tutti nati per una ragione precisa, anche se in questo momento non ne siamo consapevoli. La cosa più importante è diventare persone forti e capaci di incoraggiare gli altri. Una persona intelligente è chi non si arrende mai. È inutile paragonarsi agli altri: meglio decidere di fare ogni giorno un passo avanti nel proprio miglioramento personale, oggi più di ieri» (Ibidem).
Tanti ragazzi si chiedono perché sia necessario recitare Gongyo e Daimoku tutti i giorni. Per spiegarne l’importanza, sensei utilizza la metafora del motore: chi ha un motore grande può risalire anche una montagna divertendosi, mentre chi ha un motore piccolo soffrirà persino in una salita lieve. Attraverso la pratica buddista il nostro motore diventa più potente, perché facciamo combaciare gli ingranaggi della nostra vita con quelli dell’universo. Il Daishonin ha iscritto il Gohonzon per permetterci di rafforzare noi stessi e diventare felici. Per questo il presidente Toda paragonava il Gohonzon a una “macchina per creare felicità”. E le istruzioni per l’uso consistono nel recitare Gongyo e Daimoku.
Ci sono casi in cui gli effetti della preghiera sono immediatamente visibili e altri in cui è necessario del tempo per vederli, come nelle piante. Comunque non vi è alcun dubbio che praticando costantemente la nostra vita si orienta nella direzione migliore per noi. Il punto fondamentale è continuare a pregare, come l’acqua che scorre, mentre se ci si sforza solo per un periodo e poi si smette, sarà come staccare la corrente.
Quando si è così giovani forse è più facile praticare con gli altri, ma è importante vincere sulle proprie tendenze e decidere: «Ora faccio Gongyo». Chi non è riuscito a fare così fino a oggi, può ricominciare a sfidarsi da ora. La fede è qualcosa che bisogna nutrire per tutta la vita, non è necessario essere impazienti. È bene costruire le basi della fede durante la giovinezza coltivando il desiderio di praticare per sempre.