Cosa decide la vittoria nella vita? L’ambientalista africana e premio Nobel per la pace Wangari Maathai, che ha vissuto fino alla fine superando innumerevoli ostacoli per realizzare i suoi ideali, ha spiegato che la vittoria o la sconfitta si decide nel momento in cui ancora una volta sappiamo rialzarci nei momenti di sconforto, quando abbiamo il morale a terra. Proprio per questo un sorriso illuminava il suo volto quando osservava i giovani della SGI dall’animo radioso e dal coraggio incrollabile.
Nella società contemporanea troppi sono i fattori negativi che opprimono i giovani spingendoli alla rassegnazione e all’impotenza. Quanto è preziosa una filosofia che ci permette di far emergere costantemente dal profondo di noi stessi una nuova, traboccante forza vitale, e quanto è importante la nostra rete di amicizie grazie alla quale possiamo incoraggiarci reciprocamente per superare ogni difficoltà e avanzare un passo dopo l’altro!
Nichiren Daishonin scrisse al giovane Nanjo Tokimitsu che stava lottando contro una grave malattia: «Chi cade al suolo si rialza appoggiandosi a esso» (La conferma del Sutra del Loto, RSND, 1, 983).
Se cadiamo, l’importante è rialzarci, perché in questo modo diventiamo ogni volta più forti. Non esistono prove della vita che non possano essere superate attraverso la recitazione del Daimoku, e non ci sono sofferenze o difficoltà che non possano essere vinte grazie alla fede, trasformando il veleno in medicina.
Mi torna in mente l’esortazione del mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda: «Il potere della Legge mistica, che muove e trasforma ogni cosa nell’universo, è insito nella vita di tutti noi, Bodhisattva della Terra. Dobbiamo far emergere e utilizzare pienamente questa forza. Giovani, determinate di realizzare i vostri obiettivi, mostrando tutto il potere della Legge mistica! Esplorate nuovi sentieri! Costruite nuove strade! Trasformate qualunque situazione nell’appassionante romanzo della vostra vittoria!».
Condividiamo la nostra pratica buddista, fonte di infinita speranza, con quanti più giovani possibile, contribuendo così alla rivitalizzazione delle nostre comunità e società.
Nel novembre del 1962, mese in cui ricorre la fondazione della Soka Gakkai, abbiamo introdotto al Buddismo di Nichiren Daishonin tre milioni di famiglie, una missione affidatami da Toda prima di morire.
Non potrò mai dimenticare il contributo fondamentale alla realizzazione di tale scopo delle giovani donne del Tohoku, che crearono tra i giovani un grande fermento. Tra loro c’era una responsabile della prefettura di Miyagi che non si lasciò mai abbattere dalle critiche ingiuste e dagli insulti diretti ai membri della Soka Gakkai, continuando a dedicarsi con grande impegno ed entusiasmo alla propagazione del Buddismo e alle attività del “Gruppo pifferi e tamburi” di cui era una pioniera. Con il sorriso diceva: «Una giovinezza vissuta in nome della Legge mistica è un susseguirsi di sfide».
Ancora oggi è attiva nel nostro movimento nel gruppo Molti Tesori e contribuisce insieme ai suoi due figli – attualmente responsabili nel gruppo dei giovani appartenenti alla banda musicale della Soka Gakkai – alla ricostruzione del Tohoku devastato dalla catastrofe del marzo 2011. Questa donna continua a incoraggiare numerose persone aiutandole a stabilire un legame con il Buddismo del Daishonin, espandendo nella sua comunità la cerchia di amicizie e la fiducia nei confronti del nostro movimento: «Le azioni mirate a condividere gli insegnamenti buddisti con gli altri – afferma – portano alla costruzione della vera pace e della vera felicità. Finché ci saranno esseri umani su questo pianeta, continuerò a parlare loro del Buddismo di Nichiren Daishonin».
Tutti i compagni di fede che mantengono vivo questo spirito rimarranno sempre giovani. Le nobili vite dei pionieri della Soka Gakkai in tutto il mondo risplendono di luce sublime, e il castello delle loro vittorie ha preso forma oggi nella maestosa nuova sede centrale della Soka Gakkai. I compagni di fede che vi si recheranno uno dopo l’altro ridetermineranno il voto di realizzare kosen-rufu attraverso la propagazione compassionevole della Legge mistica, e potranno avanzare animati da una speranza più grande e da un più tenace coraggio.
È iniziata una nuova era di kosen-rufu mondiale.
Nichiren Daishonin, che sicuramente sta elogiando i nostri sforzi, ci esorta con queste parole: «Rafforza sempre più il tuo spirito di ricerca e consegui la Buddità in questa esistenza» (Il ricevimento di nuovi feudi, RSND, 1, 845).
Giovani della SGI che siete apparsi in questo periodo così significativo del nostro movimento legati da profonde relazioni karmiche sin dal tempo senza inizio, fate appello al vostro coraggio e adornate di vittorie la primavera della vostra vita, perché diventi un’età preziosa e piena di gioia, risplendente per l’eternità.
Risvegliate un coraggio indomito
e impegnatevi a parlare del Buddismo.
Questa è la vera compassione,
la vera vittoria.